Alfredo Rota: “Voglio condividere con altre persone questo progetto”


A una settimana esatta dal passaggio di proprietà (e sei giorni dall’ufficializzazione da parte del club biancorosso), Alfredo Rota presenta il suo nuovo Rimini F.C. La scelta della location per la prima uscita ufficiale è ricaduta sul ristorante Frontemare, con inizio alle 17:30 (e diretta su Icaro TV (canale 91), Radio Icaro (92FM), icaroplay.it e pagina Facebook Icaro Sport).
Sul palco insieme al nuovo presidente Alfredo Rota il direttore generale, Antonello Sammarco, il segretario generale, Marco Mercuri, e l’addetto stampa, Giuseppe Meluzzi. Mentre il direttore sportivo, Alfio Pelliccioni, è rimasto seduto tra i giornalisti.
Il primo a prendere la parola è Antonello Sammarco. “Sono molto emozionato – attacca –. Tanti anni fa ero dalla vostra parte, adesso sono qui. Anni fa quando andavo allo stadio vedevo il presidente Bellavista e guardavo lui ed il suo staff, tra cui Giuseppe (Meluzzi, ndr), con grande ammirazione e con grande affetto affetto. Speriamo di emulare le sue gesta, sarà durissima, ma noi ce la metteremo tutta. La storia di Alfredo Rota presidente inizia circa un anno fa, nel luglio 2019. Io abitavo a Rimini, il presidente è tifosissimo del Rimini, e andavamo sempre allo stadio. A fine giugno Grassi rilasciava dichiarazioni in cui diceva che non ce la faceva più e che aveva bisogno di qualche imprenditore locale. Con Alfredo Rota ci siamo guardati e abbiamo detto: “perché no, diamo una mano”. Da quel momento abbiamo avuto con Grassi una serie di incontri, che sono terminati con un nulla di fatto. Lunedì della scorsa settimana Tiziano Fabbri ci ha chiamato e la trattativa è andata in porto. Inizia così l’era Rota. Siamo felici, siamo contenti, ce la metteremo tutta. Questo è l’inizio di un percorso difficile, molto impegnativo. Noi ci metteremo tutta la nostra professionalità. Rimini è una grande piazza, con grandi tifosi, cercheremo di emulare le gesta del grande presidente Bellavista”.
Ecco le rime parole da presidente del Rimini di Alfredo Rota: “Sono lieto di essere qui e sono consapevole di aver assunto una grande responsabilità nell’acquisizione di una società prestigiosa come la Rimini Calcio. Cercherò di essere all’altezza per far sì che i tifosi e tutte le società che credono nella Rimini Calcio siano soddisfatti. Per me è la prima esperienza nel mondo del calcio. In passato mi è capitato di sponsorizzare squadre di Eccellenza e squadre di quartiere, ma nulla di questo genere. L’impegno l’ho preso da solo, ma vorrei condividerlo con chi ha voglia di partecipare perché facendo sinergia si fa meglio di una persona sola. Non voglio essere una persona sola, ma condividere con altre persone questo progetto. Sono emozionato, è la prima volta che parlo davanti a una platea così numerosa, a volte faccio fatica a parlare anche ai miei dipendenti al pranzo di Natale. Sono una persona riservata, però quando faccio le cose cerco di farle bene”.
Con chi sta parlando per rafforzare la società? “Ci sono due progetti, sia riminesi che non riminesi. Ieri ero a Milano e abbiamo studiato un progetto per far sì che in tre anni si possa essere ad altri livelli. Per vincere un campionato di serie C occorrono grossi capitali, grossi investimenti”.
Riprende la parola Antonello Sammarco: “Tra le tantissime cose da fare da quando si è presa la società il primo punto era effettuare l’iscrizione al campionato di serie D. Finalmente oggi pomeriggio si è fatta l’iscrizione regolare al campionato di serie D. È stata una corsa contro il tempo. Ringraziamo anche il comune per averci fatto avere in tempi brevi la documentazione sui campi”.
Alfredo Rota torna sui possibili ingressi in società. “Il gruppo di Lucio Paesani va presentato. Chi fa parte del suo gruppo devo conoscerlo: non posso condividere la società senza sapere le persone che fanno parte di questa cordata. Io di Lucio Paesani ho stima: è un ottimo imprenditore, è un tifoso del Rimini, vive a 300 metri dallo stadio, averlo nel progetto non mi dispiace, però bisogna capire chi c’è insieme a lui”.
Sulle scelte degli uomini. “Abbiamo cercato di sistemare l’assetto della società, in particolare confermare il segretario. Come ufficio stampa abbiamo scelto Giuseppe Meluzzi perché fa parte della storia del Rimini Calcio. Poi vogliamo fare un discorso più ampio per la comunicazione. Verrà rinforzato tutto quello che riguarda la comunicazione. Antonello Sammarco direttore generale perché ha avuto esperienze per diversi anni nel San Marino Calcio. È lui poi che mi ha inserito in questa avventura. Se lui non mi avesse detto: “cosa ne pensi di acquisire la Rimini Calcio?”, io non ci avrei mai pensato. Abbiamo il DS che per quanto ci riguarda è Alfio Pelliccioni. Per l’allenatore abbiamo qualche difficoltà perché chi abbiamo sentito finora si è riservato di decidere in base alla categoria.
Perché Pelliccioni DS non è stato ancora ufficializzato? “Io giovedì scorso ho acquistato il cento per cento delle quote della Rimini Calcio – spiega Rota -. Adesso dobbiamo avere il tempo di fare i cambi a livello di amministratore e quanto altro. C’è tutta una burocrazia da rispettare. Entro qualche giorno sarà ufficiale. Per Pelliccioni ci sarà un contratto biennale. Lo conoscete poi, Alfio non sta con le mani in mano”.
