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Calcio Serie D

Rimini-Alcione Milano 1-0, Cusatis: "Il gol era regolare". Il dopogara

In foto: Il saluto prima del calcio d'inizio tra Gaburro e Cusatis
Il saluto prima del calcio d'inizio tra Gaburro e Cusatis
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
gio 14 apr 2022 18:15 ~ ultimo agg. 15 apr 13:06
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Le interviste del dopogara al termine di Rimini-Alcione Milano 1-0 (vedi notizia).

Giovanni Cusatis, allenatore dell’Alcione Milano: “È stata una partita secondo me equilibrata, nel senso che nel primo tempo forse hanno avuto un po’ più di predominio loro, però grandi occasioni non ne hanno avute, poi nel secondo tempo secondo me sia dal punto di vista del gioco che del ritmo, abbiamo alzato tanto il ritmo e il gioco, che è la nostra qualità, e abbiamo messo alle corde il Rimini. Penso siano da valutare quegli episodi che sono venuti a nostro favore, che non si è capito bene: il gol annullato, la situazione sui due colpi di testa lì dentro l’area di rigore. Però poi penso che abbiamo fatto una buona prestazione. Dispiace perché per quello che abbiamo fatto avremmo meritato secondo me almeno di pareggiare, però il calcio è questo. Abbiamo incontrato una squadra forte, che ha preso solamente 14 gol, che ha il secondo miglior attacco. Quindi penso che abbiamo fatto un’ottima prestazione: venire in questo stadio contro una squadra del genere, fare una prestazione di questo tipo, vuol dire che devi essere una squadra con dei valori, noi siamo anche una squadra molto giovane. Sono molto contento della prestazione che abbiamo fatto. Dispiace solamente non aver portato via qualcosa di più”.

Come ha visto l’episodio del gol non convalidato a Bangal? “Secondo me è regolare perché è Greselin che colpisce la palla e la manda sul palo e Faisal fa gol. Il Rimini era tutto basso, schiacciato, noi ci siamo messi tutti avanti a ogni uomo loro, nel prolungamento Greselin ha preso la palla, l’ha mandata sul palo, poi Bangal ha girato ed è andato a colpire la palla di testa. Quindi non capisco come faccia ad essere fuorigioco”.

Però l’Alcione non ha creato grandi palle gol, a parte quell’episodio. “Io penso che quando si viene a giocare qui avere questa personalità qua e mettere alle corde il Rimini, anche fisicamente, non si può pensare di creare ottomila occasioni da gol. Il problema è che noi un gol l’abbiamo fatto, un paio di occasioni le abbiamo avute, non siamo riusciti, è vero, a concretizzare, però non mi sembra che il Rimini abbia tirato in porta 250 volte. Quando le partite sono così combattute e tirare, quando si affrontano due squadre con delle filosofie ben definite, le occasioni non possono essere tante. Bisogna avere la forza e la capacità di sfruttare al massimo le situazioni che si hanno. Però, ripeto: secondo me abbiamo fatto un’ottima partita. Ma non mi sembra che il nostro portiere abbia fatto parate eclatanti. Anche il Rimini penso abbia tirato in porta tre volte. Chi è più bravo a girare gli episodi a proprio favore e a riuscire a concretizzare quello che crea porta a casa la vittoria. Secondo me venire qui e fare quello che abbiamo fatto noi non è da tutti. Io devo solamente fare i complimenti ai miei ragazzi, e poi ripeto: per me il gol è regolare. Non si può poi pensare di concedere certe situazioni al Rimini, però va bene così”.

Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C. Bene nel primo tempo, nel secondo tempo però un po’ di sofferenza. “Voi avete sofferto, noi no. Noi avremmo dovuto chiudere la partita… mi sono arrabbiato perché non abbiamo chiuso la partita, perché abbiamo avuto tre palle nel secondo tempo da far gol e queste partite qua hanno un’inerzia secondo me ben definita. Cioè, abbiamo fatto un primo tempo straordinario, bisogna dire le cose come stanno. Siamo mancati forse troppo negli ultimi 15 metri nel cercare di più l’area, perché il volume di gioco è stato impressionante, l’intensità in fase difensiva è stata impressionante, abbiamo giocato a una metà campo sola, bene, abbiamo fatto un gol straordinario, abbiamo avuto un paio di tiro da fuori area in cui avremmo potuto far gol, poi la partita ha un’inerzia, dicevo, di un certo tipo: o la chiudi, se no poi negli ultimi dieci minuti se sei avanti 1-0 in questo momento la testa lavora tanto, lo sappiamo, e quindi devi gestire. Poi eravamo anche stanchi perché abbiamo giocato una partita, non dimentichiamoci, domenica strepitosa. Poi, se Tonelli non prende il palo parliamo di un 2-0 che ci sta tutto insomma”.

Il tecnico dell’Alcione reclama un gol valido. “Non lo so, non l’ho rivisto, sinceramente. L’Alcione può vedere quello che ho visto io dalla panchina, cioè nulla, perché lì o si va a vedere il replay se no non si può capire. Noi abbiamo fatto due-tre mesi con allenatori avversari che venivano qua e recriminavano su cose che poi la moviola puntualmente ha smentito, quindi è meglio che andiamo a vederla prima di dire. Io recrimino su 5-6 palle gol pulite che non abbiamo trasformato in gol”.

Domenica il Rimini ha speso molte energie mentali e forse questo l’ha accusato anche nel secondo tempo odierno. “Secondo me abbiamo consumato tanto anche oggi fino alla seconda parte del secondo tempo. Secondo me la chiave è stata la sostituzione di Mencagli. Noi finché abbiamo avuto Mencagli in campo facevamo ciò che dovevamo fare. Poi abbiamo avuto anche due-tre situazioni nella prima parte del secondo tempo dove mancava veramente un niente per fare gol: penso al traversone di Haveri, penso a tante cose che poi uno magari non segna come tiri ma che sono praticamente a porta vuota. L’uscita di Mencagli ci ha tolto la possibilità di salire, di andare a lavorare palla sulla loro difesa, e non c’era neanche mai capitato quest’anno di giocare senza una prima punta di riferimento. Ci abbiamo messo un po’ a trovare le misure perché ci sono stati dieci minuti in cui la palla tornava subito indietro, e quella cosa lì poi chiaramente ti porta a lavorare tanto di più nella fase difensiva nella tua metà campo, che è una cosa che non siamo tanto abituati a fare, però devo dire che oggi l’abbiamo fatta anche bene perché se togliamo due palle inattive buttate dentro, siamo sempre arrivati per primi. I difensori centrali hanno fatto una partita straordinaria, Tanasa le ha prese tutte. Le mezzali si sono spese tantissimo. In fase difensiva questa è una squadra che ti fa lavorare tanto, questa è un’ottima squadra, una squadra che gioca sempre tutti i palloni, che appena non sei messo bene sulle traiettorie trova gli attaccanti, una squadra che ti fa lavorare, e noi abbiamo lavorato. Però abbiamo fatto secondo me un’ottima partita”.

Come sta Mencagli? “Dobbiamo capire, era anche molto pieno da domenica. Può anche essere un affaticamento perché già alla fine del primo tempo era molto tirato”.

La sosta pasquale arriva nel momento giusto? “Sì, in questo momento abbiamo bisogno di riposare, di recuperare un po’ di energie perché comunque abbiamo fatto due partite in quattro giorni dove i gps dicono che abbiamo corso il doppio rispetto a tutte le altre partite. Vuol dire che la spesa c’è stata. Adesso si recupera un po’: ci cono dieci giorni, c’è una bella Pasqua da fare, poi si riparte perché poi ci divertiamo anche a far battaglia”.

