Indietro
martedì 16 aprile 2024
menu
Calcio Serie D

Sammaurese-Rimini 1-2: il dopogara

In foto: Marco Gaburro in panchina
Marco Gaburro in panchina
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
sab 16 ott 2021 17:00 ~ ultimo agg. 17 ott 17:38
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 6 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Le dichiarazioni al termine del derby del “Macrelli” tra Sammaurese e Rimini, finito con la vittoria dei biancorossi per 2-1 (vedi notizia).

Marco Gaburro, allenatore del Rimini FC. “Eravamo molto preoccupati di riuscire ad approcciare meglio la partita rispetto alle prime due partite giocate in trasferta. Devo fare i complimenti alla Sammaurese per il campo, che è molto bello. I ragazzi sono stati bravi ad essere elastici. Secondo me abbiamo fatto un primo tempo di alto livello, peccato che il rigore abbia complicato quello che avrebbe potuto essere un primo tempo ancora più dominante rispetto all’avversario. Queste partite si vorrebbero sempre chiudere, ma non è sempre così. Io a fine primo tempo ho chiesto ai ragazzi di concentrarsi sulla chiusura della partita perché davamo l’idea di superiorità. Nel secondo tempo abbiamo pagato un po’ in termini di freschezza. Poi se non la chiudi devi stringere i denti. Anche chi è entrato ha portato mentalità: basta vedere i due contrasti di Pari, entrato alla fine, che fa capire che i ragazzi stanno lavorando nel modo giusto. L’obiettivo è di tutti e quando si vince alla fine si gioisce tutti”.

Il Rimini è da solo in vetta alla classifica. “Non è che dobbiamo guardare quella cosa: dobbiamo guardare il passo che riusciamo a dare al campionato. Dobbiamo insistere in questo modo perché abbiamo quattro trasferte da qui alla decima, non è facile perché il campionato prevede sempre insidie e al fischio finale devi portare a casa punti. Dobbiamo guardare la classifica, ma anche di non rallentare in media punti. E questa vittoria è molto importante”.

Nella ripresa il Rimini, pur superiore sul piano del palleggio, ha costruito meno opportunità. “Abbiamo sbagliato di più negli ultimi trenta metri rispetto al primo tempo. Nel primo tempo da entrambe le parti abbiamo spinto con grande intensità. Nel secondo tempo non siamo riusciti a fare altrettanto: quando dovevi fare il cross c’era qualche errore in più. Bisogna sempre tenerla presente questa cosa”.

Stefano Protti, allenatore della Sammaurese. “Un derby direi bello, tirato fino alla fine, con due squadre che si sono giocate il derby con le loro caratteristiche: qualità con uomini molto forti in tutte le parti il Rimini, la mia squadra combattiva, organizzata, molto brava a tenere viva la partita fino al 95°, e con un po’ di buona sorte nel secondo tempo abbiamo avuto l’opportunità per portare a casa qualcosina che forse non avremmo neanche demeritato. Sono molto soddisfatto di quello che ha fatto la mia squadra, anche se quando perdo non sono molto contento, perché con una squadra come il Rimini quando vai sotto puoi andare sotto anche di 4-5 gol, com’è successo alle altre squadre che ha affrontato fino adesso”.

Una Sammaurese che non è riuscita a costruire molte palle gol. “Il Rimini ha fatto entrare Ferrara, Tonelli, Tomassini, aveva Mencagli in panchina. La Sammaurese non può fare certo a meno di Bonandi. Se la Sammaurese avesse potuto far entrare Bonandi a mezzora dalla fine c’è caso che qualcosa di diverso sarebbe potuto succedere”.

Per la Sammaurese è arrivato il terzo K.O. di fila, seppur con squadre costruite per navigare nei quartieri alti della classifica. “Sarebbe meglio di no, però io penso che la Sammaurese possa perdere con il Rimini, e anche con il Carpi e l’Aglianese, poi prova a non perdere con nessuno, ma ci può stare”.

Quale ha visto meglio tra le tre? “La Sammaurese. Se mi metto a guardare anche gli altri… già faccio casino con la mia, poi diventa un problema”.

Domenico Germinale, attaccante del Rimini FC, autore del gol dell’1-0 biancorosso. “Sapevamo che incontravamo una squadra organizzava, che giocava in un bel campo, che però ti dà la sensazione di essere un po’ stretto. Sapevamo che era una partita in cui poter lavorare anche sulle seconde palle, non solo sul possesso palla. Siamo stati bravi in questo, anche quando loro hanno trovato il gol del pari abbiamo riproposto quello che abbiamo nelle corde. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato tanto carattere e tanta compattezza”.

L’attaccante vede un Rimini in crescita. “Secondo me noi a Bagnolo siamo andati a proporre un calcio difficile da proporre su quel campo con quel meteo, e siamo stati puniti. È una squadra nuova e c’è tanto affiatamento, si sta creando una bella situazione. Questo ti consente di preparare bene la partita durante la settimana, poi quando arriva la domenica c’è la giusta mentalità”.

