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Un anno di silenzio

Quale futuro per le terme? La preoccupazione di Riccione Civica

In foto: Riccione Terme
Riccione Terme
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 15 ott 2020 16:26
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Quale futuro per Riccione Terme? A chiederselo è Maurizio Pruccoli di Riccione Civica che lamenta come da tempo l’amministrazione non dia aggiornamenti sulla situazione della struttura e sui progetti presentati un paio di anni fa. “La situazione oggi, dalle nostre informazioni, risulta sempre più delicata – scrive Pruccoli –. Il sindaco in merito si era promosso come “agente facilitatore per risolvere questo “dilemma imprenditoriale”. E’ sempre stato un tema cruciale per tutta la città ed, in particolare per la zona sud Abissinia, in quanto si voleva stimolare in sinergia una serie di investimenti sia pubblici che privati”. “Ormai – prosegue – è da più di un anno che il silenzio sembra regnare sovrano sull’argomento in oggetto”. Pruccoli si dice preoccupato dal futuro incerto delle terme che, “benché siano una società privata” rappresentano “linfa vitale per la zona Abissinia, ed un’enorme attrattiva turistica per tutta la città”.
La questione del complesso termale – continua l’esponente di Riccione Civica – avrebbe dovuto occupare da tempo un posto prioritario nell’agenda amministrativa, senza considerare il fatto che il tema del suo futuro riassetto faceva bella mostra tra le promesse elettorali della giunta Tosi già nelle campagne elettorali del 2014 e del 2017. Voci contrastanti circa la situazione finanziaria della società deputata alla gestione della struttura, purtroppo si susseguono da settimane e noi di Riccione Civica crediamo sia giunto il momento di riaccendere i riflettori su questo tema”.
Quali possono essere le prospettive per lo sviluppo delle Terme e quali azioni l’amministrazione può mettere in campo per la proprietà in modo da salvaguardarne presente e futuro? Queste le domande alla quali Riccione Civica cerca risposta.
Il mandato amministrativo – dice Pruccoli – sta volgendo al termine e delle annunciate rivoluzioni promesse in campagna elettorale purtroppo non compare nemmeno l’ombra, come del resto dei progetti relativi a tutte le aree “Ceschina” localizzate nella zona sud di Riccione, ormai da troppi anni trascurata. 
Il forte timore di Riccione Civica è quello di vedere il complesso termale aggiungersi alla già folta lista delle strutture abbandonate a ridosso dell’arenile.” “Uno scenario che purtroppo non fa altro che aumentare la percezione di degrado nei luoghi – conclude – che invece dovrebbero essere immagine e fiore all’occhiello dell’offerta ricettiva della nostra amata Perla Verde“.