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venerdì 19 aprile 2024
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Il nuovo Rimini FC

Rimini Calcio: la presentazione di Alessandro Mastronicola e Pietro Tamai

In foto: Pietro Tamai e Alessandro Mastronicola
Pietro Tamai e Alessandro Mastronicola
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
ven 7 ago 2020 10:55 ~ ultimo agg. 8 ago 20:45
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Giovedì mattina l’annuncio, oggi la presentazione. Alessandro Mastronicola torna sulla panchina biancorossa, lasciata tre anni fa dopo una stagione trionfale, la prima del Rimini Football Club, culminata con la promozione in serie D.

A costruire quella squadra fu il direttore sportivo Pietro Tamai, anch’egli cavallo di ritorno (a differenza del tecnico, fu confermato per le due stagioni successive per essere poi sollevato dall’incarico a metà del primo anno di C). Si ricompone così il binomio scelto da Giorgio Grassi per l’inizio della sua avventura alla guida del club biancorosso.

La conferenza stampa si svolge nella sede di via XX Settembre, 122. Assente per un impegno di lavoro il presidente Alfredo Rota. Si comincia con un imprevisto: Pietro Tamai questa mattina è caduto dagli scalini della doccia ed è andato in ospedale: per lui lussazione a una spalla. La conferenza inizia così con mezzora di ritardo.

“La prima telefonata è stata mercoledì seraPietro Tamai racconta com’è arrivata la chiamata del club biancorosso -. È stata una cosa un po’ veloce. Ieri mattina ci siamo ritrovati, ho chiamato Alessandro (Mastronicola, ndr), che ha dato la disponibilità. E di lì è partito tutto, molto velocemente. Non ce l’aspettavamo né io né Alessandro, che aveva una sua situazione, però non aveva preso nessun impegno ufficiale. Io ero a casa. Mi ha fatto molto piacere. Siamo qui per iniziare questa nuova avventura”.

Alessandro Mastronicola conferma: “È stato tutto inaspettato: mercoledì sera io ho ricevuto una chiamata di Pietro, credevo fosse una telefonata come quella di tante altre volte. Lui mi fa: “ci vediamo che facciamo due chiacchiere?” Io in realtà non avevo idea del motivo, ho detto: “sì, Pietro, quando vuoi”. Mi ha detto: “parliamo del Rimini”. “Come parliamo del Rimini?” Questo è successo mercoledì sera e ieri mattina abbiamo deciso di iniziare questa nuova avventura insieme”. 

Tamai: “Essendo stato tutto veloce, ieri mattina la prima cosa che abbiamo fatto è stato un confronto fra me e Alessandro per vedere di individuare già alcuni profili che potrebbero fare al caso nostro. Soprattutto abbiamo lavorato sugli under, che per la serie D sono la cosa più importante. Poi, di giocatori importanti ce ne sono ancora tanti in giro, abbiamo messo giù una bozza. Oggi ci incontreremo con la società, che ci definirà il budget definitivo per un campionato di serie D. Noi qui a Rimini non possiamo fare un campionato non importante”.

L’ipotesi ripescaggio in serie C è già scartato a priori? “Essendo arrivato ieri non posso dirlo io – risponde Tamai -. All’epoca avevo anche una parte un po’ maggiore, ero più attaccato al presidente e all’amministratore, e ti avrei detto sì. In questo momento le nostre vesti sono di direttore sportivo e allenatore e faremo quelle, non stiamo ad allargare a cose che competono alla società. Se ci fosse l’opportunità io personalmente me lo auguro, Alessandro anche, siamo di Rimini, il piacere di fare la C c’è. Ma è una cosa che deve valutare la società, che prenderà le sue decisioni a tempo debito, molto velocemente comunque, anche perché i tempi sono stretti. Noi però oggi siamo qui per la serie D, se poi venisse la C saremmo più contenti. Sappiamo che c’è tanto da lavorare in tutti e due i casi”.

