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'progetto superato'

Il progetto della SS16 a Rimini nord va rivisto. Una risoluzione di Marcello (FdI) in Regione

In foto: il tracciato previsto
il tracciato previsto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 11 minuti
gio 13 feb 2025 12:04 ~ ultimo agg. 13:54
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Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Nicola Marcello prosegue nella sua battaglia per cassare il progetto della realizzazione del tratto 1 della Nuova Strada Statale 16 a Rimini nord, ritenuto troppo impattante, superato e pure basato su cartografie non aggiornate. Marcello ha presentato un risoluzione all’Assemblea Regionale per chiedere di rivalutare il progetto alla luce anche dell’ipotesi di un nuovo casello autostradale per la fiera. Servirebbe, per Marcello, un allargamento da una a due corsie del tratto a nord  di 6 km fino alla rotatoria con la Via Emilia.

Il consigliere, nell’elencare il dettaglio dei lavori compiuti fino a ora sul tracciato della Strada Statale 16 “che hanno determinato un decisivo miglioramento della circolazione stradale, in alternativa alla Variante”, ritiene “coerente e logica la scelta di proseguire con l’adeguamento dell’attuale tracciato della strada statale nell’unico tratto posto in zona Nord della città che ancora oggi permane a una carreggiata (per circa 6 km), con solo una corsia per senso di marcia e dove, peraltro, confluiscono anche 2 dei 3 accessi della nuova Fiera di Rimini (ingresso Ovest e ingresso Est).

Rilevando come “il nuovo tracciato previsto nel 1° stralcio della Variante si troverebbe a ben 7 chilometri dal centro di Rimini, interessando non solo i tanto pregiati terreni agricoli nella zona di Igea Marina, ma anche abitazioni, palazzine e attività commerciali nelle zone Primo Maggio, Padulli e Santa Giustina, fra cui alcune costruzioni realizzate dopo la concessione del primo parere di VIA al progetto”, l’esponente di Fratelli d’Italia sottolinea anche come la nuova statale “correrebbe parallela all’autostrada A14 lato mare e la realizzazione di altre 4 corsie creerebbe inevitabilmente un esponenziale aumento dell’inquinamento acustico/ambientale con una prevedibile concentrazione di PM10 costantemente fuori norma”.

Per il consigliere riminese, quindi, “se l’obiettivo della variante alla Statale 16 è ridurre il traffico cittadino, questa non sembra essere la giusta soluzione, perché il tracciato si sviluppa quasi al limite periferico del comune di Rimini e il progetto di ANAS è stato realizzato utilizzando una cartografia non aggiornata, priva di tante abitazioni o strutture già presenti compresa la nuova Fiera di Rimini, terminata nel 2001, o costruite con successive autorizzazioni”.

“Al posto di un’opera nata oltre trent’anni fa”, conclude Nicola Marcello, “sarebbe molto più efficace e risolutiva la realizzazione del terzo casello autostradale a servizio della Fiera, la cui collocazione sarebbe fondamentale per gran parte della viabilità e che dovrebbe avvenire insieme all’adeguamento a 4 corsie dei rimanenti 6 km dell’attuale SS16”.


Il testo della risoluzione:

Rivalutazione Realizzazione del 1° Stralcio Variante
STRADA STATALE 16 ADRIATICA nella Provincia di Rimini

Premesso che

• Con la rotatoria tra la SS.16 e la SS.72 Consolare per San Marino, in corso di ultimazione nella zona del casello di Rimini sud, sarà rimosso uno degli ultimi cd. “punti neri” della viabilità extraurbana di Rimini, dopo quelli già realizzati nei decorsi anni come sulle intersezioni SS.16 / SS.258 Marecchiese (cavalcavia e rotatoria), SS.16/SS9, SS.16 / via Covignano, SS.16 / via della Fiera, SS.16 / via Montescudo-Coriano-Flaminia Conca. Su tali incroci sono state realizzate altrettante rotatorie, di cui, non si è tenuto conto, in quanto non ancora presenti, circa le reali necessità di progettazione e realizzazione della “Variante” in oggetto.

• Per dare continuità a tali importanti opere realizzate sull’attuale SS.16 che hanno determinato un decisivo miglioramento della circolazione stradale, in alternativa alla Variante, si ritiene coerente e logica la scelta di proseguire con l’adeguamento dell’attuale tracciato della SS.16 nell’unico tratto posto in zona Nord della città che ancora oggi permane ad una carreggiata (per circa 6 km), con solo una corsia per senso di marcia e dove peraltro, confluiscono anche 2 dei 3 accessi della nuova Fiera di Rimini (ingresso Ovest e ingresso Est). La necessità di intervenire in questa direzione alternativa e migliorare la viabilità della SS.16 in quel tratto, anche in conseguenza della realizzazione della nuova Fiera, era già stata evidenziata sin dal 2012 dai Comitati locali dei residenti che manifestavano il disagio viario sull’arteria principale, proprio per la mancanza in questo tratto di una SS.16 a 4 corsie, come già esiste dalla località Torre Pedrera direzione Bellaria I.M. e località Viserba, circa un Km prima di arrivare alla rotatoria SS.16/SS.9, direzione Riccione. Si ritiene importante segnalare che l’allargamento di tale tratto, per la maggior parte dei 6 km, sarebbe facilitato da un’attuale sede stradale ampia che prevede due ottime corsie di marcia, altrettanto larghe banchine laterali e scarpate con fossi di scolo.

• Attualmente, sul tracciato in esame, eventuali congestioni del traffico si riscontrano in prossimità della rotatoria della SS.16 con via Covignano, dove, non essendo stato previsto un passaggio ciclo pedonale, è in funzione un impianto semaforico che incide pesantemente sulla viabilità, specie negli orari di punta ed in occasione di eventi fieristici; la realizzazione del sottopasso in corso di progettazione rimuoverà anche questo ultimo impedimento.

• il nuovo tracciato previsto nel 1° stralcio della Variante partirebbe dalla SS.16 ai confini con Igea Marina, risalendo poi verso il casello di Rimini Nord, interseca la via Tolemaide, prosegue poi affiancando l’autostrada A14 in direzione monte/sud, addentrandosi ulteriormente nella periferia riminese, tanto che, in località Santa Giustina, la strada si troverebbe a ben 7 chilometri dal centro di Rimini.

• il tracciato della nuova statale non interesserà soltanto i tanto pregiati terreni agricoli nella zona di Igea Marina, San Vito, Santa Giustina, ma anche civili abitazioni, palazzine, ed attività commerciali nella zona Villaggio Primo Maggio (in particolare via Foglia e laterali via Montescudo), nella zona nuova Padulli ed ancora a Santa Giustina. Alcune di tali abitazioni sono di recente costruzione (2009-2015) e realizzate dopo la concessione del primo parere di VIA del progetto.

Considerato che

• La nuova statale che correrebbe parallela all’A14, lato mare, con la realizzazione di altre quattro corsie, due per ogni direzione di marcia, (praticamente un’altra autostrada) a pochi passi dalle abitazioni realizzate, dopo l’inizio della progettazione, creerebbe inevitabilmente un esponenziale aumento dell’inquinamento acustico/ambientale e con una prevedibile concentrazione di PM 10 costantemente fuori norma. Se l’obiettivo della variante alla Statale 16 è ridurre il traffico cittadino, questa non sembra essere la giusta soluzione. Il tracciato si sviluppa ben al di fuori della città, in alcuni punti quasi al limite periferico del Comune di Rimini, come si evince dal carteggio prodotto nel 2010 per la concessione della VIA. Il progetto di ANAS è stato realizzato utilizzando una cartografia non aggiornata, priva di tante abitazioni o strutture già presenti, compresa la nuova Fiera di Rimini terminata nel 2001, o costruite con successive autorizzazioni. A tal proposito si ritiene di dover evidenziare che le esigenze di questo progetto sono nate addirittura oltre 30 anni fa e previste sul Piano Regolatore del Comune di Rimini adottato nel 1994 (cd. Piano arch. Benevolo), scaturito da altre necessità e gravi carenze sulla viabilità di cui l’allora tracciato della SS.16 era gravato; in particolare la mancanza di cavalcavia, rotatorie, solo incroci a raso con semafori, A14 a 2 corsie e inesistenza di altra viabilità alternativa. La stessa prima “VIA” concessa dal Ministero dell’Ambiente il 20 marzo 2013, era basata su dati e previsioni (inquinamento, volumi e flussi di traffico, ecc.) che si sono rilevati notevolmente difformi dall’attuale situazione.

