Indietro
mercoledì 24 aprile 2024
menu
Basket B

RivieraBanca Basket Rimini-Fortitudo Alessandria 78-69: il dopogara

In foto: (Foto Nicola de Luigi)
(Foto Nicola de Luigi)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 13 dic 2020 23:21 ~ ultimo agg. 23:24
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Le dichiarazioni del coach di RivieraBanca Basket Rimini, Massimo Bernardi, dopo la vittoria per 78-69 sulla Fortitudo Alessandria.

“Oggi pomeriggio abbiamo avuto la notizia dell’assenza di Mladenov, è chiaro che il reparto piccoli è stato penalizzato in quanto ci mancava un altro playmaker. Riva è stato bravo perché si è speso in campo, non avevamo tante alternative e questo è stato un dato oggettivo a nostro sfavore. Nonostante questo potevamo e dovevamo fare meglio, non abbiamo fatto una grande partita: all’inizio siamo stati passivi con qualche giocatore ed abbiamo subito il ritmo di Alessandria perché non eravamo pronti, loro hanno preso fiducia ma siamo comunque tornati avanti salvo poi ricadere in qualche azione negativa ed arenarci contro la loro difesa a zona. Ci sono ancora tanti aspetti da migliorare.”

Al netto degli aspetti tecnici su cui lavorare, è comunque una vittoria importante per la crescita del gruppo.
“Abbiamo fatto festa nello spogliatoio e siamo molto contenti di aver vinto questa partita ed allungato la striscia, ma siamo consapevoli di aver fatto una brutta partita e che dobbiamo migliorare molto. In particolare bisogna trovare un’alternativa importante che permetta alla squadra di giocare bene con Simoncelli in campo quando non ci sono Rivali e Mladenov altrimenti sarebbe troppo facile: se siamo un gruppo vero dobbiamo trovare le soluzioni e la qualità di gioco all’interno della squadra, così come il fatto di avere più ritmo quando gli avversari sono piccoli come loro e non ti danno riferimenti, questo per noi è paradossalmente più difficile. È importante il ritmo in attacco contro difese che si chiudono e ci battezzano, abbiamo fatto alcune buone giocate ma dobbiamo avere più continuità e muovere più velocemente la palla.”

Nell’attaccare la zona sono stati costruiti molti tiri aperti con spazio, però a volte sbagliati. È una questione di fiducia?
“No, perché i ragazzi lavorano bene in allenamento, semmai è un discorso di personalità: quella ci vuole quando hai un tiro aperto importante e la zona ti battezza. Non possiamo attaccare la zona solo col tiro da tre punti, ma col giusto bilanciamento del gioco dentro-fuori muovendo la difesa.”