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Elezioni

Il candidato Valentini: "il vero voto utile è quello per Rimini in Comune"

In foto: Sergio Valentini
Sergio Valentini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 26 set 2021 11:55
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E’ ormai partita la volata finale in vista del voto del 3 e 4 ottobre a Rimini. Il candidato sindaco di Rimini In Comune, Sergio Valentini, prende di mira il candidato del centrosinistra Jamil Sadegholvaad accusandolo di “utilizzare la lente distorta dell’amore, o del non amore, per Rimini, per difendere scelte amministrative discutibili o poco utili messe in campo dalla giunta Gnassi.
Una visione miope, volutamente provocatoria, e soprattutto auto assolutoria per i molti limiti di questa giunta“. Valentini ricorda che “è l’amore per la nostra comunità a muovere le nostre iniziative, oltre a quello per l’umanità e per i valori in cui crediamo“. E poi elenca: “È perché amiamo Rimini che siamo contrari alla privatizzazione del servizio idrico integrato, voluto da questa giunta, e dai suoi alleati presenti e futuri Coraggiosi compresi. È perché amiamo Rimini che siamo contrari alla trasformazione di aree della città in un banale prodotto turistico. È perché amiamo Rimini che vogliamo il ritorno all’ascolto dei cittadini e non la trasformazione di un libero comune in una Signoria come avvenuto in questi anni. È perché amiamo Rimini che combattiamo lavoro nero ed evasione fiscale elementi strutturali del sistema economico riminese, tema su cui Pd ed alleati tacciono. È perché amiamo Rimini che riteniamo che un sindaco debba fare il sindaco e non l’arredatore, l’urbanista, l’architetto, l’organizzatore di eventi o il promoter come ha fatto in questi anni il sindaco Gnassi mancando costantemente di rispetto all’apparato comunale e alla sua risorsa più preziosa, i dipendenti comunali. È perché amiamo Rimini che siamo per la creazione di vere case della salute (e non di spot elettorali) e per il potenziamento della sanità pubblica. È perché amiamo Rimini che riteniamo la coalizione a guida Pd, priva di un qualsiasi collante politico e programmatica e figlia unicamente di una logica di potere. Orgogliosi di una visione radicalmente diversa non abdicheremo rispetto al nostro ruolo di immaginare una città diversa, pubblica, inclusiva accogliente lontana dalla vetrina che il sindaco uscente a creato ad uso e consumo del mercato“. “È perché amiamo Rimini – conclude – che il vero voto utile è quello per Rimini in Comune Diritti a Sinistra“.