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rischia di finire a processo

Infermiera aggredita durante il prelievo, paziente tenta di baciarla

In foto: il pronto soccorso di Rimini
il pronto soccorso di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 4 mar 2024 17:14 ~ ultimo agg. 5 mar 15:30
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Un paziente particolarmente molesto rischia di finire a processo per aver cercato di baciare con la lingua un’infermiera di turno al pronto soccorso dell’Infermi di Rimini che stava per effettuargli un prelievo venoso. A sporgere denuncia è stata la stessa infermiera, una riminese di 27 anni, scossa ed impaurita per l’aggressione subìta, avvenuta a fine gennaio.

Durante il turno serale era arrivato in pronto soccorso un 31enne della provincia di Rimini in stato di alterazione psicofisica per un mix di alcol e sostanze stupefacenti. L’uomo, in particolare, avrebbe riferito ai medici di aver bevuto grappa e poi assunto cocaina. Proprio a causa del suo forte stato di agitazione, la dottoressa di turno quella sera in pronto soccorso aveva avuto non poche difficoltà a visitarlo. Quando l’infermiera si era avvicinata per effettuare il prelievo del sangue, il 31enne improvvisamente l’ha afferrata al collo con la mano destra e, tirandola verso di sé, ha cercato di baciarla con la lingua e di leccarla. La reazione istintiva della 27enne le ha permesso di divincolarsi dalla presa del paziente e di allontanarsi in tempo. Poi l’uomo, a cui era stato somministrato un calmante, si è addormentato. Un tentativo di violenza notato anche dal medico del pronto soccorso che in quel momento si trovava all’interno dell’ambulatorio.

L’infermiera, che sul momento ha deciso di continuare a lavorare, una volta terminato il suo turno si è recata, ancora scossa, al posto di polizia all’interno dell’Infermi per denunciare quanto accaduto. Al termine degli accertamenti, che hanno portato al riconoscimento dell’aggressore da parte delle due donne, il 31enne è stato indagato a piede libero per tentata violenza sessuale. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, sono concluse. Nei confronti del paziente, difeso dall’avvocato Gilberto Martinini, è ipotizzabile una richiesta di rinvio a giudizio. Se così fosse, spetterà poi al gup decidere se dovrà affrontare il processo.