Come sta invece Germinale, fermatosi sabato a fine rifinitura? “Dobbiamo valutare perché si è fatto male ieri durante la rifinitura, può essere anche una cosa da poco. Mencagli non credo sia una cosa grossa. Andreis oggi ha fatto un passo avanti importante perché ha fatto un tempo secondo me straordinario. Poi lui bene o male ha sempre giocato 60 minuti, anche prima di farsi male. Quindi deve guadagnare quel quarto d’ora nel secondo tempo che secondo me a quei livelli che ha lui, con l’intensità che ha lui, possono dargli ancora di più. Però oggi è rientrato bene. Per Tomassini ci vogliono ancora un paio di settimane”.

Carboni, uscito a partita in corso per infortunio? “Carboni ha un problema muscolare, bisogna capire di che tipo”.

Quanti giorni vi fermerete ora? “Domani ci alleniamo. Stacchiamo solo sabato, domenica e lunedì. Martedì ci alleniamo, domenica giochiamo. Una settimana tipo normale. L’allenamento di domani è mirato soprattutto al recupero di chi ha giocato ed è importante non staccare subito dopo la partita perché ci sono delle cose che vanno fatte comunque il giorno dopo”.

Gli auguri del mister. “Colgo l’occasione per fare gli auguri di buona Pasqua a tutti i tifosi. Speriamo noi di riposare e loro di recuperare energie perché da quando rientriamo avremo bisogno dell’apporto di tutti. Buona Pasqua!”.

Lorenzo Lo Duca, difensore del Rimini F.C.: “Sicuramente è stata una partita difficile perché loro giocavano molto bene la palla e comunque ci facevano scappare molto indietro, però secondo me siamo stati aggressivi, soprattutto nel primo tempo, e poi l’abbiamo portata a casa con i denti”.

Ha ritrovato subito una buona intesa con Andreis sulla corsia di destra. “Nel primo tempo abbiamo giocato la palla, nel secondo tempo abbiamo fatto secondo me una buona fase difensiva perché loro giravano molto bene la palla e giocavano molto bene. Secondo me è stata una partita sofferta: sono queste le partite importanti da portare a casa”.

In settimana il Catania, proprietario del suo cartellino, è stato estromesso dai campionati. Cosa pensa del suo futuro? “Naturalmente mi piacerebbe rimanere a Rimini, però ora penso a fare meglio possibile, poi si vedrà. Intanto speriamo di vincere il campionato e di fare bene qui”. 

Simone Andreis, centrocampista del Rimini F.C.: “Parto dicendo che è stato un mese tosto perché stando fuori dal campo vedere che non potevo dare una mano è difficile, ora sto bene, penso di averlo dimostrato anche oggi in campo. Penso sia stata una gara molto difficile: si è visto che negli ultimi venti minuti, un quarto d’ora, abbiamo sofferto tanto, però siamo una squadra unita e abbiamo portato a casa il risultato”.

Quanto era importante tornare a vincere subito dopo lo stop di Ravenna? “Sicuramente per il morale tanto. Infatti, come dice sempre il mister, dopo una sconfitta abbiamo sempre reagito. E oggi lo abbiamo fatto di nuovo”.

Un grosso merito nell’azione del gol ce l’ha lei con quel lancio in area. “Merito mio no, io ho fatto una giocata, poi siamo stati bravi a incidere come volevamo. A Ravenna non siamo stati molto bravi perché abbiamo sprecato tanto, oggi la prima palla che ci è arrivata davanti l’abbiamo subito sbloccata e siamo contenti”.

Qual è il bilancio prima di questa mini-sosta pasquale? “Noi pensiamo a una partita alla volta, poi quello che viene viene. Ma l’obiettivo è sempre uno: quello di vincere”.

Subito prima di uscire ha avuto un’occasione, ma non è riuscito a raggiungere il pallone. “Kevin (Haveri, ndr) mette sempre quella palla forte lì davanti al portiere, Menca (Mencagli, ndr) l’ha toccata, poi era troppo forte e non ci sono arrivato bene. Quindi è passata”.

