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Le rivendicazioni dei lavoratori

Sciopero Amazon, il presidio davanti al centro logistico di Santarcangelo

In foto: il presidio a Santarcangelo (Newsrimini.it)
il presidio a Santarcangelo (Newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
lun 22 mar 2021 14:00 ~ ultimo agg. 23 mar 11:00
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Questa mattina anche a Santarcangelo, davanti alla sede del centro logistico nell’area industriale, c’è stato un presidio in occasione del primo sciopero nazionale dei lavoratori Amazon proclamato unitamente da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Coinvolti i dipendenti diretti dei magazzini, cui è applicato il contratto nazionale della Logistica e di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende di fornitura in appalto di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci della filiera Amazon in Italia.
La multinazionale è richiamata a rapportarsi in un sistema corretto di relazioni sindacali e delle tutele e regole previste dal Ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione. Tra le rivendicazioni sindacali alla base dello sciopero ci sono la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali, il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza, buono pasto, premio di risultato contrattato, indennità Covid per operatività in costanza di pandemia.
Presenti rappresentanti sindacali, la consigliera regionale Rossi e diversi consiglieri comunali clementini. Una delegazione dei lavoratori è stata poi ricevuta dal sindaco Alice Parma.
La sindaca Alice Parma e l’assessore al Patrimonio, alla Pianificazione urbanistica e sviluppo sostenibile, Filippo Sacchetti, hanno ricevuto in Municipio una delegazione dei lavoratori di quattro tra le imprese che operano a servizio dello stabilimento Amazon di Santarcangelo.
Accompagnati da Massimo Bellini (segretario generale Filt-Cgil Rimini) e da Massimo Colognese (segretario generale Filt-Cgil Emilia-Romagna), i lavoratori hanno ringraziato l’Amministrazione comunale per l’ascolto e l’attenzione, esponendo a sindaca e assessore le problematiche di natura contrattuale e organizzativa che hanno condotto allo sciopero di oggi in tutta Italia.
Dopo aver ribadito l’importanza per Santarcangelo dello stabilimento Amazon – che impiega quasi 500 persone compreso l’indotto – in un momento particolarmente critico per l’economia globale e locale anche a causa della pandemia, i presenti hanno concordato sulla necessità di richiamare l’azienda a una diversa responsabilità nei confronti delle imprese e dei lavoratori della filiera logistica.
Nel testimoniare la vicinanza dell’Amministrazione comunale ai lavoratori che forniscono ad Amazon i servizi logistici in appalto, la sindaca Parma ha sottolineato l’importanza della necessità di garantire una miglior qualità del lavoro anche ai dipendenti di queste imprese.
L’assessore Sacchetti ha ricordato invece che, fin dall’insediamento dell’impresa a Santarcangelo, l’Amministrazione comunale ha tenuto contatti con Amazon per assicurare un adeguato governo della logistica in merito soprattutto a viabilità e parcheggi, in un confronto che prosegue tuttora.
A conclusione del colloquio, la sindaca ha accolto la proposta di avviare un osservatorio per un confronto periodico tra Comune, aziende e sindacati, impegnandosi inoltre a richiedere un coordinamento unico per l’Emilia-Romagna con una lettera all’assessore regionale al Lavoro e allo sviluppo economico, Vincenzo Colla.

L’intervento di Nadia Rossi (consigliera regionale PD):
Al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori diretti e in appalto di Amazon. Questa mattina sono stata a Santarcangelo, sede di una Amazon Station che conta oltre 250 driver e 4 aziende coinvolte. Chiedono politiche di genere, contrattazione di turni e riposi, ticket, inquadramento nei livelli, premi di risultato: tutti quei diritti che altri lavoratori hanno, e che una categoria in crescita come quella dei corrieri legati all’e-commerce non possono permettersi di non avere. Queste ragazze e questi ragazzi non si sono mai fermati durante l’ultimo anno, lavorando ininterrottamente 8-9 ore al giorno: è anche grazie a loro che il nostro Paese non si è spento, che le nostre case non si sono svuotate.
Concordo con Massimo Bellini, segretario di FILT-CGIL Rimini, tra gli organizzatori dello sciopero di oggi, che è nazionale: la ricchezza prodotta da una multinazionale come Amazon va redistribuita sul territorio. Perché si continui ad investire in Romagna ma lo si faccia equamente. I driver sono spesso giovani, donne e uomini, persone a cui va garantito un futuro migliore attraverso il riconoscimento delle tutele fondamentali. La ripartenza non potrà prescindere dal riconoscimento dei diritti di tutti: Amazon si presenti al tavolo con le rappresentanze sindacali e discuta di questi temi, con trasparenza.

E mentre mi trovo al presidio di Santarcangelo, il mio pensiero va a Bologna, dove una delegazione sindacale in rappresentanza dei lavoratori delle OGR di Rimini e Bologna sta manifestando per chiedere risposte a Trenitalia, ancora non pervenute nonostante le molteplici richieste, anche da parte della Regione Emilia-Romagna. Continuerò a monitorare la situazione e ad impegnarmi per i diritti di questi lavoratori.


