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martedì 16 aprile 2024
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Il futuro del Rimini FC

Rimini Calcio. A volte ritornano: per l'acquisto del club rispunta Massimo Nicastro

In foto: Massimo Nicastro (foto Corriere di Como)
Massimo Nicastro (foto Corriere di Como)
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 11 lug 2020 14:31 ~ ultimo agg. 12 lug 22:16
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Per la serie a volte ritornano. Dopo il brusco stop di giovedì scorso alla trattativa con la cordata romana capeggiata dall’imprenditore del settore medico Danilo Mariani spunta nuovamente un nome che un anno fa era stato ad un passo dall’acquisire la Rimini Calcio: quello dell’immobiliarista italo-americano Massimo Nicastro, ex proprietario del Como (insieme a Roberto Felleca). Il suo nome venne fuori proprio di questi tempi e la trattativa dopo un mese di tira e molla fu quasi completata, con tanto di bonifico dagli Stati Uniti e mercato biancorosso portato avanti dal suo consulente di fiducia, Nicola Penta.

Ci fu poi un dietrofront clamoroso con lo stop definitivo alla trattativa (a mercato praticamente completato) comunicato dal club biancorosso con la nota emessa in data 19 agosto 2019 che riportiamo: “In data odierna, dopo avere esaminato le reciproche posizioni, il dottor Massimo Nicastro e il dottor Giorgio Grassi hanno convenuto amichevolmente di non proseguire nella trattativa inerente l’acquisizione del Rimini Football Club. Malgrado l’interruzione dei rapporti relativi alla cessione, tra le parti la stima e il rispetto reciproco rimangono inalterati, condizione che dunque non preclude la possibilità di future collaborazioni“.

Ultime parole profetiche perché a meno di undici mesi da quel comunicato le due parti hanno ripreso a trattare. Secondo indiscrezioni Nicastro si sarebbe detto pentito di alcune scelte fatte l’anno scorso e avrebbe comunicato a Giorgio Grassi di non volersi avvalere per le questioni tecniche “riminesi” di Penta, mai accettato dalla tifoseria biancorossa per i suoi trascorsi da ultras del Cesena. Ma l’imprenditore italo-americano sarà davvero disposto una volta messe le mani sul Rimini F.C. a non affidarsi al suo uomo di fiducia?

Ma al di là della presenza o meno di Penta la domanda del giorno è un’altra: come mai, con tutte le manifestazioni di interesse pervenute nelle ultime settimane sul tavolo di Grassi, adesso il presidente della Rimini Calcio ed il suo uomo di fiducia Tiziano Fabbri hanno riaperto la trattativa con un imprenditore che undici mesi fa avevano alla fine “bocciato”?

La costruzione della squadra di corsa nell’estate 2019 ed i vari cambiamenti di strategia in corsa di una società senza mai pace hanno portato il Rimini ad occupare l’ultimo posto in classifica, posizione che lo ha condannato alla serie D.