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'Noi amiamo Rimini'

Paesani, candidato civico: dialogo col centrodestra ma convergenza non è 'automatica'

In foto: Lucio Paesani
Lucio Paesani
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 11 mag 2021 19:31 ~ ultimo agg. 12 mag 07:34
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Lucio Paesani, candidato a sindaco per il gruppo “Noi amiamo Rimini”, fa il punto della situazione sulla sua proposta civica per la città e sul suo rapporto col centrodestra: un dialogo aperto ma nessuna convergenza sarà automatica, perché “Noi amiamo Rimini” non si muove su tattiche politiche, quanto sulla condivisione di valori e sfide.
Quello di oggi, premette Paesani, “è il primo documento sottoscritto non solo da me, come i precedenti, ma per la prima volta dalle decine di persone che mi hanno spinto alla candidatura”.
Per poi aggiungere: “Il mio compito è stato quello di crederci e “metterci la faccia”, ma io sono solo la punta di un gigantesco iceberg, ignorando il quale, qualsiasi iniziativa politica alternativa alla sinistra rischierà di colare a picco come a picco colo’ il TITANIC. Colgo l’ occasione per ringraziare per le belle parole il Senatore Antonio Barboni , auspichiamo lungimiranza dall’Onorevole Jacopo Morrone. E siamo certi che con gli amici di Fratelli d’ Italia si potrà aprire un dialogo basato sui VALORI COMUNI e sul RILANCIO della nostra Città”.

Dopo avere incontrato il senatore Barboni di Forza Italia abbiamo incontrato gli onorevoli Morrone e Raffaelli della Lega. Dagli incontri è emersa la comune opinione secondo la quale per vincere a Rimini e battere la settantennale egemonia della sinistra, occorre percorrere la strada del “candidato” espressione della “SOCIETÀ CIVILE”. Al momento nessuno può essere più “civico” di Lucio Paesani. La sua è una storia che include e non emargina.
La sua azione politica non è animata né da spirito di vendetta né di rivalsa, ovvero non ha alcuna intenzione di “regolare i conti” con nessuno. Il gruppo “NOI AMIAMO RIMINI” è il risultato dell’aggregazione di donne e uomini impegnati nel mondo del lavoro e del volontariato. Essi provengono da ogni condizione e fascia sociale: dal mondo dell’impresa, del quale abbiamo raccolto “il grido di dolore” in questo momento di grave crisi di sistema provocata dalla pandemia, dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai giovani, dai pensionati. Il nostro è un progetto pluralistico, interclassista, trasversale ed inclusivo, attento ai bisogni e alle richieste di tutte le componenti sociali.
Ci accomuna l’amore per la nostra città e il bene collettivo. Non coltiviamo l’invidia o la lotta di classe retaggio di tempi passati ma che purtroppo si riaffacciano periodicamente ad avvelenare il clima della convivenza civile. La nostra storia, il nostro studio, la conoscenza e la dedizione ai temi del territorio ci candidano naturalmente a guidare la “COALIZIONE CIVICA” di un centro-destra del fare, per il governo della nostra comunità. Aspettiamo da tempo che i partiti di opposizione esprimano un candidato civico più “autorevole” di Lucio, lo aspettiamo da diversi mesi ma evidentemente il trascorrere del tempo dimostra che questa è una ipotesi del “pensiero”, una speranza, una pia illusione.
Una cosa tuttavia deve essere ben chiara da subito: non siamo disposti né disponibili a diventare il contenitore dei voti a disposizione di chi ci ignora oggi, nel caso di un ballottaggio che potrebbe esserci domani. Riteniamo temerario chi considera automatica una convergenza del voto dei nostri mondi a prescindere da una convergenza su programmi e persone.
Nel caso non si addivenga all’accordo per una lista comune con un unico candidato civico a sindaco già al primo turno, la componente “NOI AMIAMO RIMINI” si manterrà libera di cercare motivi di aggregazione con liste per uomini e donne libere e di buona volontà per il bene comune. La nostra sarà un’azione limpida, lontana da intrighi o inciuci che non ci appartengono.
La prossima legislatura porrà le basi per lo sviluppo e il rilancio del nostro territorio per le generazioni a venire che non può succedere seguendo le logiche di chi ha amministrato il territorio fino ad oggi, perseguendo la divisione ed anteponendo l’ interesse di fazione.
È con questo spirito che affronteremo la competizione elettorale. Amare Rimini è un valore universale, esso non è né di destra né di sinistra. Quindi siamo qui, pazienti e fiduciosi verso i possibili alleati che vogliano determinare UNA SVOLTA STORICA PER RIMINI.
Nel frattempo continueremo a costruire la nostra “VIA CIVICA”. L’unica attualmente presente nello scenario riminese. Le sfide difficili ci affascinano. Stiamo aggregando le persone giuste per vincerle… perché, “NOI AMIAMO RIMINI”.