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chiedono sospensione

Tassa di soggiorno. A Riccione albergatori contro il nuovo “sistema” comunale

In foto: la conferenza stampa
la conferenza stampa
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura 2 min
Ven 16 Giu 2023 13:54 ~ ultimo agg. 19:22
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Il problema è tecnico ma le ripercussioni sul settore turistico sono molto concrete. Gli albergatori di Riccione sono alle prese con il nuovo regolamento comunale sulla tassa di soggiorno, che sta creando non poche difficoltà, con il rischio di inficiare la stessa procedura di riscossione. Il regolamento, approvato dalla amministrazione Tosi e confermato da quella Angelini, è entrato in vigore ad aprile e richiede agli operatori di registrare quotidianamente su una piattaforma digitale comunale arrivi e partenze, al fine della riscossione della tassa di soggiorno. Il sistema ha immediatamente mostrato problemi di compatibilità con i gestionali in uso a molti alberghi. “I sistemi non si parlano tra di loro – spiega il presidente di Federalberghi Riccione Bruno Bianchini -. Immettere i dati vuol dire nel migliore dei casi raddoppiare il nostro lavoro, ma ci sono anche casi di albergatori che non riescono ad accedere alla piattaforma”. “Questo sta creando grossi problemi anche per i versamenti stessi della tassa che in molti casi subiranno dei ritardi. Il regolamento è entrato in vigore da qualche mese ma i problemi stanno emergendo soprattutto nelle ultime settimane, con l’apertura degli alberghi stagionali che stanno riscontrando tantissime difficoltà“.

Il problema è ancora più grosso per i piccoli alberghi – spiega Claudio Montanari, albergatore e responsabile dell’osservatorio turistico “Luigino Montanari” – che non hanno le disponibilità economiche di dotarsi di grossi sistemi gestionali. In molti casi hanno fruito del sistema che era stato messo a disposizione gratuitamente dalle Regione per la registrazione della tassa di soggiorno, ma che non “dialoga” con quello comunale. Il lavoro è immane perché la compilazione è quotidiana e richiede molto tempo, ma il nostro mestiere è un altro: quello di accogliere gli ospiti e gestire le nostre strutture“.

Nei nostri uffici – spiega il direttore Luca Cevoli arrivano decine di telefonate al giorno di associati che non sanno cosa fare ma anche noi facciamo fatica ad aiutarli“.

Il rischio è che, a causa di questi problemi, ci possano essere anche ammanchi nella tassa di soggiorno o, al contrario, un eccesso di versamenti. “A questo punto chiediamo una sospensione del regolamento comunale – dice il presidente – almeno per il periodo estivo. Poi a settembre, finita la stagione, di rimettersi ad un tavolo e valutare come uscire da questo empasse“. Una richiesta che è difficile capire se ora, con l’amministrazione comunale commissariata, possa essere recepita.

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