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Elezioni Rimini

La strada verso il voto: settimana decisiva o ennesimi rinvii?

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 27 giu 2021 11:30 ~ ultimo agg. 28 giu 12:42
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Nonostante da mesi si parli di soluzioni ad un passo e candidati da presentare prima dell’estate, ormai la stagione è iniziata ma centrosinistra e centrodestra riminesi sono ancora alle prese con la scelta più strategica. Quella del candidato sindaco. Si chiude così l’ennesima settimana “decisiva” che invece decisiva non è stata. Entrambe le coalizioni però dovrebbero essere in dirittura d’arrivo. Il condizionale resta, visti i trascorsi, d’obbligo.

Domani, lunedì, il Partito Democratico vedrà la riunione del direttivo alla presenza del responsabile nazionale Enti Locali Francesco Boccia. Dopo la convocazione al Nazareno dei due contendenti, Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad, le soluzioni prospettate sono due: o quella che viene definita una “sintesi alta” (ticket ‘sindaco-vicesindaco’ o terzo nome?) oppure il ricorso a quelle primarie che parte del Pd e parte della coalizione hanno fatto di tutto nei mesi scorsi per evitare mentre altri invocano (in particolare sostenitori della Petitti). Il clima resta a dir poco teso e le bocche dei vertici locali del partito sono cucite da giorni. L’accordo tra i due contendenti sembra ancora molto complicato ma il tempo stringe. Senza dimenticare i nomi proposti dalle altre forze di coalizione: Nazareno Gabrielli, per Coraggiosa e SiAmo Rimini, e Marco Affronte per Europa Verde. La presenza domani sera di Boccia lascia intendere che possa essere veramente l’incontro decisivo.

Ma anche il centrodestra non dorme sonni tranquilli. La settimana che si è appena chiusa invece di portare l’atteso nome, ha creato (o quantomeno, portato in superficie) qualche crepa interna alla coalizione. A rimescolare le carte ci ha pensato il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone presentando come candidato civico l’ex sindaco di Bellaria Enzo Ceccarelli. Mossa che ha fatto storcere il naso a Forza Italia e Fratelli d’Italia che continuano invece a sostenere la candidatura civica di Gianni Indino, attuale presidente della Confcommercio e del Silb. Ma lo stesso Carroccio non è unito sul nome di Ceccarelli: sostenuto, in una nota stampa, dalla coordinatrice provinciale, on. Elena Raffaelli, e dal consigliere comunale Matteo Zoccarato ma osteggiato, più o meno apertamente, da altri esponenti come il capogruppo Marzio Pecci. Ad apprezzare la candidatura dell’ex sindaco bellariese sono invece i civici Davide Frisoni e Cosimo Iaia. Se non ci sarà convergenza a livello locale sul candidato civico, cosa che appare molto difficile, la palla passerà a Roma che valuterà i nomi politici in campo: in pole position Nicola Marcello di Fratelli d’Italia, ma ci sono anche il collega di partito Gioenzo Renzi e Alessandro Ravaglioli per la Lega.

Ormai tramontata, sembra, l’ipotesi di una candidatura di Lucio Paesani per il centrodestra: la sua lista, Noi Amiamo Rimini, accreditata dai sondaggi di un buon 8% dovrebbe fare corsa solitaria nonostante i corteggiamenti da parte di molti esponenti della coalizione convinti che il suo apporto possa essere fondamentale per la vittoria. Paesani in questi giorni si è più volte espresso in modo critico sul “metodo” usato dal centrodestra: “tutti giocano una partita personale – ha detto a Tempo Reale –. Io sono disponibile a fare un passo indietro davanti ad una candidatura più autorevole della mia e a mettermi a disposizione, ma fatico a farlo di fronte a persone che hanno meno idee, argomenti e coraggio di me.

Gli altri candidati sindaco già campo, è bene ricordarlo, sono Mario Erbetta per Rinascita Civica e Matteo Angelini del Movimento3V. In corso anche alcuni incontri di Progetto Comune per Rimini 2021 che punta a creare una lista di sinistra con un proprio candidato a Palazzo Garampi.