Indietro
menu
Oltre 3mila addetti in regione

Taxi e Ncc, proclamato lo stato d'agitazione

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 24 lug 2020 12:41
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In Emilia-Romagna il settore del trasporto pubblico non di linea, occupa circa 3.000 persone, tra titolari di licenze taxi e autorizzazioni di noleggio con conducente. A questi vanno poi aggiunti circa 700 addetti (tra sostituti e collaboratori), e almeno 200 dipendenti tra le varie cooperative e consorzi, i cui posti di lavoro potrebbero essere messi a rischio dal prolungarsi delle difficoltà per gli operatori del trasporto pubblico non di linea.

Da quattro mesi infatti la categoria dei tassisti e del noleggio con conducente si trova ad operare in condizioni di evidente rimessa economica a causa della flessione della domanda di trasporto, arrivata a toccare il 90% nei mesi di marzo e aprile. E la lieve ripresa registrata nei mesi di maggio, giugno e luglio non è servita a riportare la situazione alla normalità.

Ad oggi – interviene il Presidente provinciale di CNA Rimini Mirco Galeazzi nessun provvedimento specifico a sostegno e a tutela della categoria è stato adottato dalle Istituzioni, a nessun livello, dimenticando l’importanza strategica di un settore che è integrativo al trasporto di linea. La categoria dei tassisti e del noleggio con conducente opera in maniera significativa nella filiera del turismo, ma non beneficia neppure degli interventi riconosciuti a questo settore, con il rischio di portare al fallimento un sensibile numero di aziende”.

È già da ora evidente – continua Galeazzi – che una parte importante della categoria non sarà in grado di onorare i pagamenti moratorie di contributi, finanziamenti e leasing che si stanno avvicinando, con evidenti ricadute negative su tutto il sistema”.

Le Associazioni di categoria hanno avanzato la richiesta di valutare politiche attive per incentivare la domanda di trasporto, attraverso l’emissione di buoni mobilità o modalità affini, inclusi benefici per le aziende quali la detassazione dei servizi di mobilità dei dipendenti. Ma nonostante il dialogo avviato con l’Assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini, ad oggi non è ancora noto come e quali siano le risorse realmente a disposizione.

Come conseguenza di questa grave situazione – conclude Galeazzi – le Associazioni di categoria rappresentative a livello regionale del servizio taxi e del noleggio con conducente hanno invitato il Presidente Stefano Bonaccini a farsi parte attiva con il Governo per l’adozione di provvedimenti che tengano in debita considerazione il comparto e permettano alle imprese di superare il momento di crisi e l’Assessore regionale Andrea Corsini a definire con urgenza gli interventi da adottare per il rilancio della domanda e l’entità economica delle risorse che possono essere messe a disposizione”.

Lo stato d’agitazione del settore è stato proclamato a far data dal 22 luglio.