Come cercherà di conquistare i tifosi biancorossi? “Per conquistare i tifosi ci vuole qualche nome ad effetto – risponde Rota -. Voglio dare serenità e stabilità a tutto l’ambiente della squadra. Secondo me nello spogliatoio deve esserci serenità e aggregazione. La promessa che faccio ai tifosi è creare un gruppo unito che giocherà per dare il massimo dei risultati”.
Lucio Paesani ha affermato che lei faceva parte della sua cordata. Cos’è successo dopo? “Io non facevo parte della cordata di Lucio Paesani: avevo un accordo che gli avrei dato un aiuto. Paesani mi ha chiamato e mi ha raccontato del suo progetto. Ha dimostrato di aver fatto tutti i passi: ha incontrato imprenditori, è andato a Roma. Tra le varie persone ha incontrato anche me. Mi ha chiesto: “mi dai una mano in questo progetto?” e io gli ho detto: “sì, ti do una mano”. Il passaggio successivo è che la cordata arrivata prima di me non è riuscita a portare a termine l’acquisto della Rimini Calcio”.
Ma lei è disposto anche a cedere delle quote del Rimini F.C.? “Adesso sono disposto anche a cedere quote della società perché la Rimini Calcio non è una mia azienda, è una società che è di tutta Rimini e provincia. Se ci sono degli imprenditori seri che vogliono partecipare ben vengano. Ma anche i tifosi possono partecipare comprando quote del capitale sociale. Io sono convinto di non rimanere da solo”.
Ma se qualcuno entra vorrà dire la sua anche sull’organigramma societario. “È chiaro che se un imprenditore partecipa a un’azienda lo staff sarà condiviso. Se entrano e partecipano al capitale sociale, mettono dei denari, è naturale che diranno la loro e occorrerà ascoltarli. Per sbaglio è stato collegato il nome della Rimini Calcio alla Marr e anche se ci fosse stata una minima possibilità ora è svanita”.
Vi siete dati un termine? “Ci siamo dati come scadenza i primi di agosto. Ma una cordata non esclude l’altra. Non c’è una classifica, c’è una condivisione. Anche agli investitori di Milano si farà presente che l’investimento lo condivideranno con altre persone. Magari saranno sollevati anche loro perché potranno mettere meno soldi”.
Come responsabile del settore giovanile biancorosso alla fine potrebbe rimanere Aldo Righini. “Per quanto riguarda il responsabile dell’area giovanile io ho un appuntamento domani con Aldo Righini – dice Rota in merito-. Io non avevo il numero, non sono riuscito a contattarlo e lo informerò domani. È una persona con la quale cercherò di chiarire quello che c’è da chiarire”.
“Ho fatto io la telefonata ad Aldo Righini, che ha fatto un ottimo lavoro – interviene Sammarco -. Per correttezza l’ho chiamato e gli ho detto che avremmo fatto un colloquio con un’altra persona. Ringrazio anche Sergio Cingolani: l’ho chiamato e gli ho detto che avevamo scelto Beppe Meluzzi. Lo ringrazio per tutto il lavoro che ha svolto. Da parte mia è stato anche doloroso perché Sergio è un amico”.
Marco Mercuri: “Il termine per il ricorso al Consiglio di Stato scade il 29 luglio. L’avvocato Di Cintio ha avuto già mandato e documentazione firmata per procedere. Non sappiamo quando ci sarà l’udienza, ma speriamo di avere una risposta a cavallo di Ferragosto. Per le riammissioni siamo in attesa del comunicato della Lega. Le date utili sono il 5 agosto, termine ultimo per iscriversi per le società aventi diritto a partecipare al campionato di serie C, la Covisoc entro il 13 agosto dovrà esaminare le domande e valutare le eventuali inadempienze per arrivare alla valutazione finale entro il 20 agosto. Il primo step può essere quello del 5 agosto, ma il termine ultimo è quello del 20 agosto. All’uscita dell’ultimo Consiglio Federale Ghirelli avrebbe detto in confidenza, parlando con alcuni giornalisti, che i criteri sarebbero gli stessi dell’anno scorso, quindi la classifica finale del campionato. Se così fosse è chiaro che le squadre retrocesse ai play out sarebbero davanti a noi. Ma ripeto, ad oggi comunicati ufficiali non ce ne sono”.
Potrebbe esserci anche Massimo Bonini per il settore giovanile? “Quando abbiamo preso il Rimini noi siamo andati a riprendere in mano il vecchio organigramma che avevamo preparato l’anno scorso – risponde Sammarco -. Massimo Bonini potrebbe essere una di quelle persone che potrebbero essere coinvolte. Ci siamo incontrati e anche lui si è preso qualche giorno per decidere”.
Il Rimini andrà in ritiro ancora a Sant’Agata Feltria. “L’Hotel Falcon di Sant’Agata Feltria ci ha dato disponibilità dal 9 al 20 agosto e noi abbiamo opzionato questa scelta” è sempre Sammarco a parlare.
Sergio Santarini potrebbe tornare ad presidente onorario, come nei primi anni del Rimini di Grassi. “Nella precedente società c’era Sergio Santarini, che è un’icona del calcio nazionale, non solo riminese. A Roma quando si fa il suo nome la gente impazzisce. Il presidente ritiene che una figura come Sergio Santarini possa onorare la Rimini Calcio”.