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Calcio Serie C

Cesena-Rimini, la vigilia di Gabriel Raimondi

In foto: Gabriel Raimondi, allenatore del Rimini
Gabriel Raimondi, allenatore del Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Sab 30 Set 2023 12:00 ~ ultimo agg. 1 Ott 14:11
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All’Orogel Stadium Dino Manuzzi si gioca il derby di Romagna tra Cesena e Rimini, valido per la sesta giornata di campionato. Si affrontano il miglior attacco del girone B (15 centri per i bianconeri, una media di tre a partita) e la peggiore difesa (i biancorossi hanno incassato 10 gol in cinque gare, una media di due a partita). In classifica le due squadre sono divise da otto punti: 12 per il Cesena dopo il successo interno nel recupero di mercoledì con la Spal (3-1), 4 per il Rimini. Calcio d’inizio alle 16:15.

Partita molto sentita? “Sì, i derby non sono come le altre partite – esordisce l’allenatore del Rimini F.C., Gabriel Raimondi – noi ci teniamo non dico di più per i tre punti ma a fare bella figura, i tifosi ci tengono, sono venuti a incitarci, mi spiace che non abbiano visto tutto l’allenamento ma per tutta la città è una partita importante. Dobbiamo prenderla come una partita importante ma anche un ostacolo per noi stessi. L’ostacolo deve essere superato per continuare a crescere”

Non partite da favoriti in questo derby se guardiamo i numeri, allora esiste un modo per fermare questo Cesena? “Il modo è giocare da Rimini, come abbiamo fatto col Perugia nel primo quarto d’ora o nel primo tempo con la Torres. Dobbiamo limitare l’avversario ma pensare a noi. Affrontiamo una squadra difficile e in salute, i derby sono una cosa a parte e se noi giochiamo con il coraggio che abbiamo avuto per certi versi per un periodo lungo con il Perugia, possiamo affrontarla tranquillamente”.

Cesena-Rimini, la vigilia di Gabriel Raimondi

Ha visto il Cesena? Può essere appesantita dall’impegno con la Spal? “No, una squadra più gioca e meglio è. Troviamo un Cesena forte, per cui meglio. Una squadra in salute, comunque sia in questo momento è una squadra che non è in crisi di risultati, come il Perugia. Anche noi quanto più spesso abbiamo giocato entravamo più facilmente in condizione. Gli Under? Non mi stanco più di ripetere che i giocatori che hanno 21-22-23 anni sono giocatori di calcio. Non credo ci sia differenza tra un Under o un Over. Sì, un ragazzo di 17-18 anni può avere qualche difficoltà, ma noi abbiamo deciso una strategia e un percorso con questa società. Puoi trasmettere la difficoltà della partita oppure dire che siamo pronti ad affrontare il Cesena con i nostri giovani, che sono bravi”.

Quanto coraggio serve? “Se tu sei bravo io ti devo limitare i tempi di gioco. La fase difensiva inizia dal primo attaccante, più copriamo palla e meglio è. Dobbiamo essere una squadra attenta, con pochi errori, perché loro hanno una qualità dove noi più sbagliamo e più rischiamo. Ma non dobbiamo stare attenti solo alla fase difensiva, sarebbe un errore”

Le scelte sono sempre le stesse delle ultime partite? “Siamo quasi tutti al cento percento e quelli che erano indietro sono all’80%. Per cui possiamo contare su tanti giocatori e tanti ricambi, abbiamo provato due formazioni quindi i dubbi li sciolgo domani”.

Quali sarebbero i dubbi, anche a livello tattico? “Cambieremo poco, stiamo lavorando su di noi, dobbiamo affrontare una partita importante, ma noi non cambieremo tanto e soprattutto non cambieremo modulo. Ho qualche dubbio per quanto riguarda coloro che hanno giocato tanto, direi un dubbio in attacco e uno in difesa”

Morra e Cernigoi insieme dall’inizio è un’opzione? “Assolutamente sì, possono giocare insieme”.

Chiusura con un ricordo di quando giocava nel Pisa: “Sì, Cesena mi ricorda bei momenti, qui col Pisa ho vinto”.

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