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Percorso concluso per 194

San Patrignano. Nel 2024 accolti oltre 600 ragazzi, si lavora per 300 nuovi posti letto

In foto: il pranzo di Natale a San Patrignano
il pranzo di Natale a San Patrignano
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 27 Dic 2024 14:41 ~ ultimo agg. 15:14
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Un 2024 che va a chiudersi per la comunità terapeutica di San Patrignano con tante nuove accoglienze: 614 i ragazzi entrati dal primo gennaio, di cui 441 hanno festeggiato il loro primo Natale in Comunità assieme ai 386 già presenti per un totale, oggi, di 827 ospiti (679 maschi e 148 femmine).  194, invece, quelli che hanno concluso il percorso e si sono reinseriti in società.
Questi sono giorni di festa, ma anche di grande speranza per ognuno di noi – racconta Vittoria Pinelli, Presidente della Comunità – In questo anno abbiamo accolto un numero incredibile di nuove ragazze e ragazzi che si sono affidati a noi, alle nostre educatrici e educatori per un percorso faticoso, ma che potrà portarli a ritrovarsi. Sono persone di ogni età che arrivano da tutta Italia, con alle spalle le storie più disparate, tutte accomunate da un male di vivere e da una dipendenza da droghe, alcol e gioco che ne avevano annullato l’esistenza”. Un impegno nell’accoglienza verso cui San Patrignano sta mettendo sempre più impegno tanto che proprio in questo 2024 ha dato il via ai lavori per la costruzione di 300 nuovi posti letti, che dovrebbero essere completati entro il prossimo anno.
Tra i nuovi progetti partiti nel 2024 che hanno dato modo ai ragazzi di mettersi alla prova con nuove sfide c’è SanPaCineLab, che ha portato alla realizzazione di “Sospesi”, il primo cortometraggio ideato e girato interamente dagli ospiti in percorso sotto la guida di Paolo Ruffini, oggi disponibile su youtube.
Grande importanza anche al tema prevenzione: oltre 56mila persone raggiunte di cui 49.973 studenti degli Istituti di I e II grado, 4214 docenti e 1870 genitori e comunità educante. Ai tanti strumenti che già utilizzava da anni, ha aggiunto anche il gioco online “Do not play it”, realizzato grazie al sostegno di Fondazione CDP.
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