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Mercoledì ore 18:30 al Benelli

Coppa Italia di Serie C: Ravenna-Rimini, la vigilia di Filippo D'Alesio

In foto: Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 3 min
Mar 28 Ott 2025 11:40 ~ ultimo agg. 13:55
Tempo di lettura 3 min

Prima partita della Coppa Italia di Serie C da detentrice del trofeo per la Rimini Calcio, che per i sedicesimi di finale è di scena al "Benelli" di Ravenna senza i suoi tifosi (è stata interdetta la vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Rimini).

Nel primo turno i giallorossi hanno superato il Cittadella per 2-0. In campionato i padroni di casa sono reduci dalla vittoria esterna sul campo della Pianese (0-1) mentre i biancorossi hanno pareggiato 1-1 a Campobasso.

La vigilia dell'allenatore del Rimini F.C., Filippo D'Alesio.

"Una partita bella da giocare, sono contento perché vorrei dare spazio a quei ragazzi che stanno giocando un pochino di meno, ma che meritano tanto dal punto di vista dell'atteggiamento, nell'allenamento e anche negli spezzoni di gara. Stanno migliorando tutti, non vedo l'ora di giocare la partita".

Ci sarà quindi un ampio turnover rispetto alle partite di campionato. "Sì, ma perché ho fiducia nei ragazzi che giocheranno. Se non avessi fiducia il turnover si sarebbe potuto non fare. Ci giocheremo le nostre partite come sempre".

Chi non ci sarà? "Forse per precauzione De Vitis, oltre che Falasco e Gemello, Ferrarini ha la febbre e Mattia Mini che si è operato e lo perderemo per un lungo periodo, come sappiamo".

Sabato avrete una partita di campionato importante, in casa con il Bra. "Sicuramente è una partita più importante di quella della Coppa, ma è inutile "sprecare" energie mentali per sabato, focus sulla partita di mercoledì. Preferisco mettere tutte le energie nella partita di domani, del Bra parleremo dopo. Testa a Ravenna".

Come state vivendo questo momento, in cui si parla di un'imminente cessione della società? "Come tutta la piazza siamo speranzosi, siamo tutti in attesa. Per il resto non possiamo che avere sempre il solito atteggiamento".

La trasferta è stata vietata ai supporters biancorossi. "È un dispiacere perché il bello del calcio è proprio quello: è lo stadio, è il tifo, le tifoserie che spesso possono avere anche una sorta di rivalità, però lì ove c'è rispetto e voglia di sostenere la propria squadra, anche lo sfottò è sempre esistito. Dispiace che questo romanticismo del calcio vada perso e anche per chi va in campo vivere il calore è qualcosa che rimane impresso. Spero che questa situazione cambi e che si possano giocare derby con entrambe le tifoserie presenti"

A Campobasso erano tanti i tifosi biancorossi al seguito. "A dimostrazione del fatto che quando c'è un qualcosa che spinge una città intera, un popolo, una squadra, i chilometri per i tifosi diventano qualcosa a cui non badano. I nostri tifosi lo hanno dimostrato, ma ho visto anche dimostrazioni dei nostri tifosi in partite in Sardegna, a Catania. Ricordo immagini di loro che dormivano in aeroporto. Sono cose che fanno capire quanto sia importante, speriamo che possiamo continuare a creare una sinergia".

Quanto tiene il Rimini alla Coppa Italia, tenuto conto che la priorità è la salvezza? "Il Rimini tiene al percorso, a quella che è una crescita, una continuità, una mentalità. Il Rimini tiene a tenere una mentalità vincente sempre. Dobbiamo continuare nel nostro percorso, nella nostra costanza. Noi teniamo a tutti i singoli elementi. Non è la Coppa, non è il campionato, è il nostro percorso che è la cosa più importante in questo momento".

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