• Un’opera che, in questi ultimi anni, in cui il cambiamento climatico nella nostra Regione è diventato sempre più frequentemente una grave reale emergenza primaria, risulterebbe impattante e, proprio nella zona nord di Rimini, davvero deturpante dal punto di vista ambientale e del consumo del territorio, venendosi a realizzare una “nuova striscia di asfalto” lunga 12 Km che, per la maggior parte, sarà in affiancamento all’Autostrada con una larghezza totale di terreno impermeabilizzato di circa 80 – 100 metri (4 corsie di marcia e 2 di emergenza della SS.16, più 6 corsie e 2 di emergenza dell’autostrada, quindi 14 corsie in affiancamento tra loro con l’aggiunta di corsie di accelerazione e decelerazione con annessi svincoli – cavalcavia, bretelle, rotatorie). In alcune aree potrà creare problemi, non solo a livello ambientale macro, ma anche a livello di microambiente domestico, per l’eccessiva vicinanza alle abitazioni con possibili danni alla salute ed effetti di tipo “sickness building syndrome” con sintomi psicologici, respiratori, cutanei ed oculari dovendo le persone barricarsi in casa e vivere con aria artificiale.

• Le osservazioni al progetto iniziale, prodotte dal Comune di Rimini nel settembre 2022, che recepivano le richieste, di solo una parte dei cittadini o associazioni che le avevano avanzate, non riducono minimamente l’impatto di una così mastodontica opera. Anzi, in detto documento viene richiesta la realizzazione di una ulteriore bretella parallela alla SS.9 via Emilia in località Santa Giustina per superare l’altezza della linea ferroviaria.

Rilevato che

• La costruzione della complanare SS16 potrebbe “attirare” ulteriore traffico per una riduzione dell’uso dell’autostrada A14 nel tratto tra Rimini Nord e Cattolica. Infatti, chi proviene da Nord o da Sud e si dirige verso le località di questa provincia, in particolare conducente di mezzi pesanti, preferirà utilizzare la nuova SS.16 come percorso finale, allo scopo di evitare il pagamento del pedaggio del percorso autostradale.

• Per quanto riguarda la Fiera e il traffico in arrivo o diretto al casello autostradale di Rimini Nord, uno studio anche solo planimetrico può mostrare come si può migliorare la viabilità realizzando una strada di collegamento diretto – a sole 2 corsie – tra la rotatoria di via San Martino in Riparotta (ingresso ovest della Fiera) e quella di via Tolemaide, con l’utilizzo parziale anche di tratti di via Orsoleto. Quest’ultima arteria che necessiterebbe comunque di opere di adeguamento in quanto collegamento di quella zona con il casello nord sarebbe la soluzione più breve e meno invasiva per facilitare uno degli accessi alla Fiera senza creare disagi su altre arterie stradali principali.

• Sarebbe senz’altro molto efficace e direi risolutiva la realizzazione del terzo casello autostradale, che da circa 8 anni lo scrivente richiede, a servizio della Fiera. Anzi, l’esatta collocazione di tale casello che rappresenta il “must” urgente, indifferibile e non procrastinabile, sarà fondamentale per gran parte della viabilità e possibilmente insieme all’adeguamento a 4 corsie dei 6 km dell’attuale SS.16, alternativo allo stesso progetto del 1° stralcio della Variante. Il nuovo casello A14, può essere un’opera talmente importante che alcuni studi di fattibilità lo vedono proprio, non solo al servizio della Fiera, per la quale attualmente le conseguenti situazioni di vero grave disagio alla viabilità avvengono al massimo in circa 30-40 giornate all’anno, ma alle quotidiane esigenze del centro cittadino e del traffico interessato alla Valmarecchia, con un notevole ulteriore beneficio a tutta la percorribilità della zona nord della Provincia, andando a ridurre notevolmente l’uso di strada extraurbana per l’ingresso o l’uscita dall’A14.

• Nel primo tratto, questa nuova Variante, così come progettata, devasta circa 400 ettari di terreno fertile, attualmente utilizzato per coltivazioni avanzate di ortaggi, frutta e sementi, che sono una vera eccellenza a livello regionale ed un esempio di impegno nella cura e coltura della terra. Questi terreni sono gestiti da aziende familiari, nate e cresciute nel tempo con l’intento di produrre beni a chilometro “0”, richiedendo notevoli investimenti in sistemi di irrigazione e produzione. Per chi conosce la “terra”, sa bene che dividere un appezzamento agricolo per di più “super-accessoriato” per produzioni di nicchia e specializzate come quelli sopracitati, porta alla distruzione totale di esso con danni ingenti ed irreparabili ed un crollo oltremodo della redditività e del suo valore commerciale. Coltivare, arare o seminare un terreno a triangolo isoscele a confini irregolari è molto più complesso di un terreno rettangolare. Non esiste in tale circostanza “una modifica del tracciato per una migliore armonizzazione del contesto naturale ed urbano circostante” come narrava un componente della Giunta Comunale di Rimini durante una mia interrogazione del 2022.

