Corruzione e astensionismo: correlazione endemica. Una riflessione


Corruzione, dal latino “corruptio”, banalizzando il significato : rompere. Nel nostro Paese, la corruzione appare sempre più invasiva, la conferma si ottiene anche dall’offerta, talmente elevata, da abbassare i prezzi, come in ogni mercato che si rispetti! Recentemente, abbiamo appreso da alcune inchieste, che il valore di un voto regionale o nazionale è stato quantificato in 50 euro ! Inoltre, si accetta di tutto, non solo contante, che rimane il principe, ma anche gioielli, orologi di marca, vacanze, disponibili “escort”, financo cene. Se il mercato continuerà ad essere così fiorente e l’offerta così ampia, arriveranno presumibilmente ad accettare una forma di pecorino, una ricotta fresca, un salame nostrano.
Rimaniamo comunque garantisti, questa è generalmente la prima osservazione quando vengono individuati con le mani nella cioccolata, anche se le intercettazioni lasciano ben poco alla fantasia, anche se i bonifici arrivati sui conti, non di rado dopo avere circumnavigato mezzo pianeta, non lasciano grandissimi dubbi, anche se la testimonianza delle ragazze coinvolte, non appare molto discutibile, ma si prende tempo e di conseguenza, si smorza l’attenzione, ed i processi, non sono certo imminenti. Del resto, le carceri sono stracolme, ma quasi vuote di colletti bianchi, un segnale sintomatico e forse imbarazzante. Inoltre, si palesa la possibilità di bloccare o ridurre le intercettazioni, ed abolire l’abuso di ufficio. Da evidenziare infine, che è stupendo ascoltare che il denaro ricevuto non è quasi mai per uso personale, ma finalizzato alla politica, come se fosse normale farsi finanziare le campagne elettorali in cambio di concessioni pubbliche, che spaziano in ogni ambito, con estrema fantasia.
Le vie d’uscita appaiono persino banali, le sintetizzerei in quattro punti fondamentali: A) una politica al servizio dei cittadini, non cittadini al servizio della politica B) percorsi dei politici, in linea alle materie che si apprestano a gestire C) tempi di ricambio frequenti, per limitare infezioni che degenerano in cancrena D) politica intesa come servizio limitato nel tempo, non un lavoro a vita.
E’ solo l’indice di un libro dei sogni, che per tanti, appaiono incubi. Concludo con l’astensionismo, strettamente collegato alla corruzione, che crea disaffezione e mancanza di fiducia, ormai endemica, visto il numero degli italiani che preferisce non votare. Salvo ipocrisia, purtroppo, non credo interessi a molti, del resto, la percentuale di astensionismo non ha alcun valore oggettivo, gli stipendi e le poltrone, non risultano correlati al numero dei votanti.
CARLO ALBERTO PARI