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Bagarre post voto

L'affondo di Ravaglioli: "nella Lega logiche correntizie, soffocato il dibattito"

In foto: Alessandro Ravaglioli
Alessandro Ravaglioli
di Redazione   
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mer 13 ott 2021 12:28 ~ ultimo agg. 16:39
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Continua a restare tesa la situazione all’interno della Lega dopo l’esito delle urne a Rimini. Alessandro Ravaglioli, che per parecchie settimane ha accarezzato la candidatura a sindaco di Rimini poi andata ad Enzo Ceccarelli, svela a Tempo Reale alcuni retroscena dei mesi che hanno portato al voto per le amministrative. Nella sua ricostruzione non lesina critiche agli attuali vertici della Lega Romagna, Jacopo Morrone e la coordinatrice provinciale Elena Raffaelli, accusati di aver “soffocato qualsiasi tipo di condivisione e dibattito nella coalizione” forti dei voti ottenuti dal Carroccio ad Europee e Regionali. Non confermati però nelle amministrative riminesi dove la Lega ha raccolto circa il 13,5%. “Tutto è stato gestito da Jacopo Morrone che non è stato in grado – dice Ravaglioli – di pacificare il partito dopo le Regionali e ha invece usato una logica correntizia.” Secondo Ravaglioli i vertici locali della Lega temevano solo di perdere il controllo del gruppo consigliare e non sono stati in grado di unire il partito e di stimolare capacità e professionalità interne al partito. “In politica davanti ad un disastro di questo tipo – conclude – uno almeno dovrebbe far finta di dare le dimissioni, cosa che non mi sembra sia stata fatta.