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in arrivo lettere di Bonaccini

Regione pensa di acquistare vaccini in autonomia

In foto: Raffaele Donini
Raffaele Donini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 10 feb 2021 10:47 ~ ultimo agg. 13:06
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Ieri in commissione regionale l’assessore alla politiche per la salute Raffaele Donini ha fatto sapere che l’Emilia Romagna, insieme ad altre regioni, è pronta a sondare opportunità di acquisto autonome di dosi vaccinali, passando sempre dalla validazione di AIFA e a condizione che questo non comporti la decurtazione delle dosi ad altre regioni.

La strada dell’approvvigionamento di forniture extra sia stata recentemente percorsa con efficacia anche per le 200mila dosi di vaccino antinfluenzale acquistate dalla Regione quando la disponibilità era scarsa.

Siamo tra le Regioni che, insieme ad altre, hanno maggiori relazioni con i mercati internazionali nell’ambito farmaceutico, e lo abbiamo già dimostrato con la campagna antinfluenzale– ha sottolineato Donini-.  E proprio oggi abbiamo dato la disponibilità ad altre Regioni, tra cui il Veneto, di sondare insieme eventuali opportunità di forniture per vaccini anti Covid che dovessero essere disponibili; peraltro, con il Veneto abbiamo fatto nel recente passato un’unica gara per l’acquisizione e la fornitura di tamponi rapidi antigenici, andata a buon fine. Se necessario, l’esperienza si potrà quindi ripetere: siamo tra i più attenti a valutare cosa si muove sul mercato internazionale e lo facciamo insieme ad altri“.

Per noi– ha ribadito l’assessore- è comunque indispensabile che ogni fornitura di vaccini sia validata da Aifa, che vi sia un confronto fra Governo e Regioni per percorrere la strada più utile e proficua per il Paese e, condizione imprescindibile, che eventuali approvvigionamenti autonomi sui mercati internazionali non comportino la decurtazione delle dosi che spettano alle Regioni interessate secondo il piano vaccinale nazionale”.

In Emilia-Romagna abbiamo già vaccinato, dati di ieri sera, 263.356 persone (di queste in 119.788 hanno avuto anche la seconda dose). Circa il 10 per cento dei vaccinati in Italia sono emiliano-romagnoli. L’obiettivo è vaccinare tutti entro fine maggio o inizio giugno, 3,8 milioni di persone (per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge occorre vaccinare 3 milioni di persone)”.

L’assessore alla Sanità regionale ha poi parlato dei ritardi rispetto agli arrivi delle dosi vaccinali: “La decurtazione dei vaccini è stata una doccia fredda, abbiamo quindi rivisto l’organizzazione della macchina, rendendola flessibile cioè in grado di essere calibrata al numero di dosi in arrivo”.

Donini ha poi parlato delle vaccinazioni programmate nei prossimi mesi: “A febbraio dovremmo avere 341.050 dosi, a marzo a 643.972, somministrazioni che dovrebbero progressivamente aumentare tra aprile e giugno, con una disponibilità prevista di circa 800.000 dosi al mese”. Nei prossimi due mesi dovremmo vaccinare over 85 e poi over 80 (verrà inviata loro dal presidente Bonaccini una lettera sulle indicazioni per prenotarsi), successivamente tratteremo le categorie più vulnerabili e poi le persone nelle fasce d’età 75-79 e 70-74, in questa fase verranno poi coinvolti (con il vaccino Astrazeneca, inadatto per le persone anziane) il personale delle scuole, le forze dell’ordine e le categorie dei servizi essenziali”.