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"mio papà era un taxista"

Cecchetto incontra tabaccai e tassisti: vanno ascoltate le loro richieste

In foto: Claudio Cecchetto con alcuni tassisti
Claudio Cecchetto con alcuni tassisti
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 27 Mag 2022 15:38 ~ ultimo agg. 29 Mag 08:58
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Proseguono gli incontri di Claudio Cecchetto con i rappresentanti dei diversi settori economici. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati con tabaccai e taxisti, di cui il candidato a sindaco ha raccolto istanze e richieste.

Dal dialogo con il presidente della federazione tabaccai Giorgio Dobori – spiega Cecchetto – ho capito che le loro attività, rispetto al passato, hanno acquisito molta importanza sul territorio. Non sono più solo sigarette e gioco. Le tabaccherie, infatti, offrono la possibilità agli uffici comunali di alleggerire moltissimo la produzione di certificati, permettono di effettuare pagamenti di rate scolastiche, di tributi, effettuare in tutta Italia prevendita di biglietti per spettacoli ed eventi culturali, sono partner della protezione civile, si mettono a disposizione dell’amministrazione per decentralizzare pratiche burocratiche. Quello che più mi ha colpito è però il tema della sicurezza. I 50 tabaccai di Riccione sono delle vere sentinelle sulla città. Sono distribuiti in modo capillare in ogni zona e vedono ciò che accade nelle strade prima di ogni altro. Sentono i discorsi e colgono le intenzioni, si accorgono di come si muovono i gruppi, hanno il polso di ciò che sta avvenendo. Credo che un filo diretto tra loro, l’amministrazione e le forze di polizia possa permetterci di aumentare il grado di controllo, prevenzione ed intervento su risse, violenza e criminalità. In questo momento a Riccione il primo dovere dell’amministrazione è garantire il massimo livello di sicurezza, con tutti i mezzi e gli strumenti. La rete delle tabaccherie può essere un valido aiuto, con loro faremo sicuramente rete sia per incrementare i servizi offerti ai cittadini sia per vigilare sulla loro serenità.

Con i taxisti mi sono sentito a casa. Mio papà era un taxista, ne ho riconosciuto lo spirito e le problematiche. Mi hanno spiegato quanto sarebbe importante per loro aprire un dialogo diretto con l’amministrazione perché in tema di trasporti, afflussi e viabilità le cose cambiano in continuazione. Hanno evidenziato la necessità di voler adeguare le tariffe agli aumenti del combustibile, quella di dover arginare il problema dell’abusivismo, hanno bisogno di sapere in anticipo e avere un calendario dell’ interruzione delle strade, hanno diritto di poter scaricare e caricare clienti in sicurezza con paratie, chiedono di diminuire i tempi delle corse con corsie preferenziali assolutamente assenti in città, chiedono di avere facilitazioni di accesso e pagamento all’ingresso dell’aeroporto, chiedono telecamere di controllo anche dietro la stazione. Vorrebbero dall’amministrazione un maggior ascolto. Noi siamo e saremo una squadra in ascolto. Ai colleghi di mio padre, come a tutte le altre categorie di lavoratori prometto e manterrò continua condivisione”.

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