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Riciclo totale dell'indifferenziato. Una proposta per il ministro Cingolani

In foto: il ministro Cingolani
il ministro Cingolani
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 8 apr 2022 12:03 ~ ultimo agg. 12:05
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Margherita Bologna, giornalista scientifica e autrice, ha inviato una lettera al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, sollecitando la presa in considerazione di tecnologie innovative, e disponibili anche nel nostro paese, per arrivare in tempi brevi a risultati importanti nel riciclo dei rifiuti indifferenziati.

La lettera:

“In data odierna, nel corso del Convegno promosso dal CEN a Roma, ho ascoltato in diretta streaming il Capo Dipartimento DiSS ing. Laura D’Aprile affermare che non sono state trovate soluzioni per i rifiuti indifferenziati inviati negli impianti di trattamento meccanico -biologico
(tmb) esistenti e che pertanto tali materiali vanno all’incenerimento.
Rispondendo all’avviso di consultazione del MITE, nel termine stabilito (martedì 30 novembre 2021 21:38) ho inviato il mio contributo con la relativa documentazione che allego anche alla presente, ottenendo un riscontro di ricevimento dopo averlo richiesto.
Successivamente il 15 marzo scorso ho inviato la stessa documentazione al nuovo Direttore EC_DiSS,Silvia Grandi, alla quale ho richiesto un appuntamento via web considerato il fatto che, al momento, posso muovermi solo con le stampelle.
Nel merito:
1) Al giorno d’oggi per i rifiuti indifferenziati inviati negli impianti tmb esistono vari tipi di separatori che dividono efficacemente le plastiche dall’organico. Al dott. Sergio Cristofanelli con cui dialogavo riguardo alla mia bozza di proposta di legge “RICICLO TOTALE” ho rimarcato il fatto che molta parte di codesto Ministero potrebbe non conoscere tali tecnologie ma sicuramente una buona parte degli operatori del settore le conosce e le utilizza. Le più efficienti di queste macchine separatrici che operano una selezione secco-umido al 98%, sono mostrate nella presentazione in Power Point allegata alla presente. E’ sufficiente aggiungere nel Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti l’obbligo di addizionare una di queste macchine ai tmb esistenti che la soluzione è presto data. Ecco come:
2) innanzitutto la ricerca condotta sul campo dalla sottoscritta interrogando le aziende in merito alle tecnologie per riciclare le plastiche miste di scarto (plasmix) provenienti dai tmb o rimanenti dalla selezione delle plastiche raccolte in modo differenziato, dimostra che le plastiche poliaccoppiate e quelle miste di scarto sono riciclabili in nuovi prodotti. Vedi allegato tecnico spedito il 12 aprile 2019 al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al sottosegretario Ambiente Vannia Gava, al Direttore Generale Ambiente Mariano Grillo, al Presidente Corepla Sergio Ciotti e al presidente Conai Giorgio Quagliolo. Degli ultimi tre destinatari conservo la ricevuta di ritorno.
3) Ad ulteriore garanzia della totale riciclabilità dei rifiuti indifferenziati trattati nei tmb ho allegato un altro documento illustrativo di un’ulteriore tecnologia che attraverso un processo di pirolisi basato sulle microonde trasforma materiali vari tra i quali l’organico e le plastiche miste di scarto (plasmix) in un bioolio da addizionare ai carburanti in sostituzione dell’olio di palma. Nella presentazione in Power Point e nelle slide allegate alla bozza di proposta di legge “Riciclo Totale” inviate con la presente, è spiegato il processo che mostra come i rifiuti inviati in discarica si approssimano allo zero. Ciò potrebbe realizzarsi in breve tempo (due-tre anni) e non nel 2035!
Ma la soluzione che propongo, se si vuole rispettare la gerarchia che regola la gestione dei rifiuti, elimina i CSS per dare priorità al recupero di materia e rende superflui gli inceneritori oltre a ridurre drasticamente il contenuto delle discariche. Però, le tecnologie proposte (che non
hanno bisogno di incentivi perché si autosostengono) permettono di sviluppare l’economia circolare di cui tanto si parla! Vogliamo poi confrontare la CO2 emessa dagli inceneritori con quella non prodotta dall’impianto di pirolisi basato sulle microonde che non produce emissioni ? Ora La scelta spetta a Lei signor Ministro. Resto in attesa di essere convocata e ricevuta di persona per dare, se necessario, ulteriori informazioni e riferimenti in merito.