I numeri
Sono 403 i cittadini stranieri presenti ad oggi nei CAS (centri di accoglienza straordinaria) della provincia di Rimini, di cui più della metà (206) nel Comune capoluogo.
Il Comune di Rimini ha aderito fin dal 2009 al progetto Sprar – ora chiamato SIPROIMI – e da allora si occupa strutturalmente delle problematiche relative all’accoglienza e all’inclusione dei richiedenti richiedenti asilo e rifugiati. Il SIPROIMI è un sistema di accoglienza integrata che non si limita all’assistenza materiale, ma fornisce strumenti per l’autonomia effettiva inclusione delle persone, adulte e minori, che ne beneficiano.
I progetti SIPROIMI attivi sul territorio provinciale sono quattro, di cui due gestiti direttamente dal Comune di Rimini. In totale i progetti stanno ospitando 89 persone su una capacità totale di 101 posti. I 12 posti liberi non sono stati occupati in seguito all’emergenza sanitaria che ha comportato la sospensione di nuovi ingressi o di trasferimenti dai Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS).
Il primo dei due progetti in capo al Comune di Rimini (“Rimini porto sicuro”) è rivolto ad adulti e nuclei mono-genitoriali ed è gestito dal Consorzio Mosaico, affidatario del servizio che opera attraverso la Cooperativa Madonna della Carità per le attività di accoglienza e con la cooperativa Eucrante per le attività di mediazione linguistico culturale. Il progetto ha una disponibilità di 40 posti e di sei comunità abitative presenti sul territorio riminese. Dal 1° gennaio al 30 aprile sono state 43 le persone accolte (di cui 36 ancora presenti) e accompagnate in percorsi di supporto all’inserimento sociale, di formazione professionale, di tutela della salute e di ricerca di un’abitazione.
“Karibu a Rimini” è invece il secondo progetto rivolto ai minori non accompagnati gestito da Associazione Papa Giovanni XXIII e Consorzio Mosaico. Il progetto prevede complessivamente 18 posti (14 per minori e 4 per neo-maggiorenni) e 4 comunità abitative. Nei primi tre mesi dell’anno hanno beneficiato dell’accoglienza 22 minori (di cui 18 ancora presenti), che sono stati aiutati nell’accesso ai servizi, insegnamento della lingua italiana e inserimento scolastico, abitativo e sociale, oltre che all’accompagnamento legale.
In provincia ci sono altri 2 progetti per un totale di 43 posti.