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Pressione in Regione

Rientro a scuola. Croatti: insufficienti le iniziative degli enti locali

In foto: Marco Croatti
Marco Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 14 gen 2021 07:36 ~ ultimo agg. 13:39
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Sulla questione scuole il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti chiama in causa gli enti locali. Quel che è stato fatto non è bastato, spiega chiedendo all’Amministrazione Comunale di Rimini di affiancarlo nella pressione sulla Regione.


Non c’è bene più prezioso dell’istruzione, non solo come diritto ma anche come risorsa strategica per il Paese. Nonostante le restrizioni dovute alla situazione emergenziale, riprendere il regolare svolgimento delle lezioni in presenza deve essere una priorità per lo Stato e per le Amministrazioni locali. Non si tratta solamente della volontà del Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ma anche di studenti e docenti che solamente poche ore fa hanno manifestato nelle piazze, anche a Rimini, chiedendo a gran voce la fine della didattica a distanza.
In questa direzione gli sforzi del Governo sono evidenti: includendo i fondi ottenuti da decretazione emergenziale, sono stati autorizzati oltre 8 miliardi di euro per sostenere l’istruzione.
“L’intesa tra Amministrazione centrale ed Enti locali, in particolare Regioni e Province – spiega il senatore Croatti – è essenziale per implementare nelle scuole misure contenitive, organizzative e di prevenzione, per stabilire raccordi con le aziende del Trasporto pubblico locale allo scopo di garantire la sicurezza durante gli spostamenti, per predisporre un referente medico dedicato alle attività scolastiche, per mettere a disposizione strutture e spazi alternativi per lo svolgimento delle attività didattiche e per lo svolgimento di attività integrative o alternative alla didattica.”
Nonostante i finanziamenti erogati, gli strumenti disponibili e l’autonomia concessa, gli Enti locali hanno dato prova di aver fatto troppo poco in direzione della ripresa delle lezioni in presenza.
“Gli spazi e i trasporti si sono rivelati insufficienti, anche se consideriamo la frequenza alternata – così il senatore Croatti a proposito delle troppe parole spesso spese senza un seguito di fatti concreti da parte degli Enti Locali – Ricordo le parole dell’Assessore Regionale ai Trasporti Andrea Corsini che nemmeno un mese fa dichiarava “Mi chiedete se il 7 gennaio saremo pronti a far tornare i nostri ragazzi e le nostre ragazze a scuola ? La risposta è si. L’Emilia Romagna ce la farà”, poi la realtà dei fatti è stata ben diversa. Purtroppo, malgrado alcune iniziative apprezzabili, gli sforzi fatti verso il mondo dell’istruzione sono ancora insufficienti ad affrontare adeguatamente l’emergenza sanitaria.”
L’impegno delle Amministrazioni locali verso gli studenti che protestano non può rimanere solamente uno slogan e deve essere seguito da iniziative volte a sostenere realmente il rientro in presenza degli studenti. Iniziative che, noi tutti, vorremmo realizzare per il bene delle nostre città, di tutti i suoi abitanti e di chi ha deciso di scendere in piazza per manifestare il suo pensiero.
L’obiettivo degli Enti locali deve essere quello di favorire un rientro ordinato e in totale sicurezza, con regole precise e standard di comportamento chiari, in modo che non si generino ulteriori ritardi. Assicurare la didattica in presenza, seppur con metodi nuovi e alternativi, deve essere una priorità reale caratterizzata da interventi tangibili, sfruttando adeguatamente i fondi messi a disposizione dal Ministero.
Conclude il Senatore Croatti – “Invito l’Amministrazione di Rimini, ad affiancarmi nel fare pressione in Regione perché la scuola diventi una priorità nei fatti e non solo a parole”.