Ritenuto che

• Sui costi, facendo riferimento al progetto definitivo del 2009, si ottengono le seguenti informazioni. La relazione stimava un importo di 574.420.909 euro, suddiviso in 4 lotti: 129.261.418 euro per il primo lotto, Bellaria Igea Marina – SS 9 Emilia; 161.527.714 euro per il secondo lotto, SS 9 Emilia – Rimini sud; 149.069.053 euro per il terzo lotto, Rimini sud – Riccione; 134.562.725 euro per il quarto lotto, Riccione – Misano. Inoltre, veniva indicata una spesa di 52.368.577 euro per gli espropri. Tuttavia, già nel 2022, in occasione di un consiglio comunale tematico di Rimini, si parlava di una cifra complessiva di circa 700 milioni di euro per l’intera variante (tratti 1,2,3,4). Tale importo oggi è sicuramente ulteriormente aumentato tanto che un accordo di programma MIT-ANAS di inizio anno 2024, per il primo stralcio di tale opera pone una previsione di spesa di euro 450,228 (da reperire!).

• Le motivazioni, più volte presentate ed enunciate da alcuni amministratori in passato, per giustificare la necessità di costruire il primo tratto della nuova SS16, specie riguardo alle problematiche poste in zona San Vito e Santa Giustina, si sono dimostrate a dir poco mal ponderate, a parere dei più esperti conoscitori del territorio che io incontro spesso. Tra esse si riportano:
• La presenza del cd. “triangolone” con la costruzione di centinaia di capannoni per attività artigianali e industriali nella zona tra Santa Giustina, Casale e San Vito (via Vecchia Emilia e via Pasquale Tosi di Santarcangelo di Romagna), grande progetto mai realizzato e addirittura depennato;
• L’apertura dei magazzini di Mercatone Uno, Ikea, Centro Agroalimentare, la Dogana ed il Centro Spedizioni Amazon:
• Il primo non è più presente;
• Il secondo ha comportato un flusso di mezzi molto inferiore a quanto previsto ed ininfluente;
• Il CAAR è principalmente servito dai mezzi che entrano ed escono dal casello di Rimini Nord – posto a solo 1 km – e non genera un impatto significativo su altra viabilità;
• La Dogana non ha alcun effetto sul flusso complessivo del traffico ed è ben collegata con il vicinissimo casello A14 (è utile ricordare che in passato era gestita addirittura tramite la viabilità urbana nella centralissima via Destra del Porto);
• Il magazzino Amazon, come il CAAR, è principalmente servito da mezzi pesanti che accedono ed escono dal casello di Rimini Nord – posto a 3 km e direttamente collegato con la via Tolemaide, essendo parte di una rete di distribuzione a lungo raggio, mentre i furgoni per le consegne dirette alle abitazioni logicamente utilizzano le strade urbane e non quelle a scorrimento veloce con uscite distanti tra loro.

• Sarebbe opportuno fermare e sospendere definitivamente, a mio parere, ma recentissimamente anche di autorevoli esponenti del PD (cit. Chiamamicittà del 9.2.2025) il progetto attuale della cd. Nuova Statale 16 nel territorio del Comune di Bellaria-Igea Marina e Rimini (fino ad oltre la via Montescudo a sud), creando subito un tavolo tecnico composto dai Comuni, Provincia, Regione, Anas e Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, per evitare l’inutile realizzazione di un’opera superata e devastante per il territorio, dannosa per alcuni Quartieri della città di Rimini, costosissima per la collettività e pericolosa dal punto di vista ambientale in genere. Occorre dirigere l’attenzione verso l’adeguamento dell’attuale tracciato della Statale 16, con l’immediato intervento nell’unico tratto di circa 6 km, ancora rimasto a sole 2 corsie, posto nella zona del Parco “Italia in Miniatura”, all’altezza delle località Torre Pedrera e Viserba, delimitato a Nord dal confine con il territorio di Bellaria-Igea Marina (all’altezza della via Partinico – Km. 193.700) ed a Sud fino alla zona di raccordo con via San Martino in Riparotta (Km. 199.300). Peraltro, in questa zona 2 dei 3 ingressi della FIERA (Ovest ed Est), sono collegati proprio all’attuale tracciato della SS.16 che necessita dell’allargamento: l’OVEST con una strada a 4 corsie realizzata proprio per tali esigenze (via San Martino in Riparotta), l’EST con uno svincolo dedicato; motivo per il quale tale tratto della SS.16 sarebbe comunque interessato da un altissimo flusso veicolare della Fiera.

