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L'arma è sempre il vaccino

Variante Omicron. L'ex commissario Venturi: stop a terrorismo senza avere informazioni

In foto: Sergio Venturi
Sergio Venturi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 28 nov 2021 16:51 ~ ultimo agg. 18:49
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Sulla variante Omicron, tema del giorno in tema di pandemia, interviene con un post su Facebook l’ex commissario all’emergenza della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi. Premette Venturi: “Mi aggiungo oggi alla schiera di tutti quelli che hanno parlato in questi pochi giorni della nuova variante Omicron del virus COVID-19. Non lo faccio per terrorizzare, come ho visto e sentito fare quasi ovunque sui giornali sulle televisioni, ma per cercare di spiegare semplicemente cosa sta accadendo”.
L’ex commissario sintetizza la questione in alcuni punti:
“1)Il virus si modifica continuamente, è il suo mestiere, cerca di adattarsi a noi cioè al suo ospite, soprattutto per diffondersi meglio, non necessariamente per fare più male.
2)Abbiamo già visto numerose varianti affacciarsi sulla scena mondiale e tutte sono sensibili agli attuali vaccini. Il naturale nemico del virus si chiama vaccino, quindi vacciniamoci e facciamo il richiamo…
3)La nuova variante. Come tutte le nuove varianti, anche questa è sconosciuta…non abbiamo ancora informazioni. Basta raccontare il falso.
Prima di terrorizzare le persone, già provate da quasi due anni di pandemia sarebbe bello che i professionisti dell’informazione facessero un lungo respiro e si mordessero la lingua prima di diffondere messaggi di terrore e di paura.
In caso contrario purtroppo il primo effetto sarebbe quello di allontanare le persone dal vaccino, farle pensare che tanto tutto è inutile in questa lotta. Ho scritto nel mio libro e anche in tanti post che la crisi pandemica non è che un’altra faccia di tutte le crisi che stiamo affrontando e neppure la peggiore. La crisi climatica, la crisi economica hanno fatto e fanno danni ancora peggiori e che nessuno quotidianamente, come invece si fa col virus, ci elenca e amplifica ogni sera con nuovi numeri e con nuove paure. Dovessimo giudicare l’evoluzione della pandemia dal modo in cui il mondo affronta la crisi climatica e la crisi pandemica dovremmo rassegnarci ed avere un atteggiamento fatalistico. Nemmeno di fronte a tutti gli eventi estremi che il clima ci porta il mondo ha saputo prendere una univoca posizione, anzi, nel documento finale del Cop 26 il verbo eliminare il carbone è diventato ridurre il carbone. Il contrario di ciò che sarebbe stato necessario.
Neppure di fronte ad una emergenza così drammatica si trova il modo di affrontarla tutti insieme con gli stessi obiettivi. A proposito della crisi pandemica ho scritto ormai un anno e mezzo fa nel libro che ho pubblicato che fintanto che non si vaccina il mondo intero non riusciremo a debellare del tutto questo virus, dovremo imparare a conviverci”.

Aggiunge Venturi; “Il mondo evoluto lascia scadere milioni e milioni di vaccini inutilizzati mentre interi continenti hanno vaccinato meno del 20% della loro popolazione. Ci si salva tutti insieme. Il problema non sono le nuove varianti, anche l’influenza cambia ogni anno, il problema è che il mondo dovrebbe coordinarsi e imporre la rinuncia ai brevetti alle 4-5 imprese multinazionali che sono in grado oggi di produrre vaccini. Affinchè tutti siano in grado di proteggersi.
Fintanto che non vaccineremo in tutte le Nazioni come abbiamo fatto per la poliomielite, per il vaiolo e per tanti altri virus saremo in balia del terrorismo mediatico”.