“I tempi veloci sono dettati dalla Lega. Noi attualmente il tempo che abbiamo è quello di concentrarci per riuscire a mettere in piedi una squadra che possa corrispondere al blasone del Rimini e a questo nome – continua Tamai -. Scott Arlotti aveva un contratto da professionista, retrocedendo i contratti si azzerano, purtroppo i professionisti rimangono liberi. Per regolamento Scott non dovrebbe più far parte dei tabulati del Rimini, come gli altri giocatori. È un under che ormai è un vecchio. Ci si prova: so che ha delle richieste in Legapro, se deve andare in Legapro è giusto che vada. Poi, ha sempre dimostrato di tenere a questa maglia a 360°”.

Mastronicola: “Io arrivo sereno, anche perché è successo tutto così in fretta che non ho ancora avuto modo di metabolizzare il tutto. Sereno di quello che so fare: sono abbastanza sicuro dei miei mezzi, poi chiaramente sarà il campo a decretare il voto finale. È chiaro che l’importanza di allenare il Rimini è molto grande. È diventata una piazza difficile, lo è sempre stata, ma in questi anni lo è diventata ancora di più per le vicende di campo e di società. Non mi preoccupa, altrimenti non avrei accettato. A me piacciono queste sfide complicate: le ritengo passaggi fondamentali per la carriera di un allenatore. Io sono pronto. Una società come il Rimini non può nascondersi per gli obiettivi: faremo di tutto per arrivare davanti. Faremo tutto il necessario, a partire dalla costruzione della squadra. Abbiamo buttato giù gli under più altre figure che per me sono importanti sia in serie D che in serie C. Cerchiamo di individuare anche soggetti che possano essere in grado di fare entrambe le categorie oggi, ma anche se dovessimo vincere il campionato di D”.

Tamai parla del settore giovanile. “Quando io sono arrivato non c’era niente e grazie ai vari responsabili che si sono susseguiti, da Berlini a Righini, si era costruito un piccolo zoccolo duro. Nella Berretti abbiamo quattro-cinque profili che secondo noi possono far parte della rosa della prima squadra. Per come vedo io il calcio la cosa fondamentale è semplice, perlomeno da dire, meno da attuare: bisogna prima di tutto valutare di creare una società forte, poi ci vogliono le strutture, che sappiamo essere la nostra pecca più grossa, poi ci vuole che il settore giovanile lavori in una certa maniera, e poi viene la prima squadra, quando le risorse non sono gigantesche”.

Mastronicola su Scott Arlotti. “Arlotti è un giocatore che abbiamo messo nella nostra lista, poi non dipende solo da noi, ma anche dal ragazzo. Non è un nome nuovo per noi, è chiaro che potrebbe fare al caso nostro. Io spero di trovare altri Arlotti, che ci sia questa disponibilità. Più qualità si ha meglio è”.

Il Rimini non andrà in ritiro. “Parlando da un punto di vista logistico io credo che non ci sia bisogno di andare in ritiro, anche perché ad oggi non abbiamo niente – continua il tecnico -. Cosa partiamo, io e Pietro, che è anche infortunato? Restare allo stadio ci può avvantaggiare sotto tanti aspetti. Oggi il ritiro credo sia una difficoltà in più che con il tempo limitato che abbiamo possiamo evitare: ce ne stiamo qui in città, che ci ama alla follia. Tra mercoledì e giovedì della prossima settimana dovremmo iniziare a fare test e visite mediche. Proprio per questo ho chiesto di non andare a Sant’Agata. Vorrei avere il prima possibile a disposizione i giocatori. Abbiamo un mese e mezzo, cerchiamo di fare il massimo”.

Il direttore sportivo precedentemente designato, Pelliccioni, se n’è andato perché il budget era troppo limitato. “Io non so cosa abbiano comunicato ad Alfio – dice Tamai -. Dobbiamo vederci oggi pomeriggio: io credo che i budget per una città come Rimini siano importanti. Io ho firmato perché tengo a questa maglia, al lavoro fatto per tre anni, e sono di Rimini. C’è forse da perderci tanto. Come ho sempre fatto anche precedentemente ci metto la faccia, che poi possa andare bene o male lo dirà una cosa sola: il campo. Sia io che Alessandro ce la metteremo tutta in termini di risorse e di entusiasmo. L’impegno sarà al massimo. Poi le risorse le andiamo a trovare. C’è la volontà di fare in modo che questa maglia possa meritarsi quello che si merita anche questa città. Non sarà facile perché il calcio è da un po’ di anni il nostro cruccio”.