• La costruzione della Variante spesso è stata motivata proprio per le esigenze della Fiera. Non si comprende come possa essere ritenuta utile la realizzazione di una strada posta nell’estrema periferia Nord della città (come detto a 7 km dal centro e circa 10 Km da Marina Centro) per evitare disagi alla circolazione stradale negli itinerari di trasferimento dei partecipanti dagli hotel (posti sul lungomare) ai padiglioni fieristici e viceversa. D’altronde, tali disagi si registrano solo in determinate giornate delle principali Fiere annuali, per un totale di massimo 30-40 giorni e solo in alcune fasce orarie, proprio nei collegamenti FIERA > MARE; di fatto, la Fiera è stata volutamente realizzata in tale zona per la presenza della linea ferroviaria BOLOGNA > RIMINI e la costruzione della cd. “Fermata FS Fiera”, utilizzata in misura sempre maggiore dai partecipanti e, a breve, sarà collegata anche con il “Metromare”, nuovo sistema di trasporto pubblico su gomma sul quale il Governo sta notevolmente investendo (circa 60 milioni di euro) (anch’esso certamente non previsto e di cui non si è tenuto conto nello studio iniziale per la Variante).

• Preme precisare che tra le motivazioni addotte a sostegno della progettazione della Variante, vi sarebbe l’elevato indice di mortalità della SS.16. Indice al quale, purtroppo, nel territorio riminese contribuisce in maniera davvero pesante proprio il tratto ancora a 2 corsie sopracitato per il quale, al momento, non risultano previsti sostanziali lavori di adeguamento o miglioria che, anche senza la contrapposizione con la variante, si ritengono comunque urgenti e indispensabili per la sicurezza (zona Italia in Miniatura e Sacramora).

Tenuto conto che

• Con la presente istanza non si vuole criticare gli amministratori o progettisti che hanno presentato circa trenta anni fa tale proposta, ma evidenziare la fortunata possibilità che questa Assemblea Legislativa possa evitare, con la massima trasparenza, alla luce delle attuali conoscenze e diverse esigenze e problematiche ambientali emergenziali, l’errata irreparabile scelta di realizzazione un’opera superata nel tempo, costosissima e di danno per tanti cittadini. Su di essa, per di più, grava anche un ricorso al TAR di oltre 50 cittadini.

• Anche nel Programma di mandato di codesta Giunta Regionale sono riportati, come obiettivi primari, il miglioramento della qualità dell’aria (uscire dagli sforamenti del PM10), il contenimento nel consumo di suolo, che con la copertura artificiale e l’impermeabilizzazione, oltre a sottrarre terreno all’attività agricola, rende ancora più fragile e vulnerabile il territorio a fronte di eventi meteorici estremi sempre più frequenti ed intensi.

Tutto ciò premesso

Impegna la Giunta Regionale

• Bloccare definitivamente le fasi progettuali del 1° stralcio della Variante della Strada Statale 16 (da Bellaria-Igea Marina a nord fino ad oltre la via Montescudo a sud) evitando ulteriori fasi di stallo che precludono altre importanti scelte strategiche.

• Progettare la messa in sicurezza con allargamento del sedime esistente della SS.16 attualmente a sole 2 corsie, nonché di una bretella di collegamento con un futuro terzo casello autostradale, sulla cui necessità tutti sono ormai d’accordo come deliberato anche all’unanimità dal Consiglio Comunale di Rimini in data 4.02.2025. Tale opera deve essere allo strategico servizio, non solo della Fiera, ma anche delle quotidiane esigenze del centro cittadino, del traffico interessato alla SS.258 Marecchiese e della Valmarecchia, con un notevole ulteriore beneficio per tutta la viabilità extraurbana.

• Utilizzare le eventuali somme previste per il tratto 1 qualora disponibili (Zona Nord) per i tratti della Zona Sud del progetto nuova Statale 16, dove, peraltro, a differenza del tratto riminese, le attuali circonvallazioni di Riccione e Misano Adriatico sono a 2 corsie e collocate in ambito strettamente urbano senza possibilità di eventuali adeguamenti.