Cesena-Rimini, la vigilia di Gabriel Raimondi


All’Orogel Stadium Dino Manuzzi si gioca il derby di Romagna tra Cesena e Rimini, valido per la sesta giornata di campionato. Si affrontano il miglior attacco del girone B (15 centri per i bianconeri, una media di tre a partita) e la peggiore difesa (i biancorossi hanno incassato 10 gol in cinque gare, una media di due a partita). In classifica le due squadre sono divise da otto punti: 12 per il Cesena dopo il successo interno nel recupero di mercoledì con la Spal (3-1), 4 per il Rimini. Calcio d’inizio alle 16:15.
Partita molto sentita? “Sì, i derby non sono come le altre partite – esordisce l’allenatore del Rimini F.C., Gabriel Raimondi – noi ci teniamo non dico di più per i tre punti ma a fare bella figura, i tifosi ci tengono, sono venuti a incitarci, mi spiace che non abbiano visto tutto l’allenamento ma per tutta la città è una partita importante. Dobbiamo prenderla come una partita importante ma anche un ostacolo per noi stessi. L’ostacolo deve essere superato per continuare a crescere”
Non partite da favoriti in questo derby se guardiamo i numeri, allora esiste un modo per fermare questo Cesena? “Il modo è giocare da Rimini, come abbiamo fatto col Perugia nel primo quarto d’ora o nel primo tempo con la Torres. Dobbiamo limitare l’avversario ma pensare a noi. Affrontiamo una squadra difficile e in salute, i derby sono una cosa a parte e se noi giochiamo con il coraggio che abbiamo avuto per certi versi per un periodo lungo con il Perugia, possiamo affrontarla tranquillamente”.
Ha visto il Cesena? Può essere appesantita dall’impegno con la Spal? “No, una squadra più gioca e meglio è. Troviamo un Cesena forte, per cui meglio. Una squadra in salute, comunque sia in questo momento è una squadra che non è in crisi di risultati, come il Perugia. Anche noi quanto più spesso abbiamo giocato entravamo più facilmente in condizione. Gli Under? Non mi stanco più di ripetere che i giocatori che hanno 21-22-23 anni sono giocatori di calcio. Non credo ci sia differenza tra un Under o un Over. Sì, un ragazzo di 17-18 anni può avere qualche difficoltà, ma noi abbiamo deciso una strategia e un percorso con questa società. Puoi trasmettere la difficoltà della partita oppure dire che siamo pronti ad affrontare il Cesena con i nostri giovani, che sono bravi”.
Quanto coraggio serve? “Se tu sei bravo io ti devo limitare i tempi di gioco. La fase difensiva inizia dal primo attaccante, più copriamo palla e meglio è. Dobbiamo essere una squadra attenta, con pochi errori, perché loro hanno una qualità dove noi più sbagliamo e più rischiamo. Ma non dobbiamo stare attenti solo alla fase difensiva, sarebbe un errore”
Le scelte sono sempre le stesse delle ultime partite? “Siamo quasi tutti al cento percento e quelli che erano indietro sono all’80%. Per cui possiamo contare su tanti giocatori e tanti ricambi, abbiamo provato due formazioni quindi i dubbi li sciolgo domani”.
Quali sarebbero i dubbi, anche a livello tattico? “Cambieremo poco, stiamo lavorando su di noi, dobbiamo affrontare una partita importante, ma noi non cambieremo tanto e soprattutto non cambieremo modulo. Ho qualche dubbio per quanto riguarda coloro che hanno giocato tanto, direi un dubbio in attacco e uno in difesa”
Morra e Cernigoi insieme dall’inizio è un’opzione? “Assolutamente sì, possono giocare insieme”.
Chiusura con un ricordo di quando giocava nel Pisa: “Sì, Cesena mi ricorda bei momenti, qui col Pisa ho vinto”.
LA 6a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA