Bozza decreto. Scuole aperte in zona rossa, nessun margine per Regioni
VMentre è in corso il consiglio dei ministri impegnato a discutere il nuovo decreto con le misure anticovid (in vigore dal 7 aprile), sulle agenzie di stampa iniziano a circolare le bozze del documento. Confermata la riapertura delle scuole in presenza fino alla prima media anche nelle zone rosse. Ai presidenti di Regione non sarebbe possibile emanare ordinanze più restrittive. In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori. In realtà la bozza prevede che, fino al 30 aprile, non ci siano zone gialle ma con possibilità di deroghe nel caso di bassi contagi e dati particolarmente buoni della campagna di vaccinazione. Il decreto dovrebbe poi contenere anche lo scudo penale per i vaccinatori, l’obbligo di vaccino per “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. Chi rifiuta sarà spostato a mansioni, anche inferiori e col trattamento economico corrispondente. Ora si tratta di capire se il dibattito in consiglio dei ministri potrà portare a modificare alcuni aspetti della bozza.