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In aumento anche sul 2019

Centri estivi 0-3 anni, a Rimini richiesta record di contributi

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 23 lug 2021 13:14
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A Rimini le richieste di contributi per i centri estivi per i bambini da tre mesi a tre anni registrano una crescita esponenziale non solo rispetto al 2020 ma anche a quella 2019, pre-pandemia. A chiusura del bando, che era stato aperto nell’ultima settimana di giugno, sono infatti state 114 le domande pervenute agli uffici di via Ducale. Un numero inaspettato: nel 2020, per la stessa misura, ne erano arrivate solamente 14 ma, anche nel 2019, si erano comunque fermate a 63.
Si tratta di “voucher” mensili a favore di minori – compresi tra i 3 e i 36 mesi – che frequenteranno, nei mesi di luglio ed agosto 2021, i centri estivi nel territorio comunale di Rimini. La Regione Emilia-Romagna finanzia già i voucher per i bimbi dai 3 anni in su che frequentano i centri estivi. Rimaneva così scoperta la fascia fino ai 36 mesi, che il Comune di Rimini ha deciso di coprire investendo risorse del proprio bilancio. Rimini ha così previsto contributi che vanno dai 250 ai 350 € mensili (per luglio e agosto) rivolti alle famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 35.000 euro.

“Un aumento di domande inedito che si presta a qualche importante riflessione”, spiega l’assessore ai servizi educativi Mattia Morolli. “La prima, forse la più ovvia, è che dopo l’isolamento del lockdown, torna la voglia e il desiderio di socializzazione per i nostri figli. Il secondo è la fiducia diffusa negli strumenti di sicurezza sanitaria impostati per rendere sicuri i luoghi di socializzazione. La terza invece è quella che deve fare più riflettere, e riguarda le difficoltà economiche post pandemia. É vero che, almeno in parte, l’aumento delle richieste di contributo economico sono riferibili all’aumento della soglia isee di accesso. Ma questo non può giustificare una impennata così elevata delle richieste che, con ogni probabilità, evidenziano anche una difficoltà economica crescente nelle famiglie riminesi. Il dato positivo è quello che, essendo per definizione il centro estivo un servizio per genitori che lavorano; questo significa dunque che l’economia riminese si sta rimettendo in moto, un segnale dunque anche di speranza”.

“La scelta di integrare anche fino ai 3 anni, con risorse del nostro bilancio, i contributi che la Regione garantisce per i bimbi più grande, evidentemente, premia. Non solo,  rispetto allo scorso anno abbiamo innalzato la soglia di accesso isee da € 28.000 a € 35.000 per ampliare l’accesso a più famiglie, consapevoli che tutti hanno subito gli effetti della pandemia, anche famiglie solitamente non aggredite da problemi economici”.