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DA VENERDI' 24 OTTOBRE

"Perché la guerra?" Un ciclo di incontri alla Cineteca

In foto: perchè la guerra
perchè la guerra
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mer 22 Ott 2025 10:42 ~ ultimo agg. 10:44
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A chiusura delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione del nostro Paese dall’occupazione nazi-fascista, organizzate con il sostegno finanziario della Regione Emilia-Romagna (Legge n. 3/2016), la Biblioteca Gambalunga e l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini, promuovono un ciclo di lezioni magistrali sul tema Perché la guerra?, titolo che si ispira alla raccolta di lettere tra Albert Einstein e Sigmund Freud sulla natura della guerra e dell'aggressività umana, divenuto di drammatica attualità.  

Da sempre le guerre segnano la storia. Ma le guerre si sono trasformate e con esse le ragioni per le quali gli uomini combattono. Conoscere la storia ci può aiutare a capire come possiamo fare la pace e renderla duratura. Da queste osservazioni partirà la lezione Perché la guerra? dello storico Marcello Flores, docente di Storia contemporanea nelle Università di Trieste e di Siena, che venerdì 24 ottobre apre la rassegna.

La fine del lungo periodo di pace vissuto dall’Europa al termine della Seconda guerra mondiale e i problematici lasciti della “guerra fredda” spingono a cercare nella storia spiegazioni al continuo alternarsi di guerra e pace, a ricostruire le radici di conflitti nazionalistici, coloniali, religiosi di lunga durata apparentemente irresolubili, a guardare con preoccupazione all’ulteriore aggravarsi dell’instabilità globale, a interrogarci sul ruolo dell’informazione, della cultura, dell’educazione nella gestione pacifica dell’aggressività e conflittualità tra uomini e Stati. 

La Storia indica che gli accordi e i trattati di pace al termine di ogni conflitto armato globale e gli organismi creati per tutelarli e renderli stabili definiscono nuovi ordini mondiali, disegnano equilibri e squilibri nei rapporti internazionali, che preparano le condizioni per la risoluzione pacifica dei futuri contrasti oppure lasciano in eredità problemi insoluti e assetti interni agli Stati in grado di alimentare nuove crisi. 

Gli incontri proseguiranno martedì 11 novembre, con la presentazione del libro di Andrea Santangelo Le vie delle guerre (il Mulino, 2025), in dialogo con Davide Bagnaresi, che 

proporrà un percorso sulle vie di quelle guerre che più hanno sconvolto e cambiato il continente e che ne hanno plasmato i rapporti con il mondo intero: dal limes romano ai palazzi/fortezza degli arabi, dalle rocche bastionate italiane alle grandi fortezze dell'Ancien Regime, dalle sanguinose battaglie napoleoniche alle infernali trincee della Grande Guerra, sino alle apocalittiche devastazioni dei bombardamenti aerei della Seconda guerra mondiale. Non esiste continente più martoriato dalle guerre dell'Europa. È bene ricordarselo, prima che la brace dei conflitti riarda sotto la cenere di 80 anni di pace.

A due delle più sanguinose guerre del tempo presente saranno dedicati gli ultimi due incontri:

giovedì 4 dicembre, la storica Anna Foa (già docente di Storia moderna all'Università di Roma La Sapienza), interverrà sul tema Senza pace. Storia del conflitto israelo-palestinese. Un'analisi di quanto sta accadendo in Medio Oriente - a partire dal criminale attacco ai civili israeliani da parte del gruppo terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e a seguito di quasi 70.000 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano - attraverso la storia di quel lembo di terra che, seppur piccolissimo, ha la capacità di influenzare il comportamento di una parte consistente del mondo e di dividere e polarizzare l’opinione pubblica. Interventi musicali di Giuseppe Ceci all’oud, strumento a corda del Medio Oriente.

Giovedì 18 dicembre, Andrea Graziosi (professore di Storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II), con la conferenza Alle radici della guerra russo-ucraina si interrogherà sulle ragioni dell’attacco militare di Putin all’Ucraina. Per comprenderne le cause e le ragioni è necessario conoscere infatti la storia dei due Paesi e l’ideologia di cui sono imbevuti Putin e la sua classe dirigente. Per spiegare questa tragedia che cambia il mondo occorre ritornare ad alcuni passaggi essenziali della storia del Novecento prima e dopo il 1991. Una vicenda complessa, che parte dal rapporto dell’Ucraina con il potere sovietico di Lenin e che passa dall’Holodomor, la terribile carestia provocata da Stalin che nel ʼ32-ʼ33 fece in Ucraina più di quattro milioni di vittime. Una storia che continua con la Seconda guerra mondiale e l’occupazione nazista e prosegue con la fine dell’Urss e le difficoltà degli Novanta, cui l’Ucraina ha risposto guardando all’Unione Europea mentre in Russia si affermava la svolta autoritaria.

 

Le lezioni magistrali si terranno presso la Sala della Cineteca di Rimini in via Gambalunga, 27 a partire dalle ore 17.

Porterà il saluto istituzionale l’assessora Francesca Mattei dell’Assessorato alla Pace del Comune di Rimini

 

Ingresso e partecipazione liberi e gratuiti

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