Indietro
menu
Basket Serie A2

Alla scoperta della Unicusano Avellino, avversaria sabato sera di RBR

In foto: Avellino-RBR
Avellino-RBR
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 4 min
Gio 20 Nov 2025 19:45 ~ ultimo agg. 19:46
Tempo di lettura 4 min

La febbre del sabato sera colpisce la Dole Rimini che per la seconda volta in questo campionato sarà impegnata in un anticipo di Serie A2, più precisamente sabato 22 novembre (ore 20:30) al Pala Del Mauro, casa della Unicusano Avellino Basket.

Al loro secondo anno in Serie A2 i campani stanno vivendo fin qui una stagione altalenante con un record di sei vittorie e sei sconfitte, tra cui le ultime due in ordine cronologico con Pesaro (93-72) e Mestre (75-79) che, nonostante i precedenti successi col trio Bergamo-Roseto-Livorno, sono costate la panchina a Maurizio Buscaglia, sostituito proprio nella giornata di ieri dall’ex coach di Nardò e Livorno Gennaro Di Carlo. Il classe 1973 è chiamato a valorizzare a pieno un roster dal grande potenziale offensivo e con guardie molto pericolose nel tiro da tre punti.

Sono tanti i quintetti provati fin qui in stagione dallo staff tecnico avellinese ma tra le poche certezze c’è la presenza in cabina di regia di un volto ben noto al pubblico riminese come Alessandro Grande, approdato in terra irpina dopo il biennio biancorosso tra il 2023 e il 2025. Il 31enne playmaker è il miglior assistman della squadra con 2.7 passaggi chiave a partita, ai quali aggiunge 11.2 punti con il 61% da due, il 47% da tre e il 93% ai liberi, cifre che lo inseriscono tra i migliori tiratori dell’intero campionato. Meno punti a partita (7.5) ma percentuali molto simili per il “2” titolare Mikk Jurkatamm, ex Cento e Ravenna sempre più in alto nelle gerarchie della Unicusano, mentre sono ben 14.7 in appena 11 tentativi dal campo i punti ad allacciata di scarpe (ai quali aggiunge 6.4 rimbalzi) di Jaren Lewis, uno dei migliori americani del campionato e giocatore dalla doppia dimensione con grandi abilità sia spalle a canestro che sul tiro piazzato da tre punti. Il reparto lunghi, molto dinamico, è composto da Giacomo Dell’Agnello e Andrea Zerini, che possono alternarsi nella posizione di “4” e “5” grazie all’intelligenza che permette loro di essere dei playmaker aggiunti per la squadra avellinese: il primo, reduce da tre ottime stagioni a Cividale, realizza quasi 9 punti di media in 26 minuti di utilizzo, segnando meno rispetto al passato (11.9 punti nella passata Regular Season) ma con oltre due tentativi in meno di media a partita rispetto allo scorso anno. Il secondo, dal curriculum più che invidiabile (388 presenze in A1 tra Brindisi, Avellino, Brescia, Napoli e Tortona), fa la differenza nella metacampo difensiva tanto da essere, nonostante i 37 anni appena compiuti, il miglior stoppatore del campionato (1.2).

Dalla panchina è pronto a mostrare tutta la sua classe J.J. Chandler, tra i titolari fissi del roster irpino prima di qualche problema fisico che lo ha relegato al ruolo di sesto uomo di lusso negli ultimi M, autore fin qui di 12.2 punti in appena 23 minuti con un massimo di 20 realizzati contro Verona, è l’elemento di maggior imprevedibilità di Avellino, molto talentuoso e capace di alternare le proprie soluzioni offensive. Assieme a Federico Mussini, secondo miglior marcatore del team (12.9 punti di media) con grandissime doti da oltre l’arco (43% in ben cinque tentativi a incontro), forma un temibile backcourt che definire “di riserva” è riduttivo. Sono tante le ali che possono garantire minuti di qualità a partire da Cosimo Costi, “4” tiratore ex Orzinuovi, fino ad arrivare ad Alexander Cicchetti, che invece predilige un gioco interno all’area (zero tentativi fin qui da tre) passando per la 19enne promessa Giacomo Donati, cresciuto tra le giovanili di Imola, Forlì e Virtus Bologna. A chiudere il roster è il classe 1992 Giovanni Pini, pivot che sa bene come vincere la Serie A2, trofeo che si è portato a casa quattro volte in carriera con Reggio Emilia, Fortitudo, Verona e lo scorso anno con Udine.

Ancora alla ricerca di quella continuità che fin qui è mancata, Avellino ama giocare molto in velocità, correndo e attaccando anche nei primi secondi con soluzioni al di fuori dei giochi che comprendono la ricerca del tiro da tre punti ma anche alternative spalle a canestro. In difesa tende a essere molto aggressiva sui Pick and Roll, ma non sono esclusi cambiamenti dettati dalla nuova guida tecnica.

Altre notizie