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la condanna

Confessa in udienza la rapina a mano armata: “Mi assumo le mie responsabilità”

In foto: il rapinatore punta la pistola contro la dipendente della gelateria
il rapinatore punta la pistola contro la dipendente della gelateria
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Lun 8 Gen 2024 19:05 ~ ultimo agg. 9 Gen 14:17
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Ammissione a sorpresa questa mattina durante il processo, con rito abbreviato, che lo vede imputato per due rapine a mano armata compiute nell’aprile 2022 a Rimini. Questa mattina (lunedì 8 gennaio) davanti alla gup di Rimini, Raffaella Ceccarelli, il rapinatore, un 34enne brasiliano, ha confermato di essere lui l’autore del primo colpo, quello messo a segno alla gelateria Romana di via Marecchiese la sera del 5 aprile 2022, quando fece irruzione con tanto di casco integrale, mascherina e guanti in lattice e, impugnando una pistola (rivelatasi in un secondo momento giocattolo) puntata alla tempia di una dipendente, si fece consegnare i mille euro presenti in cassa.

Contro di lui c’erano solo indizi, nessuna prova schiacciante. Dai filmati delle telecamere interne, infatti, non vi era la certezza che si trattasse della stessa persona arrestata un paio di settimane più tardi dai poliziotti della questura di Rimini per una rapina simile all’hotel Card (vedi notizia). Eppure l’uomo ha deciso di confessare ugualmente: “Signor giudice – ha detto – il primo passo per rinnovarsi è assumersi le proprie responsabilità, sono stato io”.

L’imputato, che in passato ha avuto problemi di tossicodipendenza, ha perso parte ad un percorso di cura e si è detto sinceramente convinto di voler cambiare vita. Insomma, basta con le droghe, basta con le rapine. Al termine dell’udienza la giudice, pur infliggendo una pena severa all’imputato (3 anni e 10 mesi di reclusione che dovrà scontare in carcere), ha comunque tenuto conto del suo reale pentimento e del percorso di riabilitazione intrapreso.

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