Indietro
menu
Riforma emergenza/urgenza

In una settimana 289 accessi al CAU di Santarcangelo. Il 29 apre Novafeltria

In foto: Il Cau di Santarcangelo
Il Cau di Santarcangelo
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 2 min
Lun 22 Gen 2024 16:10
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.234

Aperto lo scorso 15 gennaio, il Centro di Assistenza e Urgenza (CAU) di Santarcangelo ha registrato fino alla giornata di ieri (21 gennaio) 289 accessi. Il CAU di Cattolica, nella stessa settimana, ne ha avuti 233. I due ambulatori hanno sostituito i precedenti Punti di Primo Intervento. Complessivamente quelli aperti in Romagna sono otto: ci sono anche Cervia, Cesenatico, Mercato Saraceno e, da oggi 22 gennaio, Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia. I CAU sono il punto centrale della riforma dell’emergenza/urgenza regionale (che mira a ridurre gli accessi inappropriati ai Pronto Soccorso) e fanno capo alle Cure Primarie, con medici di assistenza primaria e infermieri pronti ad accogliere e assistere –  7 giorni su 7 in accesso diretto – pazienti con problemi di salute urgenti, episodici a bassa complessità. Il 29 gennaio aprirà anche il CAU di Novafeltria che si affiancherà (e non sostituirà) il Punto di Primo Intervento. L’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo entro il 2025.

I CAU possono erogare le seguenti prestazioni: visita medica, certificazioni, trattamento farmacologico al bisogno, prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali, procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni). L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino. Il referto potrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta senza tornare al CAU. La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita prevede una partecipazione alla spesa pari a 20 euro da corrispondere al Medico che provvederà a rilasciare apposita ricevuta di riscossione. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket se dovuto in base alle esenzioni possedute. L’AUSL ricorda che in caso di sintomi gravi quali dolori toracici, difficoltà respiratorie, cefalee inusuali, dolori addominali di grado severo e sintomi riconducibili al disturbo neurologico acuto è necessario continuare a chiamare il 118 ricorrendo alle cure del Pronto Soccorso.

Altre notizie