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Da martedì scuole chiuse. Dubbi e perplessità dei genitori

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 mar 2021 13:10 ~ ultimo agg. 15:03
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Da martedì due marzo, con l’entrata in vigore dell’ordinanza regionale, in provincia di Rimini chiuderanno le scuole di ogni ordine e grado. Didattica a distanza al 100% quindi anche per elementari e medie. Salvaguardati solo i servizi 0-6 anni (nidi e scuole d’infanzia). Il provvedimento riguarda tutta la Romagna (tranne il distretto di Forlì) ed è già in vigore a Bologna e nei comuni dell’imolese. Sono tanti però i dubbi e le perplessità dei genitori, in particolare quelli dei bambini più piccoli. I sindaci del riminese avevano provato a chiedere alla Regione il mantenimento “in presenza” almeno per le elementari ma l’aumento di contagi anche tra i più piccoli ha impedito di accogliere la richiesta. E mentre c’è chi pensa al ricorso al Tar, alcuni hanno invece affidato i loro pensieri alla trasmissione del mattino di Icaro Tempo Reale.

Assurdo accettare nuovamente che il delirio ricada sui bambini – scrive Katia, nonostante la sicurezza nelle scuole, le mascherine, i tamponi e le varie quarantene vissute…ora gli diciamo che è stato tutto inutile? Gli togliamo l’unica cosa che gli era rimasta? Senza frequentare già parenti e amici? Di nuovo? Credo che adesso sia inaccettabile e dirlo nei posti giusti sia un atto dovuto ai nostri figli“.

È una cosa vergognosa – attacca Giuseppema per fortuna abbiamo già fatto ricorso al Tar. La scuola deve restare aperta.

Purtroppo i contagi crescono e i vaccini non arrivano in misura sufficiente – spiega Luiginoe quindi le restrizioni sono necessarie. Lo scorso anno con il lockdown i contagi erano diminuiti  drasticamente come pure le morti. Se si riuscisse a determinare una simile situazione e nel frattempo i vaccini arrivassero in maniera costante allora potremmo pensare ad una vita più normale. Tnem bota.

Quello che mi chiedo – scrive un altro Giuseppe, e forse se lo chiedono in tanti, è che significato ha che oggi i bambini possono andare a scuola mentre domani no. Tutto ciò che senso ha?

Dieci giorni fa si parlava di rendere omogenee le decisioni tra Regioni – scrive Emanuelee di superare il concetto di colori. Adesso ci ritroviamo addirittura con colori diversi in una stessa provincia come ad esempio per Forlì-Cesena.

Chiudiamo le scuole e poi portiamo i bambini al supermercato – scrive un ascoltatore che non si firma – fino a quando non rispetteremo le regole (ndr mascherine, assembramenti ecc.) è inutile chiudere le scuole“.

C’è preoccupazione sanitaria per i ragazzi delle scuole superiori, ma non per tutti – scrive ironicamente un altro ascoltatore –. Alcuni infatti possono ammalarsi: quelli che fanno laboratorio e che lo frequenteranno regolarmente. Saranno immuni?!