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Indagine Unioncamere

Il tracollo del commercio al dettaglio: vendite in calo del 13%.

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 28 ago 2020 14:11 ~ ultimo agg. 14:19
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Tra aprile e giugno in Emilia Romagna si è registrato il più grande crollo di vendite mai registrato dal commercio al dettaglio. I dati resi noti da Unioncamere evidenziano un tracollo del 13,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’effetto del covid è deflagrato su un settore che già da anni è alle prese con notevoli processi di cambiamento. Tra le tipologie del dettaglio, è stato colpito soprattutto lo specializzato non alimentare (-22,6%) mentre l’ambito alimentare ha limitato i danni (-3,6). Purtroppo si accentua la forbice tra piccola e grande distribuzione alimentare: iper, super e grandi magazzini infatti, nonostante (o forse a causa) l’emergenza hanno visto le vendite aumentare dell’8,6%. Questo grazie anche alle consegne a domicilio. Guardando solo alle dimensioni di impresa, le attività fino a 5 addetti hanno subito invece l’impatto maggiore con un calo di vendite del 18,3%, per quelle fino a 19 dipendenti la diminuzione è stata del 13,5% mentre le grandi aziende del commercio hanno visto un calo solo del 7,3%. “I dati – commenta il presidente provinciale di Confcommercio Gianni Indinoci fanno capire che senza un piano straordinario di aiuti in autunno saranno migliaia le imprese destinate a chiudere, soprattutto quelle di piccole dimensioni. Per il nostro sistema economico e sociale sarebbe un autentico disastro”.
Unioncamere fotografa anche le province con Rimini che non si discosta dal dato regionale: il 61% dei commercianti dichiara un calo delle vendite che sfiora l’11% e non vanno meglio le previsioni per il trimestre successivo con sei realtà su dieci che si attendono un ulteriore grosso calo. Altro aspetto: a fronte di giacenze di magazzino che restano stabili, i negozi riminesi hanno le previsioni più basse di tutta la Regione sugli ordinativi ai fornitori nel trimestre successivo. Per sette su 10 saranno in calo. “Questo implica che le misure del Decreto Agosto devono essere fortemente potenziate” attacca Indino che auspica un utilizzo del Recovery Fund definendolo “occasione storica di rilancio del sistema Italia” conclude.