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Analisi Camera Commercio

Società di capitali, triennio difficile: calano produzione e valore aggiunto

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 3 mar 2022 13:42 ~ ultimo agg. 17:45
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La Camera di Commercio della Romagna ha fornito una elaborazione sulle società di capitale che costituiscono la parte più strutturata e rilevante del sistema produttivo. Quello che emerge dall’analisi dei bilanci nel triennio 2018-2020 (2.294 in ogni anno; non sono considerate le società quotate, IAS e non obbligate XBRL) non è però positivo per la provincia di Rimini dove il valore della produzione aggregato raggiunge i 6,1 miliardi di euro rispetto ai 17,2 della vicina Forlì-Cesena. Nel triennio, il valore della produzione è diminuito del 6,1% mentre il valore aggiunto del 4,1% a dispetto della crescita registrata a Forlì Cesena. L’incidenza del valore aggiunto sul valore della produzione è passato dal 23,9% del 2018 al 24,4% del 2020. L’EBIT (assimilabile al reddito operativo) si è ridotto del 9,7% (per i “cugini” la diminuzione è stata più contenuta) e l’utile netto del 18,3%. Sul fronte patrimoniale, il capitale netto è cresciuto del 29,6%, mentre il rapporto tra mezzi propri e capitale investito nel 2020 si attesta al 46,4%.
Tra il 2018 e il 2020 si rileva una moderata flessione della redditività operativa (ROI pari al 3,8% nel 2020), sostanzialmente derivante da una riduzione della rotazione del capitale investito e della redditività delle vendite; una flessione della redditività netta (ROE pari al 4,9% nel 2020, -290 punti base dal 2018), dovuta anche ad un contestuale peggioramento dell’incidenza della gestione extra operativa (componenti finanziaria, straordinaria e fiscale).
Tra il 2020 e il 2019 il valore della produzione è diminuito dell’11,2%, mentre il valore aggiunto del 7,4%; l’EBIT, invece, risulta in crescita del 4,4%. Sul fronte patrimoniale, il capitale netto è cresciuto del 18,5%, con un miglioramento del rapporto di capitalizzazione (che passa da 43,3 a 46,4).

Guardando ai vari settori, le società di capitale operanti nel comparto Agricoltura sono caratterizzate per il 2020 da una redditività negativa ed una struttura finanziaria prevalentemente sbilanciata sul capitale di terzi; superiori alla media, invece, le performance reddituali nelle Costruzioni, a fronte, tuttavia, di una ridotta patrimonializzazione (circa il 70% del capitale investito deriva da debiti, sia di finanziamento sia di funzionamento). Nel settore del Commercio, il turnover del capitale è il più elevato e contribuisce ad incrementare la redditività operativa (ROI), a fronte di margini sulle vendite inferiori alla media provinciale; i servizi alle imprese e i servizi finanziari, infine, si contraddistinguono per una incidenza del valore aggiunto superiore al dato medio provinciale, elevata marginalità delle vendite (ROS) e una struttura finanziaria ampiamente capitalizzata (dove più della metà del capitale investito è patrimonio netto).

Da sottolineare che le imprese con oltre 50 milioni di euro di valore della produzione costituiscono nel riminese lo 0,7% del totale del campione indagato, mentre le micro imprese (valore produzione minore di 2 milioni di euro) sono la maggioranza (80%).

I dati presentati sono inediti e tra i più aggiornati, di questo tipo, in quanto solo a fine 2021 è stato completato il deposito massivo dei bilanci 2020 da parte delle società di capitale. Il monitoraggio e l’analisi delle performance delle imprese è uno strumento di particolare importanza non solo per il benchmarking ma anche per orientare la governance. L’analisi delle performance delle società di capitale, nel difficile anno 2020 coi relativi confronti, è determinante per completare il quadro delle tendenze territoriali e settoriali, anche se l’aggravamento repentino dello scenario caratterizzato dalla guerra fra Russia e Ucraina avrà ripercussioni, al momento ipotizzabili, ma non pienamente prevedibili – commenta Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna. I dati esposti sono indicativi di una tendenza attesa e, per certi versi, meno negativa dei trend isolati in passato; è possibile comunque identificare performance peggiori nei comparti, come Servizi alla persona e Turismo, e nei territori, maggiormente esposti alle limitazioni del lockdown del 2020 e della pandemia. Nel complesso, a fronte di una diffusa contrazione della redditività netta ed operativa, emergono segnali di ricapitalizzazione da parte dei soci, a copertura parziale delle perdite realizzate nel 2020 e a salvaguardia dell’equilibrio patrimoniale”.