Droga e immigrati non in regola, sospesa licenza a hotel
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha notificato ad un albergatore di Igea Marina un provvedimento di sospensione per 10 giorni della licenza. Il provvedimento del Questore della Provincia di Rimini, adottato ai sensi dell’articolo 100 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), è stato adottato all’esito di una serie di accertamenti che hanno preso spunto da un’operazione condotta dal personale appartenenti ai Comando di Polizia Locale di Rimini e Bellaria Igea Marina.
Queste attività avevano fatto emergere un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di un cliente extracomunitario alloggiato nell’hotel, pluripregiudicato per reati concernenti lo spaccio di sostanze stupefacenti nonché per reati inerenti all’immigrazione clandestina, che utilizzava la struttura come luogo di confezionamento e deposito dello stupefacente.
I successivi controlli effettuati dal personale della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Rimini hanno evidenziato come all’interno dell’hotel spesso gli alloggiati non venissero registrati regolarmente nell’apposito portale della Questura, favorendo così la presenza di pregiudicati e clandestini non monitorati.
La complessa attività ispettiva ed istruttoria compiuta dalla Questura, risalendo anche ad altri gravi episodi accaduti nell’anno precedente all’interno dell’hotel, ha fatto emergere lo stato di degrado della struttura ricettiva, riconducibile alla gestione del locale stesso, tollerante di fatto verso episodi e situazioni che costituiscono motivi di grave pregiudizio al mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica.
Il provvedimento di sospensione della licenza è stato adottato dal Questore in virtù “dell’urgente ed assoluta esigenza di contrastare il consolidamento della situazione creatasi adottando, in via preventiva e cautelare, una misura a garanzia di interessi pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico”.
Durante la notifica del provvedimento del Questore è stato denunciato in stato di libertà un cliente, già gravato da numerosi precedenti di polizia, per comportamenti riconducibili a minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale.