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Luce e gas "impennano"

Prezzi, la stangata d'autunno. L'allarme di Federconsumatori: +669 euro annui a famiglia

In foto: bollette
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 15 set 2021 15:19
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La notizia sta rimbalzando da qualche giorno sui media nazionali e anche Rimini non sarà esente dalla “stangata d’autunno“. Una brutta notizia per le famiglie. Lo sottolinea anche Federconsumatori Rimini che evidenzia il rincaro del 10% dei prodotti energetici già ad agosto con luce e gas potrebbero aumentare nei prossimi mesi di un ulteriore 30%. “Stando alle stime di Enea, infatti, i fattori climatici, l’incremento del PIL e della produzione – spiega l’associazione – hanno determinato e determineranno un aumento della domanda di energia e un conseguente aumento spropositato dei prezzi al mercato.” Si parla di una spesa annua di 110 euro in più a famiglia per l’energia elettrica e 281 per il gas, a cui vanno sommati 100 euro per i costi del carburante e dei mezzi di trasporto e altri 178 per spese energetiche ulteriori. A conti fatti, se le stime saranno confermate, ogni famiglia riminese potrebbe dover sborsare 669 euro all’anno in più solo per queste voci.
Per Graziano Urbinati, presidente di Federconsumatori Rimini, “è necessario che il Governo intervenga a calmierare i prezzi, altrimenti si avranno ripercussioni disastrose sulle bollette. Nel 2018 Federconsumatori ha presentato al parlamento una sua richiesta di riforma della tassazione sulle bollette, tagliando le accise e gli oneri di sistema, voci desuete e ingiustificabili che spesso vanno ad incidere per più della metà dell’importo delle bollette“. Secondo l’associazione anche i comuni dovrebbero destinare risorse per limitare l’impatto di questi rincari almeno per le fasce deboli della popolazione. “I gravi aumenti sull’energia – aggiunge Urbinati – avvengono poi in un contesto di piena transizione energetica, occorre pensare ad investimenti in campo energetico green (parco eolico) che producano vantaggi ambientali ed energia verde a basso costo per la comunità. Occorre una seria riforma fiscale e l’istituzione di un albo delle imprese che vendono energia elettrica e gas“.

Intanto, i dati Istat dei prezzi al consumo di agosto evidenziano a Rimini una variazione del più 1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le impennate più consistenti sono il + 10 % per quanto riguarda la voce abitazione e beni energetici, il + 5,2% dei trasporti e il + 4,2% dei servizi ricettivi e di ristorazione (incremento comunque atteso nei mesi estivi).

Queste le altre voci: prodotti alimentari, e bevande analcoliche + 0,5%, bevande alcoliche e tabacchi + 0,2%, abbigliamento e calzature -2,9% , mobili e servizi per la casa – 0,2%, Servizi sanitari e spese per la salute + 1,1%, comunicazioni -1,8%, ricreazione spettacolo e cultura -0,4%, istruzione -2%, altri beni e servizi +3,3%.