Rapone su Amir in Romagna Acque: si vuole rinunciare a “gioello della corona”?


Non ci sta all’idea che il percorso di annessione di Amir in Romagna Acque sia sintetizzato come una mera necessità dettata dalla razionalizzazione dei costi. Alessandro Rapone, amministratore unico di Amir, interviene dopo le dichirazioni dell’amministrazione comunale di Rimini (vedi notizia) legate alle diverse partecipate di Rimini Holding. Rapone mette in evidenza come l’azienda pubblica sia tra quelle che maggiormente hanno contribuito alle casse comunali: con 10 milioni per la sola Rimini negli ultimi 5 anni. L’amministratore si rivolge poi direttamente all’assessore Maresi “proviene dal mondo della libera professione, rappresenta in Giunta la “società civile” ed è sicuramente orientato ai principi della meritocrazia, non vorrà certo rinunciare facilmente ad uno dei “gioielli della corona“.
L’intervento di Alessandro Rapone:
Il documento di Rimini Holding approvato nella commissione bilancio del Comune di Rimini fa una fotografia delle aziende partecipate, fra cui figura anche AMIR SPA.
“Posto che nei confronti di questa azienda non viene mosso alcun rilievo, si rende comunque necessario un chiarimento in merito al fatto che uno dei concetti emersi nel documento attenga all’ipotetica incorporazione di AMIR SPA in Romagna Acque – Società delle Fonti SPA, progetto di cui si discute da diversi anni e che si auspica possa essere perfezionato alle migliori condizioni, nell’interesse dei territori coinvolti. L’inevitabile e necessaria sintesi giornalistica di un documento di 80 pagine potrebbe infatti indurre a concludere che AMIR SPA sia destinata ad essere superata in nome della razionalizzazione dei costi.
La questione centrale che pertanto va a questo punto evidenziata è che AMIR SPA rappresenta una delle aziende che maggiormente hanno contribuito alle casse comunali: negli ultimi cinque anni infatti, abbiamo distribuito, fra dividendi derivanti da utili e liquidazione di quote di capitale sociale, 15 milioni di euro, di cui 10 milioni solo per il Comune di Rimini. Si tratta di risorse assai preziose in questo periodo particolarmente difficile per i conti pubblici e che sono state il frutto di un grande impegno e spirito di servizio.
È naturale che la Politica disegni le strategie e le prospettive di integrazione territoriale e funzionale dei servizi pubblici, a condizione che vengano orientate allo sviluppo. Va da sé che l’Amministrazione comunale di Rimini punta alla massima valorizzazione del proprio patrimonio.
L’Assessore alle Partecipate Moreno Maresi, che proviene dal mondo della libera professione, rappresenta in Giunta la “società civile” ed è sicuramente orientato ai principi della meritocrazia, non vorrà certo rinunciare facilmente ad uno dei “gioielli della corona”.