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Basket Serie D

Rose&Crown Villanova: i Tigers ripartono da Giacomo Zannoni

In foto: @styefranobrocchi
@styefranobrocchi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 5 min
Sab 28 Ago 2021 12:19 ~ ultimo agg. 28 Mag 21:15
Tempo di lettura 5 min

I Tigers continuano a ruggire per allestire una squadra competitiva per la stagione 2021/2022 in serie D e dalla fortissima trazione “villanoviana”.

Il primo colpo dei Rose&Crown Villanova – che proseguono la fruttuosa collaborazione con la Santarcangiolese asd per i senior – è Giacomo Zannoni, giocatore ‘fuoriserie’ per il campionato di D.

Ala piccola di 193 cm, ottima mano dalla distanza, buon rimbalzista e capace di attaccare il ferro, “Shaq” (questo il suo soprannome) dopo aver vestito la casacca della Santarcangiolese in serie C Silver, capocannoniere del girone con 354 punti in 20 gare (17.7 ppg, best score 30 punti), lo scorso, tribolato, anno aveva firmato per i Tigers, conducendo la giovanissima squadra (19.4 anni di media) ad un ottimo campionato fino alle semifinali playoff. In canotta biancoverde ha realizzato 218 punti, con una media di 24.2 a gara.

Il presidente Lorenzo Meluzzi è molto soddisfatto. “Giacomo è un ottimo giocatore, non lo scopro certo io, i risultati parlano per lui. Sarà uno dei punti di forza di questa squadra, e non solo in campo: è nato a Villa Verucchio, qui ha mosso i primi passi con la palla a spicchi in mano, difenderà i colori del suo paese da senior dopo aver già dato prova di attaccamento alla maglia e grande maturità nello scorso torneo”.

“Volevamo ripartire da chi ha cuore biancoverde – rilancia il Ds Simone Stargiotti –. Zannoni ha dimostrato nella scorsa stagione di avere voglia di competere e di insegnare ai giovani. Per la società è un punto d’onore riconfermare ‘Shaq’ come primo giocatore nel programma di lavoro che prevede la crescita dei ragazzi con fortissima identità legata al territorio”.

Classe 1993, Zannoni è un prodotto del vivaio biancoverde. A Villa Verucchio ha iniziato a giocare a basket all’età di 7 anni, sotto la guida di Gigi Fantini.

A 12 anni la chiamata di Rimini, dove il ragazzo ha fatto tutta la trafila del settore giovanile, tra allenamenti in Legadue ed esordio in DNB.

Il primo anno da senior l’ho trascorso a San Marino in C Gold, poi Riccione in serie D, per poi approdare a Santarcangelo in C Gold dove risulta decisivo ai playoff (nonostante un infortunio che lo tenne fuori quasi tutta la stagione) “e vincemmo il campionato”.

I successivi tre anni Zannoni li gioca sul Titano indossando la maglia di San Marino in C Gold: “purtroppo all’ultimo anno, retrocedemmo in C Silver” è l’amaro ricordo.

Le stagioni 2018-2019 e 2019-20 “Shaq” le ha trascorse nella Santarcangiolese basket, perdendo la finale playoff per salire in C Gold il primo anno e vincendo il titolo capocannoniere il secondo anno, capocannoniere del girone con 354 punti in 20 gare (17.7 ppg, best score 30 punti).

Lo scorso, tribolato, anno aveva firmato per i Tigers, conducendo la giovanissima squadra (19.4 anni di media) ad un ottimo campionato fino alle semifinali playoff. In canotta biancoverde ha realizzato 218 punti, con una media di 24.2 a gara.

Intervista a Giacomo Zannoni
Zannoni riparte da Tigers, ma prima di parlare della nuova stagione biancoverde, riavvolge per un attimo indietro il filo dei ricordi.
“C’è ancora rammarico per la semifinale di giugno scorso con Omega. Purtroppo gara1 sono stato fuori causa un problema alla schiena, sono riuscito a rientrare in gara2 e abbiamo vinto, sfiorando l’impresa di rimontare 12 punti di scarto. Come sarebbe potuta andare con me al cento percento? Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Per questo in estate mi sono impegnato molto a lavorare in palestra e sul campo per migliorarmi ogni giorno”.

Ricomincia di nuovo dai Tigers, dopo un anno davvero complicato per tutto il movimento. Perché?
“Il mio progetto con Villa Verucchio era già stato sviluppato su più anni, in quanto l’obbiettivo era quello di migliorare, di creare una mentalità vincente che potesse permettere a tutto l’ambiente di crescere e, perché no, divertirsi nel percorso. Per permettere tutto questo, un anno non sarebbe mai potuto bastare”.

Ha tanti compagni di squadra giovani.
“Saremo una squadra con un buon mix tra giovani e giocatori esperti. Già dall’anno scorso i ragazzi sono migliorati tanto (forse anche grazie a qualche mio consiglio): sono sicuro che quest’anno dimostreranno ancor più il loro valore”.

Vi siete allenati praticamente per tutta l’estate.
“Abbiamo passato tre mesi intensi, sia in palestra sia sul campo. Questo periodo ci è servito per riprendere il ritmo dopo un anno travagliato dove il fisico ha patito molto gli stop, ci ha permesso di migliorare e di essere pronti fin dai primi allenamenti”.

Che campionato si aspetta?
“Un torneo ancora più particolare di quello appena passato, soprattutto con molte incognite sul lato fisico e gestionale delle squadre. Alcuni si presenteranno allenati, altri meno, alcuni nuclei di squadre sono stati stravolti. Sarà fondamentale non dare mai nulla per scontato e giocare sempre al 110%”.

I tifosi torneranno alla Tigers Arena. Cosa può promettere?
“Non vedevo l’ora di poter giocare davanti al pubblico. Da quando sono tornato non ho mai avuto occasione di vedere la Tigers Arena piena, sarà da brividi entrare sul parquet e sentire i boati che solo quel palazzetto può dare. Noi da parte nostra, metteremo tutta l’intensità e l’impegno possibile, per far tornare a casa i tifosi senza voce”.

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