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Operazione contestata

Quote Romagna Acque. Vescovi (PD): la Giunta pronta a rompere il 'salvadanaio'

In foto: Sabrina Vescovi
Sabrina Vescovi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 16 ott 2021 13:26
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Il PD di Riccione, per voce della capogruppo in Consiglio Sabrina Vescovi, chiede alla Giunta trasparenza sull’operazione Romagna Acque. “Non gli è bastato vendere le azioni di Hera e incassare 5 milioni di Euro – esordisce la Vescovi – raccontando ai riccionesi che sarebbero serviti per rifare il porto. Di cui nessuno ha saputo più nulla malgrado avessero dichiarato che i lavori sarebbero partiti ad ottobre (di quale anno a questo punto, non è dato sapere). Ora stanno per mettere le mani anche sul salvadanaio delle azioni di Romagna Acque, la società della Diga di Ridracoli, quella che ci fornisce l’acqua”. Il comune detiene il 3,14% delle quote, valgono 12 mln di euro. Non proprio bruscolini. E adesso, con una operazione lampo, decidono di conferirle a Geat. Società di proprietà del comune che spenderà quei soldi”.

“Se rimanessero dove sono ora rimarrebbero nel nostro salvadanaio. E invece, con questa operazione romperanno il salvadanaio e li depositeranno nel cassetto. Pronti per essere spesi. Ma spenderli dove? Spenderli come? Se fosse per finanziare le opere pubbliche sarebbe dunque lecito farsi una domanda: ma dove hanno messo gli oltre 26 mln di euro incassati dalla tassa di soggiorno in questi anni!? Che fine hanno fatto i 5mln di euro delle azioni Hera vendute? La città è un colabrodo indecoroso e malconcio. Non si vedono interventi manutentivi da anni. Nessuna opera pubblica realizzata in questi anni. Nessun progetto pronto per la rigenerazione della città in un momento in cui a finanziare le opere potrebbe essere il PNRR e non i soldi che i riccionesi hanno messo nei loro salvadanai”.

Per poi contestare anche la tempistica: “Mancano sette mesi alle elezioni. Ogni operazione straordinaria, come questa, richiederebbe il rispetto istituzionale per chi li succederà. Chiunque sia non sarà questo sindaco. Non sarà la Tosi. Che invece sceglie di portare in consiglio comunale una pratica così importante facendocela “ingoiare” in cinque giorni. Senza dare la possibilità ai rappresentati dei cittadini di andare a chiedergli se sono d’accordo, senza sentire i lavoratori di Geat e i loro rappresentanti sindacali, visto che si va a modificare ancora una volta statuto e oggetto sociale dell’azienda e soprattutto senza spiegare chiaramente il perché di questa operazione. Perché ancora una volta rompono un salvadanaio, dilapidando ormai definitivamente, i risparmi dei riccionesi. Questa pratica va rinviata, compresa e resa trasparente. Il presidente di Geat venga in consiglio comunale a raccontare cosa e come intenderà gestire i nostri 12 milioni di euro”.