Nel secondo tempo il Rimini è un po’ calato. “Sia io che Piscitella che Greselin non avevamo tanti minuti perché era da un po’ che non partivamo dall’inizio, penso sia una cosa fisiologica. In panchina abbiamo tante frecce. Anche loro hanno cercato di trovare il pareggio, però non abbiamo subito nulla di così pericoloso. Bisogna tenere conto che arriviamo anche da quattro partite ravvicinate, l’energia mentale, anche la voglia di portarla a casa ti può portare un po’ di stanchezza”.

Germinale è stato protagonista in entrambe le azioni che hanno portato ai due rigori fischiati. Sul fallo di mano in area che ha consentito alla Sammaurese di realizzare il momentaneo 1-1. “Io ho detto all’arbitro: “ormai hai fischiato. Quando ha tirato mi ha colpito nel petto, poi non so se abbia toccato il braccio”. Lui mi ha detto che se ho ragione mi offrirà una pizza. Siamo stati bravi anche lì a non arrabbiarci. C’è stata mentalità anche in quella situazione lì”.

Sul fallo subito nell’area avversaria che ha portato al primo rigore, poi trasformato dallo stesso Germinale per l’1-0. “Io ho sentito che in due mi tiravano giù, lì per lì direi che è rigore netto. Lo rivedrò, secondo me il contatto c’è stato”.

Mercoledì il Rimini tornerà già in campo per affrontare al “Neri” il Real Forte Querceta. “Adesso ci aspetta un’altra settimana un po’ delicata, ci arriviamo mentalmente bene. Abbiamo voglia di giocare subito”.

Sul primato in classifica. “Io la guardo, vado a vedere i risultati. La guardo con la consapevolezza che guardarmi là davanti è molto bello, pensa quanto sarebbe bello se accadesse alla fine… Personalmente preferisco stare lì che sotto”.

Sui tifosi biancorossi al seguito, che hanno cantato per tutta la gara. “Ci hanno dato una mano sicuramente: si inizia a creare un bell’ambiente. È una piazza che ha vissuto tanto di calcio, la società ha fatto degli sforzi questa estate, noi stiamo cercando di ritrovare quest’ambiente perché dà una mano a noi ed è fondamentale per il proseguo del campionato”.

Infine, la dedica a nome di tutta la squadra. “In settimana c’è stato un lutto che ha colpito Franco Peroni, il nostro direttore generale (la scomparsa della madre, ndr), la squadra ci teneva a stargli vicino e a dedicare la vittoria a lui”.

Giammario Piscitella, attaccante del Rimini F.C. “Siamo partiti forte, anch’io ho cercato di approcciare diversamente questa partita. Col Forlì ero ancora sulle gambe, con un’altra settimana di lavoro oggi mi sentivo molto meglio. Ho cercato di mettere le mie qualità al servizio della squadra. L’abbiamo sbloccata subito e secondo me siamo stati anche bravi a trovare subito, dopo il loro pari, il gol del 2-1”.

Oggi il Rimini ha sfruttato bene le fasce nel primo tempo. “È un po’ il nostro modo di giocare, poi man mano che giochiamo insieme iniziamo a sapere come vuole la palla il compagno. Era la seconda partita che giocavo insieme a Kevin (Haveri, ndr) e a “Gresa” (Grasalin, ndr). Vai un po’ anche a memoria a un certo punto”.

È in crescita a livello di condizione atletica? “Sto meglio, recupero meglio. La continuità mi aiuta perché quello che ti dà la partita te lo dà solo la partita. È importante che faccia minuti perché poi durante la settimana lavoriamo bene. La continuità per me è importante, anche per trovare le giocate e le misure che mi sono un po’ mancate in questi mesi. Giocando trovo sia la condizione che le mie giocate solite”.

Gian Marco Gabbianelli, attaccante del Rimini F.C., autore del gol del 2-1. “Sapevamo che venivamo qua a fare una battaglia. L’abbiamo preparata bene secondo me, è un derby, non sentito come quello con il Cesena, ma un derby. L’abbiamo sbloccata subito, poi loro hanno trovato il pareggio in un momento di confusione in area. Abbiamo reagito e trovato il gol del 2-1. L’abbiamo vista abbastanza bene la partita”.

È il quarto gol in campionato per il numero 10 biancorosso. “È sempre un piacere segnare, ma non è mai stata la mia priorità fare gol. Per me è più importante giocare per la squadra che fare gol, cosa che ti dà comunque gusto”.

Anche oggi ha svariato per tutto il fronte offensivo. “Il mio modo di giocare ormai lo cambierò difficilmente, il mister se n’è ormai fatto una ragione. Io continuerò a giocare così”.

Un Rimini meno brillante nella ripresa. “Probabilmente ci siamo abbassati un po’ troppo, ma grosse occasioni da parte loro non le ho viste. Se avessimo spinto di più sull’acceleratore avremmo trovato probabilmente il 3-1, alla fine abbiamo rischiato al 93′ su punizione, ma può succedere a chiunque”.

LE PAGELLE DI NICOLA STRAZZACAPA

VOTA IL MIGLIOR BIANCOROSSO IN CAMPO