Sul modulo. “In questi ultimi anni ho giocato sempre con un 3-5-2 – a parlare è Mastronicola -. Poi dipende sempre da chi riesci a portare. Quella è la mia idea, poi alla fine sono i giocatori che decidono il modulo che si andrà a fare. Nel mio credo penso che questo modulo abbia tante soluzioni da poter attuare in qualsiasi partita e contro qualsiasi modulo. Ma non mi precludo niente. Se riusciamo a costruirlo mi focalizzerò su quel modulo: a me piace tantissimo lavorarci, quindi vorremmo partire così”.

Tamai sul mercato. “I giocatori a Rimini vengono volentieri, questo è assodato. Noi cercheremo di allestire la miglior rosa possibile per dare il meglio a questa maglia, perché se lo merita”.

Ancora Tamai, sulle vicissitudini societarie delle ultime settimane. “Io ringrazio sia Rota che Antonello Sammarco per ci hanno dato questa opportunità. Prima eravamo spettatori come voi, da oggi non lo siamo più, la situazione è cambiata: oggi delle piccole sicurezze già ci sono. La società vuole fare bene. Noi siamo qui per fare bene”.

Sul tema dice la sua anche Mastronicola: “Anch’io ho seguito le vicende del Rimini, da tifoso e da addetto ai lavori. La società non ha spiegato a noi i motivi e non è tenuta a farlo. Né io andrò mai a chiedere alla società quello che è successo. Io appelli non ne faccio: in questi anni ne sono stati fatti troppi. Io mi metto a lavorare, tanto so fare solo quello fondamentalmente. Ho la testa dura e le spalle grosse. Il tifoso riminese lo conosco bene, sono anche io tifoso riminese. Chi verrà come giocatore deve essere perché vuole il Rimini e non perché il Rimini vuole lui. Quando sono arrivato qui io volevo il Rimini e vincere con il Rimini. Negli anni troppi giocatori sono passati, e non parlo di qualità né morali né tecniche né tattiche… Non voglio che il giocatore venga qui per sei mesi, ma perché vuole il Rimini. Il Rimini vuole tanti giocatori ma pochi se lo possono permettere. Voglio che questa società torni ad essere questa. Io stesso voglio il Rimini a tutti i costi, l’ho voluto a tutti i costi, anche se poi è successo tutto in un attimo. Farò di tutto perché questa città e questa società siano nuovamente ambite”.

Riprende Tamai: “Sembra quasi un funerale, sorridiamo un po’. Cerchiamo di portare anche un sorriso e vedere anche un piccolo lato positivo. So che tutta la città è scontenta di queste montagne russe che si sono create già da un po’ di tempo. Lasciamoci tutto alle spalle, anche se non è facile, lo capisco, e riprendiamo per mano la Rimini Calcio. Entriamo, come quando sono partito, tra mille dubbi. Si inizia alla stessa maniera però l’entusiasmo da questa parte ci sarà sicuramente. La promessa che possiamo fare è che noi cercheremo sempre di dare tutto. A livello lavorativo non ci può dire niente nessuno perché anche negli anni passati ci siamo impegnati tutti i giorni”.

Mastronicola: “Di solito quando ripartono le fiction chi ritorna è per stravolgere il tutto: io voglio tornare da protagonista, voglio che Rimini sia ambita e non un porto di mare. Non è un colpevolizzare né giocatori né staff precedenti: io non sono mai calmo nella mia vita, sono sempre super crucciato ma al tempo stesso sempre sereno. Voglio essere protagonista e che il Rimini sia protagonista, com’è giusto che sia”.

Marco Mercuri, segretario generale del Rimini FC, su Scott Arlotti: “Per l’art. 117 delle Noif in seguito alla retrocessione lui può sottoscrivere un contratto professionistico dal 5 di agosto al 5 di ottobre. È una possibilità che ha in modo unilaterale di liberarsi dal Rimini”.

La conferenza stampa di presentazione, già trasmessa in diretta su Icaro TV (canale 91), icaroplay.it e pagina Facebook Icaro Sport, sarà trasmessa in replica su Icaro TV questa sera alle 20:35.