Nel primo tempo aveva invece indirizzato bene al volo dal limite dell’area sugli sviluppi di un calcio d’angolo. “Sì, infatti quando sono rientrato negli spogliatoi ho detto a Kevin che se fosse riuscito ad aprire le gambe sarebbe stata dentro”.

All’inizio era un po’ bloccato, nei primi scatti, poi si è sciolto. “All’inizio penso sia normale essere un po’ bloccati, dopo un mese ritrovarsi a giocare dall’inizio pronti via, poi mi sono sciolto. Sono molto contento”.

Che tipo di rush finale si aspetta? “Mi aspetto di vincerle tutte e tenere il Ravenna sempre dietro. Ma tanto dobbiamo sempre guardare noi e non guardare gli altri”.

Quanto le è dispiaciuto non essere al meglio per la partita con il Ravenna? “Diciamo che ci tenevo, anche perché per l’infortunio che avevo sono stato bravo insieme allo staff medico a ridurre i tempi per il rientro. Avevo tanta voglia di giocare. Quindi mi è dispiaciuto non essere entrato e non aver dato una mano”. 

Aveva pochi minuti nelle gambe? “Diciamo che era la prima settimana che facevo intera perché la settimana prima, quella in preparazione alla gara con il Fanfulla, ho fatto tre allenamenti, però diciamo che ne ho fatti metà, poi lavoravo a parte. La settimana scorsa invece l’ho fatta tutta intera, diciamo che ero pronto. Aspettavo solo che il mister mi desse l’ok, mi buttasse dentro”.

Federico Mencagli, attaccante del Rimini F.C. Partiamo dal suo gol, che ha deciso la partita. “È stata una bella azione, culminata con un cross dalla destra, poi sponda di Pisci (Piscitella, ndr) perfetta, sono stato bravo a impattare la palla di collo pieno con il sinistro ed è andata bene. Un gol importante sia a livello personale che, soprattutto, per la squadra. Oggi era una partita secondo me difficilissima, soprattutto da un punto di vista mentale perché sono passati quattro giorni dalla sconfitta di Ravenna che brucia. Quindi, mentalmente era tosta. Poi giocavamo contro una squadra tecnica, organizzata. Abbiamo sofferto fino alla fine, questo è l’importante: saper soffrire e vincere anche partite di questo tipo”.

Come sta? “Spero solo un affaticamento all’adduttore. La partita di Ravenna ha lasciato un po’ di scorie anche fisiche, non stavo proprio benissimo già dai giorni scorsi”.

Vi aspettavate una partita così tosta? “Ce l’aspettavamo, magari non così tanto, però il mister ci aveva preparato dicendo che era una partita difficile dal punto di vista fisico e soprattutto anche da un punto di vista tecnico perché la loro è una squadra che palleggia, lo abbiamo visto, non eravamo al cento percento dal punto di vista fisico, però l’importante erano i tre punti, soprattutto a questo punto del campionato”.

Un gol con dedica. “La dedica è tutta per Carlo (Cherubini, ndr), che ha vissuto momenti difficili, ci teniamo ognuno di noi a far sentire la nostra vicinanza e il senso si appartenenza, e quindi sono importanti anche questi piccoli gesti per farlo reintegrare il più velocemente nel gruppo visto che comunque ha passato diversi giorni lontano da noi”.

A fine partite guardate anche il risultato del Ravenna, e sarà così fino alla fine. “Sì, ora è una volata finale, ogni punto è pesantissimo. Chiaramente una volta rientrati nello spogliatoio abbiamo subito guardato quello che ha fatto il Ravenna, ma è normale. Mancano ora cinque partite, abbiamo questi cinque punti di vantaggio che ci siamo costruiti dal 3 di agosto, e dobbiamo portarli fino in fondo”.

La cosa buona di oggi è che ne manca una in meno? “Non è una cosa da poco, un aspetto importante perché sono tre punti in meno, tre punti in meno per la matematica e manca sempre meno. Ma ancora è dura, sarà una lotta fino alla fine. Ma noi siamo pronti”.