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gli imputati patteggiano

"Se chiamate i carabinieri vi tagliamo la testa", due giovani picchiati e rapinati

In foto: i carabinieri di Riccione (repertorio)
i carabinieri di Riccione (repertorio)
di Lamberto Abbati   
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mer 22 mar 2023 15:37 ~ ultimo agg. 23 mar 12:04
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Hanno patteggiato entrambi 2 anni e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e 800 euro di risarcimento alla alla parte civile per aver rapinato a Riccione, nel luglio del 2021, due giovani del cappellino e dello smartphone.

Si tratta di un 20enne marocchino residente a Crema (difeso dall’avvocata Roberto Sabatino del Foro di Brescia) e di un 21enne di origini nordafricane ma nato a Biella (difeso dall’avvocata Viviana Pellegrini del Foro di Rimini), entrambi condannati lo scorso mese in primo grado dal tribunale collegiale di Rimini a 3 anni e 8 mesi sempre per una rapina, quella volta con tanto di coltelli puntati in faccia a due turisti, commessa sul lungomare di Riccione un mese più tardi, era il 23 agosto del 2021. In quell’occasione con loro c’era un terzo complice, anche lui condannato.

I due rapinatori, che nel luglio del 2021 avevano rispettivamente 18 e 20 anni, agirono in concorso morale e materiale con due minorenni magrebini (giudicati separatamente) e con altri giovani mai identificati. Le vittime, due ragazzi maggiorenni, furono accerchiate dal gruppetto sul lungomare della Perla Verde, minacciate e prese a schiaffi. “State buoni o finisce male”. Dopo aver sottratto il cappellino e lo smartphone ad uno dei due, strapparono di mano il telefonino all’amico, che stavo cercando di avvisare le forze dell’ordine: “Se fate arrivare i carabinieri vi tagliamo la testa”.

I due imputati, insieme agli altri componenti del gruppo, prima di andarsene avrebbero anche deriso i due amici, costretti a recitare ad alta voce l’alfabeto e a urlare di essere omosessuali. Da qui la contestazione di violenza privata aggravata in concorso. Il 20enne marocchino si trova tuttora agli arresti domiciliari, mentre il 21enne biellese, al momento libero, rischia di finire in carcere considerata la duplice condanna a 6 anni e 4 mesi complessivi.