santarcangelo
L'Arcangelo d'Oro 2020 va ai Mutoid
In foto: Un'opera dei Mutoid
di Redazione
lettura: 2 minuti
mar 15 dic 2020 19:35 ~ ultimo agg. 16 dic 11:54
L’Arcangelo d’Oro 2020 va alla Mutoid Waste Company. Il prestigioso riconoscimento, che l’amministrazione comunale di Santarcangelo attribuisce a cittadini e personalità particolarmente illustri e meritevoli nel corso del tradizionale saluto di fine anno, sarà consegnato dalla sindaca Alice Parma, sabato 19 dicembre, a partire dalle ore 11. Non potendo organizzare la consueta cerimonia in presenza di pubblico, sarà possibile seguire la consegna dell’onorificenza in diretta streaming sui canali social dell’amministrazione comunale, mentre la tessera di socio onorario 2020 della Pro Loco di Santarcangelo e le borse di studio in memoria di Caterina Gambuti saranno consegnate in un momento successivo.
Queste le motivazioni che hanno portato all’attribuzione dell’Arcangelo d’Oro alla Mutoid Waste Company: per un percorso artistico internazionale unico nel suo genere, nato nel Regno Unito degli anni Ottanta e poi diffuso in tutta Europa prima dell’approdo a Santarcangelo, esattamente trent’anni fa; per il contributo determinante alla promozione di una cultura del riuso, in grado di testimoniare una profonda e originale attenzione al rispetto dell’ambiente, in largo anticipo sulle sensibilità odierne; per l’apporto insostituibile allo sviluppo della città, sia con l’opera di rigenerazione urbana di un’area dismessa sia attraverso una relazione sempre vivace e sincera con la comunità locale.
“Nel trentennale del loro arrivo a Santarcangelo – dichiara la sindaca Alice Parma – vogliamo celebrare anche con l’Arcangelo d’Oro il connubio fortunato e imprevedibile tra la nostra città e la Mutoid Waste Company. Quando il gruppo è arrivato qua invitato dal Festival, nel 1990, forse nessuno avrebbe potuto prevedere un sodalizio così duraturo. Grazie ai Mutoid, Santarcangelo ha potuto beneficiare della presenza di un gruppo di artisti di livello internazionale, conoscere e apprezzare uno stile di vita basato sul recupero e il riuso, stringere nuovi legami con persone arrivate da lontano che pure, qui, si sono sentite a casa. Questa scelta ci è sembrata il giusto compimento – conclude la sindaca – per una ricorrenza che al pari di altre non abbiamo potuto celebrare come avremmo voluto quest’anno, ma che andava comunque onorata nel miglior modo possibile”.
Chi sono i Mutoid Waste Company. Il gruppo nasce nella Londra thatcheriana dall’incontro di artisti, attivisti e meccanici per creare sculture ad alto contenuto distopico, recuperando materiale di scarto. Con le loro performance hanno anticipato e influenzato la cultura rave e molte delle pratiche sociali che si sono opposte al grande business delle multinazionali dell’intrattenimento. Fin dall’inizio hanno scelto di vivere in comunità all’interno di edifici e capannoni dismessi o costruendo villaggi a impatto zero nelle zone abbandonate, come Mutonia a Santarcangelo di Romagna, convertendo camion, bus e furgoni in case sempre in movimento. Nel loro trentennale cammino sui terreni fertili dell’underground hanno raggiunto ogni angolo del mondo, gettando i semi del suffisso oide per sottolineare il concetto di mutazione al quadrato, un’originale utopia che non tollera alcuna separazione tra vita e arte e che ha come simbolo il riutilizzo creativo del rifiuto, in alternativa ai banali modelli della società dei consumi. Un vero e proprio antidoto a un futuro post apocalittico che sembra destinato a generare nuove diseguaglianze e ingiustizie, e che perciò necessita di essere cambiato nel qui e ora del presente.
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