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Pageambiente e rischio CEM

5 G. Opportunità o minaccia?


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In foto: un'antenna per la telefonia
un'antenna per la telefonia
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 lug 2020 17:51 ~ ultimo agg. 24 lug 23:19
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La tecnologia 5G che prepotentemente sta entrando a far parte delle nostre vite è un tema per molti aspetti controverso che vede sempre più spesso accendere il dibattito tra i benefici tecnologici e rischi per la salute.  Con il termine 5G (acronimo di 5th Generation) si indicano tecnologie e standard di nuova generazione per la comunicazione mobile (Device-to-Device Communication) che possono utilizzare una banda di frequenze che va da 30 a 300 GHz.

Secondo gli esperti del settore la tecnologia 5G promette di: semplificare il nostro stile di vita, permettere più connessioni in contemporanea andando a potenziare l’internet of things (IoT), consentire una maggior velocità nella trasmissione di grandi moli di dati, una minor latenza nel tempo di risposta al comando, un risparmio energetico e una maggior durata delle batterie.

A tutti questi vantaggi fanno però da controaltare i troppi dubbi sull’impatto che questa tecnologia potrebbe avere sulla salute della popolazione.

Le onde non ionizzanti a radiofrequenza emesse da cellulari e altri dispositivi wireless, sono sempre più spesso considerate come una forma di inquinamento e nel 2011 l’ International Agency on Research on Cancer (IARC) le ha classificate nel gruppo 2B come “ possibly carcinogenic to humans”, ma alcuni ricercatori pensano che la classe di rischio vada elevata al gruppo 2A “ probably carcinogenic to humans”, a causa di sempre maggiori evidenze della loro correlazione con varie gravi patologie.

Le comunicazioni wireless fanno uso di campi elettromagnetici che generano onde a radiofrequenza per trasmettere le informazioni attraverso l’aria, tuttavia a causa della giovane età delle tecnologie 3G,4G e 5G mancano studi riguardanti gli effetti biologici, fisiologici e psicologici a lungo termine dell’esposizione a questo agente fisico. Attualmente si ha evidenza solo degli effetti a breve termine sul corpo umano che mostrano un aumento di temperatura di pelle e occhi soprattutto se ci si trova vicini alla sorgente emissiva. L’essere sottoposti a campi magnetici andrebbe inoltre correlato con l’esposizione ad altre sostanze potenzialmente dannose e comportamenti a rischio per la salute che affrontiamo nella vita quotidiana, che numerosi ricercatori denunciano non essere stati presi in considerazione nei test, un po’ troppo buonisti condotti da molti laboratori.

Un ulteriore punto a sfavore di questa tecnologia è che, utilizzando segnali ad una frequenza più elevata rispetto a quelli utilizzati dalla generazione precedente, è stato stimato che riesca a propagare il segnale per una distanza massima di 300 m, di conseguenza è previsto un aumento del numero di antenne di almeno un ordine di grandezza rispetto a quelle già esistenti sul territorio per la tecnologia 4G.

Vista la grande incertezza riguardo gli effetti dell’esposizione ai campi magnetici avere una buona visione su quale sia la loro presenza negli ambienti di vita quotidiana, potrebbe essere un buon metodo per prevenire sgradevoli effetti futuri in particolar modo se ci troviamo in prossimità di antenne.

In questo contesto Pageambiente s.r.l si propone come azienda dotata della tecnologia necessaria per misurare l’esposizione ai campi magnetici ed in grado di fornire una consulenza mirata al problema. Per approfondimenti leggi qui