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12 novembre 2016: pioggia e neve. La provincia "entrò" nell'inverno

In foto: neve
neve
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 nov 2020 15:34 ~ ultimo agg. 16 nov 13:12
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Roberto Nanni, Tecnico Meteorologo di AMPRO Meteo Professionisti ci porta indietro al novembre 2016 per ricordarci un evento fuori stagione che segnò le giornate dell’11 e del 12…altro che estate di san Martino.

 

Si trattò di un anticipo invernale in piena regola ciò che si abbattè sulla provincia di Rimini a cavallo tra la sera dell’11 e la mattinata del 12 novembre del 2016. L’intensità delle precipitazioni, prendendo in considerazione solo l’intervallo tra le 24 e le 11 di quel sabato, furono veramente considerevoli: le stazioni registrarono dai 60 ai 75 mm di pioggia cumulata, delle quali 45 mm si concentrarono tra la notte e la prima mattinata.

Ma il forte maltempo non si limitò alle precipitazioni, numerosi furono i danni cagionati dal vento con la caduta dei segnali stradali, l’abbattimento delle recinzioni dei cantieri, come tanti risultarono i rami spezzati con una quindicina di piante danneggiate tra i pini, platani e pioppi della Città alla sofferenza delle tamerici sul lungomare. Superarono i tre metri le onde della mareggiata che investì la costa, con la conseguenza di un mancato deflusso dei colmi di piena dei torrenti: alle 10 del mattino i siti di Arpa registrarono 2 metri e 40 di acqua il livello del torrente Ausa e 2,12 quello del Marecchia all’altezza del ponte sulla SS 16.

Inevitabili furono i dissesti tra cui quelli del forese, con diversi fossi stradali allagati e piccole frane di terreno dalle proprietà private laterali alle strade. Ma ciò che impegnò maggiormente le squadre del pronto intervento, furono le decine di interventi tra Coriano Riccione per strade interrotte, diverse case e scuole allagate, qualche sottopasso e ponte inagibile, tra cui ricordiamo quello ad opera di una giovane ragazza rimasta bloccata nella sua auto mentre tentava di attraversare un ponte con torrente in piena nei pressi di Pedrolara.

Si è avvertì anche un deciso calo termico: le minime scesero sino a 2-3 gradi in Alta Valmarecchia, e attorno a 4-5 gradi risultarono quelle tra la costa e le zone di pianura interna. La neve imbiancò i tetti di Pennabilli, a Pugliano una quindicina furono i centimetri di accumulo, mentre sul monte Carpegna si crearono degli scenari da sogno per gli appassionati della “dama bianca”.