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grandi numeri a Morciano

Alle superiori oltre 600 studenti in più. 35 bus in più per il trasporto

di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 10 set 2021 11:27 ~ ultimo agg. 15:55
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Sono oltre 600 in più gli studenti che frequenteranno le scuole superiori della provincia di Rimini, con un numero che, per la prima volta, supera le 15mila unità. 10 anni fa erano 12.740, quindi è come se, in un decennio, si fossero aggiunte tre nuove scuole, considerando che la capienza media di un istituto è di 800-900 ragazzi. Solo al Gobetti-De Gasperi di Morciano ci sono 190 studenti in più. Una sfida importante per il mondo della scuola, ancora di più in questo tempo di pandemia sia dal punto di vista dell’edilizia scolastica che dei trasporti. A fare il punto è la provincia, il cui presidente Riziero Santi fa gli auguri a tutto il mondo della scuola riminese.

Le scuole che hanno fatto registrare i maggiori incrementi di iscrizioni sono l’Istituto “P. Gobetti – A. De Gasperi” di Morciano di Romagna (circa 190 studenti in più), merito anche dei due indirizzi liceali prima assenti e l’Istituto professionale “L.B. Alberti” di Rimini (circa 130) con l’indirizzo di istruzione professionale, prima assente in provincia, dei Servizi per la sanità e l’assistenza sociale. Anche il Liceo “G. Cesare – M. Valgimigli” e l’Istituto tecnico “O. Belluzzi – L. Da Vinci” crescono a tre cifre.

Per cercare di rispondere alle nuove esigenze durante l’estate sono stati diversi i cantieri attivati, per una spesa da parte della provincia che gestisce le scuole superiori di circa 350mila euro. Sono stati svolti lavori di natura edile e impiantistica per rimettere in funzione l’edificio scolastico in via del Pino (già sede del Serpieri e del Valgimigli linguistico), per consentirne l’utilizzo al “Valgimigli” (indirizzo scienze umane) con 12 classi e all’Einstein, con 5 classi, investendo oltre 100 mila euro, oltre al lavoro dei manutentori che hanno revisionato tutte le tapparelle dell’edificio e garantito il funzionamento degli infissi esterni, assicurando così i requisiti in termini di sicurezza, igiene e funzionalità. La scelta delledificio è stata accompagnata anche da diverse polemiche e preoccupazioni.

Al “Belluzzi-Da Vinci”, sono state ricavate due nuove aule trasformando la ex casa custode, per garantire 7 aule al corso di ottica dell’”Alberti”, che per l’anno 2021/2022 ha quasi raddoppiato i propri iscritti, lasciando al “Da Vinci/Belluzzi” comunque un adeguato numero di aule in funzione del suo incremento di iscritti. Il “Malatesta“ è stato oggetto di una serie di interventi di miglioria, in particolare nella sede centrale sono stati rinnovati impianti, pavimenti e rivestimenti di una cucina e sono stati eseguiti interventi vari in corridoi e servizi igienici; nella succursale “M. Polo” sono stati fatti lavori per migliorare l’aspetto di aule e corridoi. Al “Malatesta” e al “M. Polo” sono stati sostituiti infissi interni in legno.

Al Valturio è stato realizzato un nuovo bagno e sono stati montati due servoscala, di cui uno all’Einstein, tutti interventi finalizzati ad eliminare le barriere architettoniche. Alle “ex Pascoli” di Riccione che ospita sia il “Savioli” che il “Volta/Fellini” è stato realizzato un nuovo laboratorio di informatica per il Savioli, è stato ricavato uno spazio per le esigenze di uno studente con handicap, sono stati rinnovati gli impianti elettrici antincendio.

Sono in corso lavori di adeguamento sismico al Valturio e l’Einstein, lavori di ampliamento della sede del “T. Guerra” di Novafeltria, mentre a fine settembre cominceranno i lavori di ripristino delle facciate del Molari di Santarcangelo e, a seguire, del Gobetti di Morciano. Sono stati appaltati i lavori per l’adeguamento della ex Pascoli di Riccione per investimenti complessivi di oltre 7 milioni di euro e sono in corso le progettazioni per l’adeguamento sismico della sede centrale dell’”Alberti” e per la demolizione e ricostruzione della sua succursale.

Altro fronte caldo quello dei trasporti: la capienza degli autobus del TPL è confermata all’80%, mentre la didattica in presenza riprende al 100%. Le linee di trasporto verranno potenziate con delle corse supplementari che coprono tutte le principali direttrici di provenienza degli studenti, sia in ambito urbano che extraurbano. I mezzi in più sono 35. Dovrebbero essere sufficienti a soddisfare la domanda, ma la Provincia, insieme ad AMR e Start, sono pronte ad intervenire in caso di criticità.

Visti i tanti studenti in più si è previsto un potenziamento dei mezzi che servono il polo di Morciano. L’altra questione che richiederà una verifica puntuale è l’apertura della sede di via del Pino a Rimini che comporta la presenza di circa 600 alunni che devono raggiungere la nuova sede, cambiando alcuni flussi rispetto all’anno scorso. Bisognerà, inoltre, prevedere l’impatto che avrà sul TPL l’attivazione dell’abbonamento gratuito per gli studenti delle superiori. Anche chi normalmente raggiunge la scuola in modo diverso potrebbe infatti optare per il bus vista la possibilità di prenderlo gratuitamente

Lo scorso anno un altro grosso problema erano gli assembramenti alle fermate. La provincia ha dichiarato che interverrà con presidi organizzati dalle associazioni del volontariato, almeno per le prime due settimane. Su questo tema la Prefettura si è impegnata a fornire il sostegno delle forze dell’ordine che faranno il possibile per garantire la loro presenza.

Nell’augurare a tutti buon inizio di anno scolastico – dichiara il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santivoglio, prima di tutto, ringraziare studenti, insegnanti e personale scolastico che lunedì ritornano nelle aule e negli uffici, dopo un anno difficile come il precedente, per il loro impegno e il loro sacrificio che hanno consentito, pur con tante difficoltà, lo svolgimento regolare delle lezioni. E voglio dare anche il benvenuto agli studenti del primo anno di tutte le scuole del nostro territorio. L’auspicio di noi tutti è che quello che inizia possa essere un anno scolastico all’insegna di una ritrovata normalità, a partire da lezioni in presenza, e quindi un anno scolastico non più gravato dall’emergenza e dalle sue conseguenze, così da lasciarci alle spalle definitivamente le difficoltà connesse alla pandemia.”