L’intervento di Emma Petitti (presidente del Consiglio Regionale)

“Oggi per la prima volta al mondo stanno scioperando tutte le categorie della filiera di Amazon, compresi i lavoratori della sede di Santarcangelo di Romagna, che questa mattina si sono dati appuntamento davanti allo stabilimento.
La richiesta all’azienda da parte dei sindacati e dei collaboratori è quella di un confronto ad ampio raggio su diverse questioni: orari e i ritmi di lavoro dei dipendenti della logistica e dei guidatori, verifica della contrattazione dei turni di lavoro, stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali e il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza.
Un esercito di lavoratrici e lavoratori che soprattutto con lo scoppio della pandemia non hanno mai interrotto il loro servizio lavorando senza sosta con ritmi spesso insostenibili e stipendi molto bassi per garantire che i prodotti da noi acquistati su Amazon arrivassero in tempi brevi nelle nostre case perfettamente impacchettati, nella quasi totale assenza di diritti.
Parliamo di magazzinieri, facchini, driver e addetti agli Hub, per un totale di circa 40mila manifestanti in tutta Italia che lavorano per questo grande colosso dell’e-commerce, che, bisogna dirlo, danneggia anche i negozi di vicinato.
Una protesta che trova tutta la mia solidarietà perché prova a portare avanti una battaglia di giustizia, civiltà e rispetto a nome di chi nonostante un infaticabile lavoro non viene giustamente riconosciuto nel suo valore.
È giusto essere al fianco dei sindacati e dei lavoratori nella pretesa di diritti che sono sacrosanti, a partire da una adeguata remunerazione conforme agli sforzi.
È ora di rimettere davvero al centro dell’agenda politica il lavoro e la dignità nello svolgerlo, accantonando modelli di business che mortificano i dipendenti e contemplano solo ed esclusivamente l’incremento di fatturato dell’azienda senza considerare il benessere della persona e del capitale umano”.

L’intervento di Walter Vicario, commissario di Forza Italia Santarcangelo:

Forza Italia Santarcangelo esprime solidarietà ai lavoratori di Amazon, vi siamo vicini, ma una domanda è doveroso porla, ovvero, cosa vi aspettavate? Queste grandi multinazionali hanno profuso l’illusione di poter nell’immediato creare occupazione… ma successivamente stanno guadagnando sempre più grandi fette di mercato a discapito delle piccole medie imprese… poiché tutti noi (SBAGLIANDO) le finanziamo e sosteniamo continuando ad acquistare su questi siti internet!

Sta accadendo, ciò che da tempo, le piccole medie imprese stanno denunciando, ovvero che nel breve periodo rischiano di essere soffocate da multinazionali che sfruttano le “opportunità” concesse spesso dai governanti nazionali e locali. Se non ci sarà un’inversione culturale nella mentalità degli acquisti di ognuno di noi, difficilmente ne usciremo fuori ma anzi, diventerà una guerra tra poveri con al comando poche multinazionali che la faranno da padroni, a quel punto nemmeno i sindacati potranno essere la salvezza!!! Non siamo certo stupiti nel non aver sentito nessuna osservazione invece per quanto riguarda l’impatto ambientale e la monumentale altezza del fabbricato Amazon, che poteva essere realizzato magari da un’altra parte, o almeno più basso!?


L’intervento dei consiglieri di maggioranza di Santarcangelo:

Stamattina abbiamo partecipato al primo sciopero nazionale della filiera Amazon, che si è svolto anche presso lo stabilimento che si trova alle porte della nostra città. Siamo consiglieri comunali, in nostro primo ruolo è quello di conoscere e ascoltare la nostra città. Quelli che scioperano sono i corrieri, quelli che anche in questo anno di pandemia ci hanno consegnato ogni giorno a casa qualunque cosa, quasi sempre beni non di prima necessità. A colpire è la giovane età, sono praticamente tutti ragazzi. Ci hanno raccontato del loro lavoro quotidiano, che noi vediamo solo dall’esterno, come consumatori. Noi vediamo l’efficienza, la facilità, la convenienza economica; loro vedono i carichi di lavoro sempre più oppressivi (una consegna ogni tre minuti), i contratti spesso precari, la mancanza di tutele.
E questa è l’altra faccia della medaglia, quella che troppo spesso diventa anche questione generazionale, quella che oggi, tutti insieme, in tutta Italia, mettono alla nostra attenzione con il supporto sindacale fondamentale della Cgil. La distanza ormai tra il profitto di pochi e la sopravvivenza di moltissimi è questione cruciale per tutti e abbiamo voluto essere al loro fianco per ascoltare direttamente la loro voce, perché questa è una battaglia di civiltà che riguarda il futuro collettivo, di quale società vogliamo costruire. Non abbiamo preclusioni su Amazon come su nessuna altra azienda, ma dobbiamo avere preclusioni, tutti, sullo sfruttamento del lavoro in qualunque forma esso si realizzi e pretendere che ogni lavoro sia svolto in maniera sicura e dignitosa per la persona.
I consiglieri di maggioranza di Santarcangelo di Romagna
(Partito Democratico di Santarcangelo, Più Santarcangelo, PenSa-Una Mano per Santarcangelo)
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