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subito cancellati

Insulti sessisti al sindaco Parma. La vicinanza della politica

In foto: uno dei muri imbrattati
uno dei muri imbrattati
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 22 nov 2020 16:53 ~ ultimo agg. 19:09
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Sono apparsi sui muri di via Celletta Roccari e davanti al cimitero sulla via Emilia a Santarcangelo i pesanti insulti, a sfondo sessuale, rivolti al sindaco Alice Parma. Le scritte sono state cancellate a poche ore dalla comparsa, quello che non si cancella è l’amarezza per ciò che è apparso. Subito è arrivato il sostegno della politica, con molte voci di donne impegnate nel campo.

Pamela Fussi vicesindaco di Santarcangelo: “come sempre, quando si tratta di offendere una donna gli insulti diventano sessisti. La nostra piena solidarietà alla sindaca Alice Parma, ancora una volta oggetto di una violenza verbale da condannare senza mezzi termini. Il muro è stato appena riverniciato, e siamo pronti a ripulirlo se verrà imbrattato di nuovo, il tutto ovviamente a carico dei contribuenti santarcangiolesi”.

Emma Petitti, presidente assemblea regionale Emilia Romagna: Un abbraccio virtuale alla Sindaca di Santarcangelo Alice Parma per gli insulti ricevuti. Ogni volta che c’è una donna impegnata in politica, le offese devono toccare il fondo, ricadendo nel sessismo e nella misoginia. Un modus operandi frutto di una cultura arretrata e malata che ha letteralmente stancato. Non si critica mai il merito. Mai. Chissà perché. C’è ancora tanta strada da fare e se ne può uscire solo combattendo insieme. Forza Alice, non ti curar di loro“.

Maria Elena Malpassi, vice sindaco Misano: “Lei è Alice Parma, Sindaca di Santarcangelo vittima di frasi sessiste. Lei è una giovane e capace Sindaca, lei è una donna bella ed intelligente, lei è una amica leale e generosa. Sì lei è tutto questo e ciò che ha costruito in questi anni è frutto di sacrifici e di sue indiscusse capacità. Ecco mi rivolgo a chi continua ancora ogni giorno, in modo esplicito con frasi sui muri della città come nel caso di Alice ed anche in modo talvolta più velato, ma non per questo meno offensivo, ad insultare la nostra intelligenza, proprio a voi rivolgo il mio pensiero oggi: fatevene una ragione, come lei siamo in tante e di certo la vostra mediocrità non ci ferma, anzi ci dà forza e motivo per continuare la nostra battaglia in nome della cultura del rispetto della persona senza alcuna distinzione! Vai Alice, oggi ancora più a testa alta!”

Nadia Rossi, consigliera regionale PD: “Quando c’è di mezzo una donna, le critiche non vanno mai nel merito delle sue capacità: si fermano sulla superficie del suo genere. Ce lo dicono i fatti di cronaca: c’è una cultura maschilista che sfocia tutti i giorni in ogni cosa. Dobbiamo combatterla, uniti. Un pensiero ed un abbraccio forte Alice“.

Giusi del Vecchio, presidente Anpi: “Non passa giorno nel quale non si legga di donne oggetto di violenza. Anche in questo periodo in cui tutta la nostra attenzione e le nostre forze sono rivolte al tema delicato della salute, delle fragilità delle persone emarginate o spinte ai margini di questa società; alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne; non passa giorno in cui non si legga un fatto di cronaca legato all’aggressione contro le donne, fisico, psicologico, verbale. Sui social si leggono quotidianamente insulti legati al genere spesso accompagnati a crudeli auguri di stupro e di torture sessuali a donne che semplicemente esprimono il loro pensiero di persone libere dai condizionamenti culturali patriarcali e maschilisti. Tutto questo spesso sotto gli occhi di partiti politici che hanno in seno alla loro organizzazione strutture che vogliono condizionare “la famiglia tradizionale e i ruoli di genere” ricorrendo alle limitazioni, nei territori e nelle strutture dove hanno il comando politico, dell’utilizzo delle pratiche anticoncezionali e della scelta dell’interruzione di gravidanza e che non hanno mai una parola di condanna verso episodi come quello alla nostra attenzione odierna. Ecco perché oggi è necessario portare la nostra solidarietà ad una donna, ancorché prima che Sindaca, costretta a sopportare insulti stupidi, volgari e ignoranti. Solidarietà a chi, come Lei, si sente in obbligo anche per dovere di servizio e rispetto della comunità della quale fa parte e che rappresenta, a non utilizzare questo episodio per scopi politici e di propaganda. Grazie Alice Parma, Sindaca, per la Resistenza. Come diceva Simone de Beauvoir “Volere essere libero è anche volere che gli altri siano liberi”.