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Sadegholvaad: reati in calo

Reati denunciati. Rimini seconda dietro a Milano

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 5 min
Lun 9 Ott 2023 10:43 ~ ultimo agg. 6 Giu 13:56
Tempo di lettura 5 min

Anche quest’anno la provincia di Rimini si conferma sul podio (seconda come nel 2022) per reati denunciati nella classifica del Sole24Ore basata sui dati del Viminale. L’indice di criminalità 2023 vede in vetta Milano con 6.991 reati denunciati ogni 100mila abitanti davanti a Rimini con 6.246,6 e a Roma con 5.485,4, che sale per la prima volta sul poco lusinghiero podio. La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Bologna, Firenze e Torino occupano rispettivamente la 4ª, 5ª e 6ª posizione, seguite da Imperia, Livorno, Prato e Napoli. A incidere sul trend delle denunce, evidenzia il quotidiano economico, sono anche le presenze temporanee o turistiche, che tuttavia non rientrano tra i residenti usati come parametro. Si conferma però un trend decrescente per i reati che sono il 14% in meno rispetto al 2012, evidenzia il sindaco di Rimini Sadegholvaad, tendenza che si registra anche nell’anno in corso. Emerge poi, a livello nazionale, l’impennata degli illeciti di natura predatoria, spiega ancora il primo cittadino, solitamente più frequenti nei luoghi ad altra concentrazione turistica.

Tornando alla classifica, la provincia di Rimini infatti è seconda in Italia per furti denunciati (11.112 complessivi nel 2022, 3.286 ogni 100mila abitanti), terza per rapine (375 complessive, oltre una al giorno) e lesioni dolose (567 pari a 167,7 ogni 100mila abitanti), quinta per estorsioni (99 quelle denunciate nel 2022). Il territorio finisce nella top ten anche per stupefacenti (9°), violenze sessuali (9° con 53 denunce complessive) e percosse (10°). Da evidenziare anche il 13esimo posto per omicidi volontari consumati (4 nel 2022), il 14esimo per delitti informatici e il 15esimo per minacce e truffe e frodi informatiche.

Per garantire il presidio e aumentare la sicurezza percepita, commenta ancora il sindaco, risulta fondamentale la presenza delle forze dell’ordine inadeguate invece dal punto di vista numerico. Un problema storico a cui a Rimini si è cercato di sopperire aumentando gli agenti di polizia locale ed estendendo la rete di videosorveglianza. Sadegholvaad ricorda però anche la riconversione dell’ex Caserma Giulio Cesare nella nuova cittadella della sicurezza. I lavori di demolizione del vecchio stabile partiranno a breve.

L’Indice di criminalità è consultabile sul sito internet del Sole 24 Ore: i dati sono disponibili dal 2018 al 2023. https://lab24.ilsole24ore.com/indice-della-criminalita/

Il commento di Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini

La tradizionale pubblicazione dei reati denunciati per territori, da parte del quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’, anche quest’anno offre interessanti elementi di analisi. I numeri riferiti al 2022 per i 25 Comuni della provincia di Rimini pongono la nostra area al secondo posto in Italia nel rapporto tra denunce e popolazione residente ufficiale, confermando al contempo il calo in numero assoluto a confronto con gli anni passati, con un -14% rispetto al 2012. Un trend che pare delinearsi anche per il 2023, con un calo delle denunce nel primo semestre dell’anno (gennaio-giugno) dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Come noto, e come segnala lo stesso quotidiano economico nella sua analisi, a incidere sono anche le presenze temporanee o turistiche, che non rientrano tra i residenti usati come parametro, così come emerge una maggiore propensione alla denuncia nelle province metropolitane del centro nord, fattori che hanno un impatto statistico forte sulla classifica. Non a caso ricordo che nel 2019, quando il Sole 24 Ore introdusse il calcolo della componente turistica nell’analisi, la classifica presentò risultati molto diversi, collocando Rimini tra le province più virtuose. Altro elemento che emerge dall’Osservatorio del Sole 24 ore è la ripresa a livello nazionale degli illeciti di natura predatoria. “L’attuale congiuntura economica e il crescente disagio sociale – si legge sul quotidiano – possono influire sulla frequenza di questi illeciti predatori, così come sulla maggiore propensione a denunciare furti anche se di modesta entità. In particolare in alcune grandi aree urbane, più popolate e mediamente più ricche, dove rileviamo dei picchi”. Una conferma dunque che certe tipologie di reati sono più frequenti nei luoghi ad alta concentrazione di ospitalità, che rappresentano attrattori per la capacità di creare ricchezza, ancor più in momenti di criticità sociale ed economica.
Alcune considerazioni. Prima di tutto, a livello nazionale emerge come la presenza capillare e costante da parte delle forze dell’ordine sul territorio sia il fattore decisivo oltre che per garantire il presidio delle città anche per aumentare la sicurezza percepita da parte dei cittadini e favorire la propensione alla denuncia. Per quanto ci riguarda il tema è noto: l’inadeguatezza dal punto di vista numerico della dotazione organica delle forze dell’ordine, che non può essere compensata dall’enorme impegno e lavoro di cui esse si fanno carico. Vale per tutto il Paese e incide in maniera ancora più impattante su province come la nostra che ha peculiarità che la differenziano da tutte le altre nel panorama italiano. Di fronte a questo vulnus ormai storico, le amministrazioni locali si trovano costrette a trovare i modi di sopperire, anche oltre le proprie competenze, cercando di rispondere con i mezzi e risorse a disposizione. In questo senso a Rimini siamo intervenuti su diversi fronti, aumentando ad esempio il personale in forza in pianta stabile della Polizia Locale o estendendo e potenziando la rete di sorveglianza su tutto il territorio. Importante è anche l’avvio dei lavori di riconversione dell’ex Caserma Giulio Cesare in quella che sarà la nuova cittadella della sicurezza, nuova sede per grazie ad un importante investimento dell’Agenzia del Demanio che l’Amministrazione sta affiancando. In questi giorni sono in partenza i lavori di demolizione dello stabile, primo passo di un percorso che doterà il territorio di una sede nuova, moderna e adeguata alle esigenze delle donne e degli uomini impegnati quotidianamente nella tutela delle nostre comunità e che ringrazio per il grande lavoro di cui si fanno carico”.

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