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Le misure del rilancio

Anci, Gnassi e Corsini sul turismo: tra ristori e ricette per ripartire

In foto: Incontro Anci sul turismo
Incontro Anci sul turismo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 22 mar 2021 19:16
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La nuova stagione turistica si avvicina sempre più e l’auspicio è che possa dare risposte migliori di quella del 2020. Le incognite e le difficoltà sono però elevate. Anche perché molte imprese sono in ginocchio e il decreto sostegni lascia molte perplessità sull’ammontare dei ristori. “Se la coperta è corta – dice l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini – e ora non è possibile concretamente ripianare le perdite subite in questo anno abbondante dal comparto turistico, bisogna perlomeno adottare azioni più incisive e corrette per sostenere le imprese.” L’assessore fa l’esempio della proroga delle rate dei mutui e della concessione di prestiti ma anche della copertura dei costi fissi, “come quelli che gravano sugli immobili a partire dall’Imu, gli affitti, la Tari”. Secondo l’assessore “occorre anche prevedere un arco temporale più ampio per queste misure perché la strada da percorrere per uscire dall’emergenza sanitaria non è immediata. Per permettere agli imprenditori dell’industria turistica di ripartire davvero bisogna quindi che le agevolazioni su liquidità e copertura dei costi fissi siano mantenuti almeno fino a fine anno“.

Di turismo si è parlato anche in un incontro tra l’Anci e le associazioni nazionali del settore turismo (in particolare alberghiero e accoglienza) per predisporre un pacchetto di proposte strategiche per il rilancio del comparto. Un lavoro di ascolto e sintesi fondamentale anche in vista dell’incontro il prossimo 26 marzo con il ministro al Turismo, Massimo Garavaglia, al quale saranno sottoposte le proposte concertate.

Crediamo – ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaroche questo sia il metodo migliore non solo per rappresentare la grave situazione in cui versa da oltre un anno un comparto così rilevante per il PIL italiano. Ma, in chiave positiva e propositiva, per configurare un concreto e efficace sistema di idee e progetti che vengono da chi il turismo lo fa e vi opera quotidianamente”.

Al delegato Anci al Turismo e demanio marittimo, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, il compito di illustrare alcune delle proposte su cui lavora da tempo l’associazione dei Comuni. “Ci sono misure che possono, anzi devono, essere disposte a breve, medio e lungo periodo. Tra le prime, un piano di investimenti, coordinato con il sistema delle autonomie locali, per l’ammodernamento del sistema ricettivo; sostegni che siano effettivamente calibrati sulla perdita di fatturato; il sostegno alla liquidità delle imprese turistiche con allungamento a 15 anni del tempo di rientro dei mutui fatti dalle aziende; l’estensione del bonus vacanza a tutto il 2021. Sul medio e lungo periodo occorre dare sostegno alla riqualificazione alberghiera per non perdere quote di mercato rispetto ai concorrenti stranieri, attraverso il super bonus 110 per cento: applicato anche agli alberghi e non solo vincolato ai lavori di efficientamento energetico; la necessità della costituzione di un fondo europeo speciale per il Turismo sul modello dei fondi strutturali FESR. Relativamente al PNRR, servono investimenti per collegare i grandi hub di arrivo del turismo internazionale (città d’arte) a tutto lo straordinario patrimonio di bellezza dell’Italia delle destinazioni minori (es. Venezia collegata alle ville Palladiane, i Borghi, ecc.), attraverso il sistema Fly & Rail, per aumentare la permanenza media sul territorio del turista internazionale. Serve inoltre il sostegno a tre grandi assi di collegamento del nostro Paese: 1) la direttrice Milano-Bologna-Bari; 2) il corridoio Adriatico Trieste-Venezia-Bari; 3) la direttrice Milano-Bologna-Reggio Calabria- Sicilia“.

Le associazioni di settore che hanno partecipato all’incontro hanno sottolineato la gravissima crisi in cui versa il settore turismo e chiesto misure rapide e strutturali. Aspetto fondamentale l’accelerazione della campagna vaccinale, ritenuta l’arma più efficace per rilanciare il comparto turistico.

Durante l’incontro si è concordato l’obiettivo fondamentale di valorizzare non solo le grandi destinazioni turistiche o i circuiti più attrattivi, ma anche l’Italia cosiddetta “più interna”, attraverso azioni di coordinamento, rafforzamento e promozione di specifiche filiere come i Borghi e il turismo enogastronomico.