Dipendenti comunali in aiuto dell'Ausl per il contact tracing
Sono già arrivate le prime cinque adesioni all’invito lanciato da sindaco e vicesindaco di Rimini ai dipendenti comunali per affiancare l’Ausl nell’attività di contact tracing. La proposta, in particolare, era rivolta ai lavoratori impegnati in quegli uffici che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno visto una riduzione dell’attività ordinaria. L’obiettivo del comune è di arrivare almeno a dieci persone, tra chi ancora lavora in ufficio e chi è in smart working .
L’amministrazione ha raccolto l’appello della direzione generale dell’Ausl Romagna, che per l’attività di contact tracing sta mettendo in campo un enorme sforzo di risorse umane. I dipendenti comunali che hanno dato la propria disponibilità riceveranno dall’Ausl tutte le indicazioni per il corretto svolgimento dell’attività, che si traduce nel contattare telefonicamente le persone indicate dall’Azienda sanitaria e nel raccogliere le informazioni sui contatti che le persone positive hanno avuto nel tempo.
“Sappiamo tutti che con l’aumentare del numero di tamponi e dei casi di positività al Coronavirus, l’attività del tracciamento completo dei contatti è diventata sempre più impegnativa e complicata – è il commento del vicesindaco Gloria Lisi – abbiamo quindi accolto immediatamente la richiesta di collaborazione della Direzione sanitaria dell’Ausl e a stretto giro sono arrivate le prime conferme da parte dei nostri dipendenti. A loro va il ringraziamento dell’Amministrazione per aver capito quanto il momento sia delicato e quanto sia decisivo mettere le proprie competenze a servizio della salute della comunità, in particolare per l’attività di screening che è alla base per un’efficace strategia di contrasto all’epidemia. E’ il segno di una città che può e vuole fare squadra attraverso le sue componenti – istituzioni, sanità, cittadini – per far fronte ad un nemico a cui possiamo tenere testa solo se ognuno fa la propria parte”