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"il comune ascolti i cittadini"

Piscina a Viserba. Renzi (FdI): il comune sospenda la progettazione

In foto: Renzi con alcuni residenti della zona parco Don Bello
Renzi con alcuni residenti della zona parco Don Bello
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 18 dic 2021 11:12
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In commissione, l’amministrazione riminese ha ribadito l’intenzione di proseguire col progetto per la nuova piscina comunale a Viserba Monte: lavori al via nel 2022 e completamento in 18 mesi (vedi notizia). Ma dal consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi arriva un nuovo appello ad un passo indietro, ormai ben più che improbabile. “L’Amministrazione Comunale – scrive il consigliere – ascolti le ragioni dei cittadini: Rimini necessità di un progetto lungimirante per la piscina, non certo quello pensato nel Parco Don Tonino Bello!“. Renzi chiede al comune di sospendere la progettazione della Nuova Piscina” e di “ripensare il luogo di realizzazione e il progetto dell’impianto.
L’impianto natatorio – prosegue – stravolge il Parco, riducendo la superficie del verde effettivo da 26.000mq a 12.000mq, in una zona Peep densamente popolata, usufruita quotidianamente dai residenti, dai bambini, dalla Scuola d’Infanzia “Acquamarina”, per l’attività all’aperto e dal Centro Sociale Anziani. Non è vero, che il “Parco resta uguale”. La Nuova Piscina Comunale è isolata nel Parco Don Tonino Bello di Viserba, come una struttura di Quartiere, invece di essere a servizio dell’intera città. L’accesso è raggiungibile da Rimini Nord (33.000 abitanti), dalla Via Sacramora con il nuovo senso unico, e dal resto della città (120.000 abitanti) dalla Statale Adriatica, intasando la Via Marconi, Via Beltramini, Via Baroni, con la previsione di 700/1000 auto al giorno. E’ certo, che il carico di traffico aumenterà.
Secondo Renzi, “l’Amministrazione Comunale ha scelto il Parco Don Tonino Bello come unica area disponibile in tutta la città, nonostante lo snaturamento di un Parco pubblico, le difficoltà di accessibilità dalla città, la possibilità di scegliere un’altra area compatibile: con l’acquisizione dei diritti di superficie, le varianti urbanistiche, gli espropri, che sono le modalità ricorrenti per perseguire l’interesse pubblico.”
L’Amministrazione – prosegue il consigliere – è in ritardo “sono dieci anni che aspettiamo la Nuova Piscina Comunale”, ma ricordo che è responsabilità della precedente Amministrazione, con alcuni Assessori ancora in carica, aver fatto naufragare il progetto di finanza per la realizzazione della nuova piscina comunale in via Della Fiera“.
Renzi torna a proporre il cambio di location per l’impianto “nella vasta area del Centro Sportivo di Rivabella, con i campi del rugby e del baseball, ottenuta dal Comune in diritto di superficie, che può essere ampliata in futuro con nuove strutture sportive, con tutti i servizi necessari, a cominciare dai parcheggi, senza impatto ambientale“. “Per la nuova Piscina Comunale – aggiunge –, occorre non solo un luogo accessibile per la sua piena operatività, ma anche una superficie compatibile, (non certo il Parco Don Tonino Bello), per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, in grado di ospitare gare nazionali-internazionali di nuoto, e altre specialità, come il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, i tuffi dal trampolino. E’ normale che nella Piscina Olimpionica di Riccione, venti giorni fa, si siano svolti i campionati italiani assoluti di nuoto, con la presenza di Federica Pellegrini, che ha scelto quella località per annunciare l’addio alla attività sportiva. Non è normale, invece, che molti riminesi praticanti il nuoto agonistico, e società sportive debbano andare ad allenarsi a Riccione, a Pesaro o a San Marino. Se sul piano economico, il Comune di Riccione con 30.000 abitanti, e la Repubblica di San Marino, possono sostenere i costi di gestione di una piscina olimpionica, il Comune di Rimini, con 150.000 abitanti e capoluogo di Provincia, può farlo ancora meglio“.
Il consigliere chiude rinnovando il suo appello all’amministrazione a salvaguardare “il verde del Parco Don Tonino Bello, in attuazione delle linee programmatiche annunciate sulla transizione ecologica“, e ad attuare “un progetto competitivo e lungimirante, nell’interesse degli sportivi riminesi e di Rimini capoluogo turistico della Riviera.